Politica Internazionale

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venerdì 31 maggio 2013

La strategia cinese in America Latina

Terminata la visita in Africa, presidente cinese Xi Jinping inaugura il suo tour in America Latina, che precederà l'incontro con Obama. Il peso e sopratutto il significato politico di questa visita è però di tutt'altro spessore rispetto a quella del continente nero, perchè si svolge in quello che un tempo era definito il cortile degli Stati Uniti. La valenza sul piano internazionale è fondamentale, giacchè pone, di fatto, la Cina sullo stesso piano degli USA, per strategie diplomatiche ed importanza economica. Gli accordi commerciali che verranno presi, pur di grande importanza, passano in secondo piano grazie al fatto che l'intenzione di Pechino di rendere la pariglia a Washington questa volta non resta sulla carta, ma si concreta in maniera esplicita. La Cina è apparsa irritata fin da subito, quando la strategia di Obama in politica internazionale ha messo al centro dell'azione americana la zona del sud est asiatico, ritenuta giustamente di centrale importanza per l'espansione commerciale; Pechino ha vissuto questa mossa come una invasione di campo indebita su zone che riteneva, a torto o a ragione, di propria influenza. Ora Xi Jinping entra direttamente in paesi che gli USA ritenevano, altrettanto a torto o a ragione, ricadessero sotto un rapporto privilegiato con la loro amministrazione, ripetendo, a parti rovesciate quanto accaduto in precedenza. Si capisce come questo aspetto della visita del presidente cinese abbracci significati ben più importanti del tour diplomatico in se stesso. Si tratta di una conferma che l'ordine del mondo è cambiato in maniera decisiva e che il bipolarismo Cina-USA è ormai il dato saliente delle relazioni internazionali. Non è una replica della guerra fredda seguita alla seconda guerra mondiale perchè la situazione attuale non deriva da un conflitto armato, ma è la conseguenza di un conflitto economico che, al momento pare senza fine. L'enorme lavoro cinese fatto sulla propria trasformazione interna, grazie a risorse umane infinite e grande disponibilità di materie prime, unite alla spinta del cambiamento dell'impostazione dello stato verso una industrializzazione esasperata, non mitigata da leggi che con ampia tutela sui diritti civili e democratici, ha creato una crescita che ha fatto del paese cinese l'alternativa come motore economico mondiale agli USA. Se fino a poco tempo fa questa potenza era confinata al campo dell'economia, ora la Cina mostra, grazie allo strumento degli accordi commerciali sostenuti dalla grande liquidità a disposizione, la volontà di giocare un ruolo sempre più preminente nell'arena internazionale, sia con sempre maggiore visibilità nelle questioni e nei rapporti tra gli stati, sia con pesanti investimenti nel proprio budget militare. Con queste premesse Xi Jinping si reca a Trinidad e Tobago, Costa Rica e Messico, dimostrando la volontà di allacciare rapporti sia con piccoli che grandi stati. Commercialmente al centro della visita di Trinidad e Tobago vi è l'estrazione di petrolio e gas, di cui Pechino è sempre alla ricerca spasmodica per alimentare le sue industrie. I rapporti tra Costa Rica e Cina non sono recenti e Pechino reputa di grande importanza il legame con San José, in quanto il paese centroamericano è stato il primo nella zona a riconoscere la Repubblica Popolare Cinese, rompendo le relazioni con Taiwan. Il Messico rappresenta, forse, l'affronto più grande per gli Stati Uniti: i contratti di cooperazione recentemente firmati tra i due paesi sono soltanto l'ultimo anello di una catena molto più lunga, dato che la Cina è per il paese messicano già il secondo partner commerciale dopo gli USA, mentre per Pechino, Città del Messico è al secondo posto tra i paesi dell'America Latina. L'intensificazione degli investimenti cinesi in questa zona del continente americano, nei settori delle risorse minerarie e delle infrastrutture ha determinato una situazione dove ben 21 nazioni dell'area su 33, hanno stabili relazioni diplomatiche con Pechino. Queste sono le premesse che precederanno il primo incontro del 7 ed 8 giugno tra Obama e Xi Jinping per cercare forme di collaborazione tra i due stati, non solo sulle materie economiche ma anche sui grandi temi di politica internazionale, essendo entrambi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU.

The Chinese strategy in Latin America

After the visit in Africa, Chinese President Xi Jinping opens its tour of Latin America, which will precede the meeting with Obama. The weight and especially the political significance of this visit, however, is of a different thickness than that of the black continent, because it takes place in what was once called the backyard of the United States. The value on the international level is crucial, since places, in fact, China on the same floor of the U.S., strategies for diplomatic and economic importance. Trade agreements that will be taken, though of great importance, take a back seat due to the fact that the intention of Beijing to retaliate in Washington this time does not remain on paper, but takes the form of an explicit way. China appeared irritated from the start, when the Obama strategy in international politics has put at the heart of American area of ​​Southeast Asia rightly been regarded as central to the expansion of trade, Beijing has experienced this move as a unwarranted invasion of the field of areas believed, rightly or wrongly, of its influence. Now Xi Jinping enters directly in countries that the United States considered, as rightly or wrongly, to fall under a special relationship with their administration, repeating in the parties reversed what had happened earlier. It is understandable that this aspect of the visit of Chinese President embraces far more important meanings of diplomatic tour in itself. It is a confirmation that the order of the world has changed in a decisive manner and that the bipolar US-China has become the striking feature of international relations. It is a replica of the Cold War that followed the Second World War because the current situation is not the result of an armed conflict, but it is the consequence of an economic conflict that, at the moment it seems endless. The huge Chinese work done on your internal transformation, thanks to endless human resources and large availability of raw materials, combined with the push to the change of the state towards industrialization exacerbated, not mitigated by laws with extensive protection on Civil and Democrats, has created a growth that has made the country the Chinese as an alternative world economic engine in the USA. Until recently, this power was confined to the field of economics, now China shows, through the instrument of trade agreements supported by large cash available, the desire to play an increasingly prominent role in the international arena, both with increasing visibility into the issues and relations between states, and with heavy investments in its military budget. With these premises Xi Jinping traveled to Trinidad and Tobago, Costa Rica and Mexico, demonstrating a willingness to establish relationships with both small and large states. Commercially in the middle of the visit of Trinidad and Tobago is the extraction of oil and gas, of which Beijing is always frantic search for his food industries. The relations between Costa Rica and China are not recent and Beijing considers of great importance binding to San Jose, as the Central American country was the first in the area to recognize the Republic of China, breaking relations with Taiwan. Mexico is perhaps the greatest affront to the United States: the recently signed cooperation agreements between the two countries are only the last link in a chain much longer, given that China is the country already the Mexican second largest trading partner after the U.S., while Beijing, Mexico City is in second place among the countries of Latin America. The intensification of Chinese investment in this area of ​​the American continent, in the fields of mineral resources and infrastructure has led to a situation where as many as 21 out of 33 nations in the region have stable diplomatic relations with Beijing. These are the premises that will precede the first meeting on 7 and 8 June between Obama and Xi Jinping to seek forms of cooperation between the two states, not just on economics but also on the major issues of international politics, being both permanent members of the Board of UN Security.

La estrategia de China en América Latina

Después de la visita a África, el presidente chino, Xi Jinping, abre su gira por América Latina, que precederá a la reunión con Obama. El peso y, especialmente, la importancia política de esta visita, sin embargo, es de un grosor diferente a la del continente negro, ya que tiene lugar en lo que una vez fue llamado el patio trasero de los Estados Unidos. El valor en el plano internacional es crucial, ya que los lugares, de hecho, China en el mismo piso de los EE.UU., las estrategias de importancia diplomática y económica. Los acuerdos comerciales que se tomarán, aunque de gran importancia, en un segundo plano debido al hecho de que la intención de Beijing para tomar represalias en Washington esta vez no se quede en el papel, sino que toma la forma de una manera explícita. China, parecía irritado desde el principio, cuando la estrategia de Obama en la política internacional ha puesto en el corazón de la zona de América del sudeste de Asia con razón ha considerado como fundamentales para la expansión del comercio, Beijing ha experimentado este movimiento como una invasión injustificada del ámbito de las áreas cree, con razón o sin ella, de su influencia. Ahora Xi Jinping entra directamente en los países que los Estados Unidos consideraban que, como con razón o sin ella, a caer bajo una relación especial con su administración, repitiendo en los partidos invertido lo que había pasado antes. Es comprensible que este aspecto de la visita del presidente chino, abarca significados más importantes de la gira diplomática en sí mismo. Es una confirmación de que el orden del mundo ha cambiado de manera decisiva y que el bipolar Estados Unidos y China se ha convertido en la característica más destacada de las relaciones internacionales. Es una réplica de la Guerra Fría que siguió a la Segunda Guerra Mundial debido a la situación actual no es el resultado de un conflicto armado, sino que es la consecuencia de un conflicto económico que, en el momento en que parece no tener fin. La enorme obra china realizado en su transformación interna, gracias a los recursos humanos sin fin y gran disponibilidad de materias primas, junto con el impulso para el cambio del estado hacia la industrialización exacerbado, no mitigado por las leyes con una amplia protección de Derechos Civiles y demócratas, ha creado un crecimiento que ha convertido al país en los chinos como motor económico mundial alternativo en los EE.UU.. Hasta hace poco, este poder se limita al campo de la economía, ahora China muestra, a través del instrumento de los acuerdos comerciales respaldados por grandes cantidades de dinero disponible, el deseo de jugar un papel cada vez más destacado en el ámbito internacional, tanto en lo aumentar la visibilidad en los temas y las relaciones entre los Estados, y con fuertes inversiones en su presupuesto militar. Con estas premisas, Xi Jinping, viajó a Trinidad y Tobago, Costa Rica y México, lo que demuestra la voluntad de establecer relaciones con los estados grandes y pequeños. Comercialmente en medio de la visita de Trinidad y Tobago es la extracción de petróleo y gas, de los cuales Beijing siempre frenética búsqueda de sus industrias de alimentos. Las relaciones entre Costa Rica y China no son recientes y Beijing considera de gran importancia la unión de San José, como el país de América Central fue el primero en la zona para reconocer a la República de China, la ruptura de relaciones con Taiwán. México es tal vez la mayor afrenta a los Estados Unidos: los acuerdos de cooperación firmados recientemente entre los dos países son sólo el último eslabón de una cadena mucho más tiempo, ya que China es el país ya la mexicana el segundo socio comercial después de los EE.UU., mientras que Beijing, Ciudad de México ocupa el segundo lugar entre los países de América Latina. La intensificación de la inversión china en esta zona del continente americano, en el campo de los recursos minerales y la infraestructura ha llevado a una situación en la que nada menos que 21 de los 33 países de la región tienen relaciones diplomáticas estables con Beijing. Estas son las premisas que precederán a la primera reunión del 7 y 8 de junio entre Obama y Xi Jinping a buscar formas de cooperación entre los dos estados, no sólo en la economía sino también en los grandes temas de la política internacional, siendo ambos miembros permanentes del Consejo de Seguridad de la ONU.

Die chinesische Strategie in Lateinamerika

Nach dem Besuch in Afrika, öffnet sich der chinesische Präsident Xi Jinping seiner Tour durch Lateinamerika, die das Treffen mit Obama vorausgehen wird. Das Gewicht und vor allem der politischen Bedeutung dieses Besuchs ist jedoch eine unterschiedliche Dicke als die des schwarzen Kontinents, denn es findet in was einst genannt der Hinterhof der Vereinigten Staaten. Der Wert auf der internationalen Ebene ist von entscheidender Bedeutung, da Orte, in der Tat, China auf der gleichen Etage der USA, Strategien für diplomatische und wirtschaftliche Bedeutung. Handelsabkommen, die ergriffen werden, obwohl von großer Bedeutung, in den Hintergrund treten aufgrund der Tatsache, dass die Absicht von Peking, um in Washington zurückschlagen diesmal nicht auf dem Papier bleiben, sondern hat die Form eines expliziten Weise. China schien irritiert von Anfang an, wenn die Obama-Strategie in der internationalen Politik hat sich im Herzen der amerikanischen Bereich Südostasien Recht als zentraler Bedeutung für die Ausweitung des Handels angesehen setzen, hat Peking diesen Schritt als eine erlebt ungerechtfertigte Verletzung des Feldes von Bereichen geglaubt, zu Recht oder zu Unrecht, der seinen Einfluss. Jetzt Xi Jinping tritt direkt in den Ländern, den Vereinigten Staaten, gilt als zu Recht oder zu Unrecht, unter einer besonderen Beziehung zu ihrer Verwaltung fallen, wiederholt in den Parteien aufgelöst, was früher geschehen ist. Es ist verständlich, dass dieser Aspekt des Besuchs des chinesischen Präsidenten weitaus wichtiger Bedeutung der diplomatischen Tour in sich begreift. Es ist eine Bestätigung, dass die Ordnung der Welt hat in entscheidender Weise verändert hat und dass die bipolare US-China hat sich das auffälligste Merkmal der internationalen Beziehungen. Es ist ein Nachbau des Kalten Krieges, die den Zweiten Weltkrieg, da die aktuelle Situation ist nicht das Ergebnis eines bewaffneten Konflikts, aber es ist die Folge einer wirtschaftlichen Konflikt, dass es im Moment scheint endlos. Der riesige chinesische Arbeiten an Ihrem inneren Wandel getan, dank endlosen Humanressourcen und große Verfügbarkeit von Rohstoffen, kombiniert mit der Push-to-die Veränderung des Staates gegenüber Industrialisierung verschärft, nicht durch Gesetze mit einem umfassenden Schutz für bürgerliche gemildert und Demokraten, hat ein Wachstum, das machte das Land die Chinesen als Alternative Weltwirtschaftsordnung Motors in den USA geschaffen hat. Bis vor kurzem wurde diese Kraft auf den Bereich der Wirtschaft, jetzt China zeigt beschränkt, durch das Instrument von Handelsabkommen durch große Geld zur Verfügung, dem Wunsch, eine immer wichtigere Rolle in der internationalen Arena zu spielen, sowohl mit unterstützten Steigerung der Sichtbarkeit in den Themen und Beziehungen zwischen den Staaten und mit hohen Investitionen in ihre militärische Budget. Mit diesen Prämissen Xi Jinping reiste nach Trinidad und Tobago, Costa Rica und Mexiko, was auf eine Bereitschaft, die Beziehungen mit kleinen und großen Staaten zu etablieren. Im Handel in der Mitte des Besuchs von Trinidad und Tobago ist die Gewinnung von Öl und Gas, von denen Peking ist immer verzweifelte Suche nach seiner Lebensmittelindustrie. Die Beziehungen zwischen Costa Rica und China sind nicht neu und Peking betrachtet von großer Bedeutung Bindung an San Jose, wie der zentralamerikanischen Land war das erste in der Region, die Republik China erkennen, brechen Beziehungen zu Taiwan. Mexiko ist vielleicht die größte Affront gegen die USA: Die kürzlich unterzeichnete Kooperationsabkommen zwischen den beiden Ländern sind nur das letzte Glied in einer Kette viel länger, da China das Land ist bereits die mexikanische zweitgrößte Handelspartner nach den USA, während Peking, Mexiko-Stadt ist an zweiter Stelle unter den Ländern Lateinamerikas. Die Intensivierung der chinesischen Investitionen in diesem Bereich des amerikanischen Kontinents, in den Bereichen Bodenschätze und Infrastruktur hat zu einer Situation, wo so viele wie 21 aus 33 Nationen in der Region haben eine stabile diplomatische Beziehungen mit Peking führte. Dies sind die Voraussetzungen, die das erste Treffen am 7. und 8. Juni zwischen Obama und Xi Jinping zu Formen der Zusammenarbeit zwischen den beiden Staaten zu suchen, nicht nur auf den wirtschaftlichen, sondern auch auf die großen Fragen der internationalen Politik, wobei jeder ständigen Mitglieder des Board of vorausgehen wird UN-Sicherheitsrat.

La stratégie chinoise en Amérique latine

Après la visite en Afrique, le président chinois Xi Jinping ouvre sa tournée en Amérique latine, qui précédera la rencontre avec Obama. Le poids et surtout la signification politique de cette visite, cependant, est d'une épaisseur différente de celle du continent noir, car elle a lieu dans ce qu'on appelait autrefois la cour des États-Unis. La valeur sur le plan international est cruciale, car les lieux, en fait, de la Chine sur le même étage, des É.-U., les stratégies de l'importance diplomatique et économique. Les accords commerciaux qui seront prises, mais d'une grande importance, prendre un siège arrière en raison du fait que l'intention de Pékin d'exercer des représailles à Washington cette fois ne reste pas sur le papier, mais prend la forme d'une manière explicite. Chine semblait irrité dès le début, lorsque la stratégie d'Obama en politique internationale a mis au cœur de la zone des Amériques de l'Asie du Sud-Est à juste titre, été considéré comme un élément central de l'expansion du commerce, Pékin a vécu cette décision comme une invasion injustifiée du champ des zones croyait, à tort ou à raison, de son influence. Maintenant, Xi Jinping pénètre directement dans les pays que les Etats-Unis considéraient comme tort ou à raison, de tomber sous une relation particulière avec leur administration, en répétant dans les parties inversé ce qui s'était passé plus tôt. Il est compréhensible que cet aspect de la visite du président chinois recouvre des acceptions beaucoup plus importants de la tournée diplomatique en soi. Il s'agit d'une confirmation que l'ordre du monde a changé de manière décisive et que le bipolaire américano-chinois est devenu la caractéristique frappante des relations internationales. Il s'agit d'une réplique de la guerre froide qui a suivi la Seconde Guerre mondiale parce que la situation actuelle n'est pas le résultat d'un conflit armé, mais elle est la conséquence d'un conflit économique qui, pour le moment il semble interminable. L'énorme travail chinois fait sur votre transformation interne, grâce aux ressources humaines innombrables et une grande disponibilité des matières premières, conjuguée à la pression pour le changement de l'état vers l'industrialisation exacerbée, ne sont pas atténués par les lois d'une protection supplémentaire relatif aux droits civils et démocrates, a créé une croissance qui a fait de ce pays le chinois comme un moteur économique mondial alternatif aux Etats-Unis. Jusqu'à récemment, ce pouvoir a été confiné au domaine de l'économie, montre maintenant la Chine, à travers l'instrument des accords commerciaux soutenus par de grandes liquidités disponibles, le désir de jouer un rôle toujours plus important sur la scène internationale, à la fois avec accroître la visibilité dans les questions et les relations entre les États, et avec des investissements lourds dans son budget militaire. Avec ces Xi Jinping locaux s'est rendu à Trinité-et-Tobago, le Costa Rica et le Mexique, ce qui démontre une volonté d'établir des relations avec les petits et grands Etats. Commercialement, l'objet de la visite de Trinité-et-Tobago est l'extraction de pétrole et de gaz, dont Pékin est toujours recherche effrénée de ses industries alimentaires. Les relations entre le Costa Rica et la Chine ne sont pas récentes et Pékin considère de grande importance liaison à San Jose, en tant que pays d'Amérique centrale a été le premier dans la région à reconnaître la République populaire de Chine, la rupture des relations avec Taiwan. Le Mexique est peut-être le plus grand affront aux États-Unis: les accords de coopération signés récemment entre les deux pays ne sont que le dernier maillon d'une chaîne beaucoup plus longue, étant donné que la Chine est déjà le pays le Mexique le deuxième partenaire commercial après les États-Unis, tandis que Pékin, Mexico est à la deuxième place parmi les pays d'Amérique latine. L'intensification des investissements chinois dans cette région du continent américain, dans les domaines des ressources minérales et des infrastructures a conduit à une situation où pas moins de 21 des 33 pays de la région ont des relations diplomatiques stables avec Pékin. Ce sont les locaux qui précéderont la première réunion des 7 et 8 Juin entre Obama et Xi Jinping à rechercher des formes de coopération entre les deux Etats, et pas seulement sur l'économie mais aussi sur les grandes questions de politique internationale, étant tous deux membres permanents du Conseil de Sécurité de l'ONU.

A estratégia chinesa na América Latina

Após a visita na África, o presidente chinês Xi Jinping abre sua turnê na América Latina, que irá preceder o encontro com Obama. O peso e, especialmente, o significado político desta visita, no entanto, é de uma espessura diferente do que a do continente negro, porque tem lugar no que já foi chamado de o quintal dos Estados Unidos. O valor a nível internacional é crucial, uma vez que coloca, de fato, a China no mesmo andar de os EUA, estratégias para a importância diplomática e econômica. Os acordos comerciais que serão tomadas, porém de grande importância, tomar um banco traseiro devido ao fato de que a intenção de Pequim de retaliar em Washington desta vez não permanece no papel, mas toma a forma de uma maneira explícita. China apareceu irritado desde o início, quando a estratégia de Obama na política internacional tem colocado no coração da área americana do Sudeste Asiático, com razão foi considerada como fundamental para a expansão do comércio, Pequim passou por este movimento como um invasão injustificada do campo de áreas acreditava, com razão ou sem razão, de sua influência. Agora, Xi Jinping entra diretamente nos países que os Estados Unidos considerados, com ou sem razão, a cair sob uma relação especial com a sua administração, repetindo nos partidos inverteu o que tinha acontecido mais cedo. É compreensível que este aspecto da visita do presidente chinês, abraça significados muito mais importantes do turismo diplomática em si mesmo. É uma confirmação de que o fim do mundo mudou de forma decisiva e que o bipolar EUA-China tornou-se a característica marcante das relações internacionais. É uma réplica da Guerra Fria que se seguiu à Segunda Guerra Mundial, porque a situação actual não é o resultado de um conflito armado, mas é a conseqüência de um conflito econômico que, no momento em que parece interminável. O enorme trabalho chinês feito em sua transformação interna, graças a recursos humanos intermináveis ​​e grande disponibilidade de matérias-primas, combinado com o impulso para a mudança do estado para a industrialização exacerbada, não mitigado por leis com ampla proteção dos Direitos Civis e Democratas, criou um crescimento que fez do país o chinês como um motor da economia mundial alternativo nos EUA. Até recentemente, esse poder foi confinado ao campo da economia, agora a China mostra, através do instrumento de acordos comerciais apoiadas por grande dinheiro disponível, o desejo de desempenhar um papel cada vez mais importante no cenário internacional, tanto com aumentar a visibilidade sobre as questões e as relações entre os Estados, e com pesados ​​investimentos em seu orçamento militar. Com estas premissas Xi Jinping viajou para Trinidad e Tobago, Costa Rica e México, demonstrando uma vontade de estabelecer relações com os pequenos e grandes estados. Comercialmente no meio da visita de Trinidad e Tobago é a extração de petróleo e gás, dos quais Pequim é sempre busca frenética por suas indústrias de alimentos. As relações entre Costa Rica e China não são recentes e Pequim considera de grande ligação a San Jose importância, como o país da América Central foi o primeiro na área a reconhecer a República Popular da China, rompendo relações com Taiwan. O México é talvez a maior afronta aos Estados Unidos: os acordos de cooperação assinados recentemente entre os dois países são apenas o último elo de uma cadeia muito mais tempo, dado que a China é o país que já é o mexicano segundo maior parceiro comercial depois que os EUA, enquanto Pequim, Cidade do México está em segundo lugar entre os países da América Latina. A intensificação do investimento chinês na área do continente americano, nas áreas de recursos minerais e de infra-estrutura levou a uma situação em que tantos como 21 dos 33 países da região têm relações diplomáticas estáveis ​​com Pequim. Essas são as premissas que antecedem a primeira reunião em 7 e 8 de Junho entre Obama e Xi Jinping para buscar formas de cooperação entre os dois estados, e não apenas na economia, mas também sobre as principais questões da política internacional, sendo ambos membros permanentes do Conselho de Segurança da ONU.

Китайская стратегия в Латинской Америке

После визита в Африке, председатель КНР Си Цзиньпин открывает свое турне по странам Латинской Америки, которое будет предшествовать встрече с Обамой. Вес и особенно политическое значение этого визита, однако, имеет разную толщину, чем у черного континента, так как это имеет место в то, что когда-то называли двор Соединенных Штатов. Значение на международном уровне имеет решающее значение, так как места, на самом деле, Китай на том же этаже в США, стратегии дипломатического и экономического значения. Торговые соглашения, которые будут приняты, хотя большое значение, отойти на задний план в связи с тем, что намерение Пекина принять ответные меры в Вашингтоне на этот раз не остались на бумаге, но принимает форму явного пути. Китай появился раздражало с самого начала, когда стратегия Обамы в международной политике поставил в центре американской области Юго-Восточной Азии справедливо рассматривается как центральное место в расширении торговли, Пекин пережил этот шаг как незаконного вмешательства в области области считает, правильно или нет, ее влияния. Теперь Си Цзиньпин входит непосредственно в странах, которые Соединенные Штаты считают, как справедливо или ошибочно, подпадают под особые отношения со своей администрацией, повторяя в обратном сторон, что произошло раньше. Понятно, что этот аспект визита президента Китая охватывает гораздо более важные смыслы дипломатическое турне в себе. Это подтверждение того, что порядок в мире изменилось решительным образом и что биполярного американо-китайских стала поразительная особенность международных отношений. Он является точной копией холодной войны, которая последовала за Второй мировой войны, потому что нынешняя ситуация не является результатом вооруженного конфликта, но это является следствием экономического конфликта, который, на данный момент он кажется бесконечным. Огромный китайский работу на вашей внутренней трансформации, благодаря бесконечным человеческие ресурсы и большой доступности сырья, в сочетании с нажатием на изменение состояния в направлении индустриализации усугубляется, а не смягчить законы с обширной защиты о гражданских и Демократы, создал роста, который сделал страну китайского в качестве альтернативы двигателем мировой экономики в США. До недавнего времени эта сила не была приурочена к области экономики, Китай сейчас показывает, через прибор торговых соглашений поддерживаемых крупными наличных средств, желание играть все более заметную роль на международной арене, как с повышения наглядности в вопросах и отношениях между государствами, а также с тяжелой инвестиции в свой военный бюджет. С этими помещениями Си Цзиньпин отправился в Тринидад и Тобаго, Коста-Рике и Мексике, демонстрируя готовность установить отношения с больших и малых государств. Коммерчески в середине посещения Тринидада и Тобаго является добыча нефти и газа, из которых Пекин всегда лихорадочный поиск своих отраслях пищевой промышленности. Отношения между Коста-Рикой и Китаем не последние и Пекин считает большое значение привязки к Сан-Хосе, как Центральный стране американские была первой в области, чтобы признать Республику Китай, нарушая отношений с Тайванем. Мексика является, пожалуй, наибольшим оскорблением США: недавно подписанного соглашения о сотрудничестве между двумя странами являются лишь последним звеном в цепи гораздо больше, учитывая, что Китай является страной уже Мексиканская вторым крупнейшим торговым партнером после США, в то время как Пекин, Мехико находится на втором месте среди стран Латинской Америки. Интенсификация китайские инвестиции в этой области американского континента, в области минеральных ресурсов и инфраструктуры привело к ситуации, когда так много как 21 из 33 стран региона имеют стабильные дипломатические отношения с Пекином. Это те помещения, которые будут предшествовать первом заседании 7 и 8 июня между Обамой и Си Цзиньпин искать формы сотрудничества между двумя государствами, а не только на экономике, но и по основным вопросам международной политики, являясь одновременно постоянных членов Совета Безопасности ООН.

中國在拉美的戰略

在非洲的訪問後,中國國家主席習近平開啟其拉丁美洲之旅,這將與奧巴馬會面之前。的重量,特別是這次訪問的政治意義,但是,不同的厚度比黑色大陸,因為它發生在曾經被稱為美國的後院。在國際層面上的價值是至關重要的,因為地方,事實上,中國在同一層樓的美國,戰略,外交和經濟上的重要性。將要採取的貿易協定,雖然非常重要的,由於這樣的事實,不停留在紙面上,北京在華盛頓進行報復的意圖退居二線,但需要一個明確的方式的形式。中國似乎激怒了,從一開始,奧巴馬在國際政治中的戰略時,已經把在美洲地區東南亞正確地被視為中央擴大貿易的心臟,北京經歷了這一舉動作為領域方面的無理侵犯,正確或錯誤地認為,其影響力。現在習近平直接進入的國家,美國認為,不論對或錯,屬於一種特殊的關係與他們的管理下,各方重複逆轉早些時候發生了什麼事。中國國家主席的訪問,這方面的外交之旅,本身包含了更為重要的意義,這是可以理解的。這是一個確認的世界秩序和雙極美,中國已成為國際關係的顯著特點,果斷地改變。它是在第二次世界大戰之後冷戰的翻版,因為目前的情況是沒有武裝衝突的結果,但它的後果是,此刻似乎無窮無盡的經濟衝突。中國巨大的內部轉型工作,多虧了無盡的人力資源和原材料的利用率,大,結合推的狀態的變化走向工業化加劇,而不是緩解了廣泛的保護公民的法律和民主黨,創造了世界經濟引擎作為替代中國在美國的國家的增長。直到最近,這種權力只限於經濟領域,現在中國表演,通過儀器的大量現金,渴望在國際舞台上發揮的作用日益突出,既支持貿易協定知名度日益提高的問題和國與國之間的關係,並與大量投資在其軍事預算。有了這些處所習近平前往特立尼達和多巴哥,哥斯達黎加和墨西哥,表現出願意與小型和大型的國家建立關係。商業在特立尼達和多巴哥的訪問中提取石油和天然氣,其中北京始終是他的食品行業瘋狂的搜索。哥斯達黎加和中國之間的關係是不是最近和,北京考慮重視結合聖何塞,中美洲國家在該地區的第一個承認中華民國,打破與台灣的關係。墨西哥也許是美國最大的侮辱:最近簽署的合作協議,兩國之間的鏈中的最後一個環節的時間更長,因為,中國是墨西哥全國已經第二大貿易夥伴,僅次於美國,而北京,墨西哥城是拉丁美洲國家之間的排在第二位。美國大陸在這方面對中國的投資,礦產資源和基礎設施等領域的加劇導致了多達21個,33個國家在該地區的情況下有穩定的外交關係,與北京。這些場所將之前的第一次會議6月7日和8日奧巴馬和熙之間錦屏在兩種狀態之間尋求多種形式的合作,不只是對經濟學也對國際政治的重大問題,董事會都常任理事國的聯合國安理會。

الاستراتيجية الصينية في أمريكا اللاتينية

بعد زيارة في أفريقيا، الرئيس الصيني شي جين بينغ يفتح جولته في أمريكا اللاتينية، والتي سوف تسبق الاجتماع مع أوباما. الوزن وخصوصا الأهمية السياسية لهذه الزيارة، ومع ذلك، هو من سماكة مختلفة من أن من القارة السمراء، لأنه يأخذ مكان في ما كان يطلق عليه يوما الفناء الخلفي للولايات المتحدة. القيمة على المستوى الدولي هو أمر حاسم، منذ الأماكن، في الواقع، والصين في نفس الطابق من الولايات المتحدة، واستراتيجيات لأهمية الدبلوماسية والاقتصادية. الاتفاقات التجارية التي سيتم اتخاذها، على الرغم من أهمية كبيرة، وتأخذ المقعد الخلفي يرجع ذلك إلى حقيقة أن نية بكين للرد في واشنطن هذا الوقت لا تزال على الورق، ولكنه يأخذ شكل وسيلة صريحة. ظهرت الصين غضب من البداية، عندما وضعت استراتيجية أوباما في السياسة الدولية في قلب منطقة جنوب شرق آسيا من أمريكا بحق كانت تعتبر أساسية لتوسيع نطاق التجارة، شهدت بكين هذا التحرك باعتباره الغزو لا مبرر له من مجال من المجالات يعتقد، عن حق أو باطل، من نفوذها. الآن شى جين بينغ يدخل مباشرة في البلدان التي تعتبرها الولايات المتحدة، كما صوابا أو خطأ، لتندرج تحت علاقة خاصة مع إدارتها، وتكرار في الأحزاب عكس ما حدث في وقت سابق. ومن المفهوم أن هذا الجانب من الزيارة التي قام بها الرئيس الصيني تحتضن المعاني أكثر أهمية بكثير من جولة دبلوماسية في حد ذاته. بل هو تأكيد أن ترتيب العالم قد تغير بطريقة حاسمة والتي أصبحت بين القطبين الولايات المتحدة والصين ميزة ملفتة للنظر في العلاقات الدولية. ذلك هو نسخة طبق الأصل من الحرب الباردة التي أعقبت الحرب العالمية الثانية لأن الوضع الحالي ليس نتيجة لنزاع مسلح، وإنما هو نتيجة للصراع الاقتصادي الذي، في لحظة يبدو لا نهاية لها. العمل الصينية الضخمة القيام به على التحول الداخلي الخاص بك، وذلك بفضل الموارد البشرية التي لا نهاية لها وتوافر كبيرة من المواد الخام، جنبا إلى جنب مع حملة لتغيير الدولة نحو التصنيع تفاقمت، وليس التخفيف من القوانين مع حماية واسعة النطاق للحقوق المدنية و الديمقراطيون، أدى إلى خلق النمو التي جعلت البلاد الصينية كمحرك الاقتصادي العالمي البديلة في الولايات المتحدة الأمريكية. حتى وقت قريب، كانت تقتصر هذه السلطة على مجال الاقتصاد، والآن يظهر الصين، من خلال صك الاتفاقات التجارية التي تدعمها النقدية الكبيرة المتاحة، والرغبة في لعب دور متزايد الأهمية في الساحة الدولية، على حد سواء مع زيادة وضوح في القضايا والعلاقات بين الدول، ومع استثمارات ضخمة في ميزانيتها العسكرية. مع هذه سافر شى جين بينغ المباني إلى ترينيداد وتوباغو، وكوستاريكا، والمكسيك، مما يدل على استعداد لإقامة علاقات مع الدول الصغيرة والكبيرة على حد سواء. تجاريا في منتصف الزيارة ترينيداد وتوباغو هو استخراج النفط والغاز، منها بكين هو دائما السعي المحموم للصناعات الغذائية له. العلاقات بين كوستاريكا والصين ليست الأخيرة وتعتبر بكين من أهمية كبيرة ملزمة لسان خوسيه، حيث كانت الدولة الواقعة في أمريكا الوسطى الأولى من نوعها في المنطقة لتعترف بجمهورية الصين، وكسر العلاقات مع تايوان. المكسيك وربما كان أعظم إهانة للولايات المتحدة: اتفاقيات التعاون التي تم توقيعها مؤخرا بين البلدين ليست سوى الحلقة الأخيرة في سلسلة أطول من ذلك بكثير، بالنظر إلى أن الصين هي البلد المكسيكي بالفعل ثاني أكبر شريك تجاري بعد الولايات المتحدة، في حين بكين ومكسيكو سيتي في المرتبة الثانية بين بلدان أمريكا اللاتينية. وقد أدى تكثيف الاستثمارات الصينية في هذه المنطقة من القارة الأمريكية، في مجالات الموارد المعدنية والبنية التحتية إلى حالة تكون فيها ما يصل الى 21 من أصل 33 دولة في المنطقة لديها علاقات دبلوماسية مستقرة مع بكين. وهذه هي الأماكن التي سوف تسبق الاجتماع الأول يومي 7 و 8 يونيو حزيران بين أوباما وشي جين بينغ إلى البحث عن أشكال من التعاون بين البلدين، ليس فقط على الاقتصاد ولكن أيضا على القضايا الرئيسية في السياسة الدولية، ويجري كل الأعضاء الدائمين في مجلس الامن.

giovedì 30 maggio 2013

La Siria riceve i missili russi e contesta i finanziamenti esteri ai ribelli

La conferma, proveniente da Assad, della consegna di un primo lotto di missili russi al regime siriano, alza la tensione nella regione mediorientale. Israele nei giorni scorsi aveva esplicitamente affermato che non avrebbe tollerato la presenza di questi dispositivi anti aerei sul suolo siriano e quindi la risposta di Tel Aviv non dovrebbe farsi attendere, anche perchè il presidente siriano ha confermato pubblicamente l'alleanza tra il suo paese e la milizia islamica Hezbollah, accentuando la distanza dal paese israeliano. Fino ad ora Tel Aviv, sebbene avesse condotto le proprie operazioni militari sul territorio siriano, non si era mai pronunciata contro Damasco ma soltanto contro la formazione fondamentalista che dal Libano meridionale minaccia lo stato ebraico. L'alleanza tra Hezbollah e Siria era un dato di fatto, ma non era mai stata ammessa in maniera così chiara dal leader siriano, ora la situazione cambia ed Israele, per proteggersi dalla degenerazione del conflitto in atto, potrà giustificare le sue azioni eventuali anche contro Damasco in qualità di alleato di Hezbollah. La dichiarazione di Assad, che avviene al momento della consegna dei missili russi, conferma la veridicità della disponibilità dei nuovi armamenti anche in ottica anti israeliana: da questo momento i cieli siriani saranno protetti dalle incursioni degli aerei militari di Tel Aviv dai sofisticati sistemi inviati da Mosca. La sincronia tra ricevimento della spedizione dei missili e l'ammissione pubblica dell'alleanza con Hezbollah può significare che il regime di Assad è pronto ad intraprendere un conflitto con Israele ed al tempo stesso facilitare il trasferimento di armamenti verso il Libano meridionale. Questa evoluzione, dietro la quale è difficile non vedere la benedizione di Teheran, rischia il verificarsi della tanto temuta ipotesi dell'allargamento della guerra siriana in tutta la delicata regione del medioriente. Questi sono gli effetti militari a cui si è alla vigilia, ma Assad cerca di coinvolgere nella bagarre, anche solo a livello politico anche altri soggetti stranieri, rappresentati dai paesi della Turchia, Arabia Saudita e Qatar; in particolare i due paesi del Golfo Persico sono ritenuti responsabili di avere immesso sul terreno siriano più di centomila combattenti stranieri schierati al fianco dei ribelli. Tra gli obiettivi di Assad vi sono anche i finanziamenti, ritenuti cospicui, provenienti proprio da Riyadh e Doha in favore delle forze contrarie al regime. Secondo gli analisti l'entità di questi finanziamenti sarebbe però difficile da quantificare, anche se si parla di tre miliardi di dollari dal Qatar e circa il doppio dall'Arabia Saudita, sul campo non si sono visti armamenti all'avanguardia, ma, piuttosto armi tradizionali ed anche risalenti agli anni settanta ed ottanta del secolo scorso. Probabilmente la destinazione maggiore di questo denaro è stata quella di stipendiare i combattenti che affiancano i ribelli. Se questa ipotesi fosse veritiera, come pare dall'andamento del conflitto, farebbe emergere la volontà dei paesi sauditi di non forzare troppo l'esito finale in attesa di un qualche evento decisivo. Non sono infatti le disponibilità di liquidità a mancare alle monarchie del Golfo, quindi l'aiuto concesso fino ad ora ha il significato di presenza nell'ottica del conflitto all'interno dell'islam tra sciti e sunniti. Un'altro fattore che potrebbe frenare l'azione di Arabia Saudita e Qatar potrebbe essere rappresentato dall'azione USA, che non gradirebbe che la Siria passasse da una dittatura ad uno stato confessionale, seppure alleato dei paesi del Golfo, sul modello di quanto successo alle forme di governo affermatesi dopo le primavere arabe. In realtà la Siria rappresenta uno scenario completamente differente da Tunisia, Libia ed Egitto, perchè è al centro di interessi geostrategici che riguardano i confini di Israele, l'alleanza con l'Iran e le stesse mire sunnite a rovesciare i gruppi sciti al potere. Si tratta, quindi, di un panorama più complesso e di difficile decifrazione, dove anche il ruolo russo, rappresenta una variabile da non trascurare.

Syria receives Russian missiles and opposes foreign funding to the rebels

The confirmation from Assad, the delivery of a first batch of Russian missiles to the Syrian regime, raises the tension in the Middle East region. Israel in recent days had explicitly stated that he would not tolerate the presence of these devices anti aircraft on Syrian soil, so the response of Tel Aviv should not be made to wait, partly because the Syrian president has publicly confirmed the alliance between his country and the Islamic militia Hezbollah, accentuating the distance from the country of Israel. Until now Tel Aviv, although he had conducted their military operations on Syrian territory, he had never spoken against Damascus but only against the formation fundamentalist threat from southern Lebanon the Jewish state. The alliance between Hezbollah and Syria was a fact, but it had never been admitted so clearly by the Syrian leader, now the situation changes and Israel, to protect against degeneration of the ongoing conflict, can justify his actions also possible against Damascus as an ally of Hezbollah. Assad's statement, which occurs at the time of delivery of Russian missiles, confirmed the truth of the availability of new weaponry in optical anti-Israel: from this moment the heavens will be protected from the incursions of the Syrian military aircraft to Tel Aviv from sophisticated systems sent from Moscow. The synchrony between receipt of the shipment of missiles and public admission of the alliance with Hezbollah may mean that the Assad regime is ready to undertake a conflict with Israel and at the same time facilitate the transfer of arms to southern Lebanon. This evolution, behind which is hard not to see the blessing of Tehran, is likely the occurrence of the dreaded possibility of enlargement of the Syrian War across the sensitive region of the Middle East. These are the effects which the military is on the brink, but Assad seeks to engage in the collision, even at the political level also other foreign entities, represented by the countries of Turkey, Saudi Arabia and Qatar, in particular, the two countries of the Persian Gulf are liable to have placed on the ground over a hundred thousand Syrian foreign fighters sided with the rebels. Among the objectives of Assad, there are also loans, which are considered significant, coming just from Riyadh and Doha in favor of the forces opposed to the regime. According to analysts, the amount of these loans, however, would be difficult to quantify, even if we are talking about three billion dollars from Qatar and about twice Saudi Arabia, on the field have not seen advanced weapons, but rather weapons traditional and even dating back to the seventies and eighties of the last century. Probably the biggest destination of this money was to pay salaries fighters who help the rebels. If this hypothesis were true, as it seems the performance of the conflict, would emerge the willingness of the countries Saudis not to force too pending the final outcome of some decisive event. It is a fact the availability of liquidity to miss the Gulf monarchies, then the aid granted up to now has the meaning of presence in view of the conflict within Islam between Shiites and Sunnis. Another factor that could curb the action of Saudi Arabia and Qatar could be represented by the action USA, who would not like that Syria might pass from a dictatorship to a confessional state, although allied with the Gulf countries, along the lines of what happened to the forms of government that were strengthened after the Arab Spring. In fact, Syria is a completely different from Tunisia, Libya and Egypt, because it is at the center of geostrategic interests of the boundaries of Israel, the alliance with Iran and the same ambitions to overthrow the Sunni Shiite groups in power. It is, therefore, a panorama more complex and difficult to decipher, even where the Russian role, represents a variable must not be neglected.

Siria recibe misiles rusos y se opone a la financiación extranjera a los rebeldes

La confirmación por parte de Assad, la entrega de un primer lote de misiles rusos en el régimen sirio, aumenta la tensión en la región de Oriente Medio. Israel en los últimos días había declarado explícitamente que no toleraría la presencia de estos dispositivos anti de los aviones en el territorio sirio, por lo que la respuesta de Tel Aviv no debe hacerse esperar, en parte porque el presidente sirio ha confirmado públicamente la alianza entre su país y la Hezbollah milicia islámica, lo que acentúa la distancia desde el país de Israel. Hasta ahora, Tel Aviv, a pesar de haber llevado a cabo sus operaciones militares en territorio sirio, nunca había hablado en contra de Damasco, pero únicamente con la formación de la amenaza fundamentalista del sur del Líbano el Estado judío. La alianza entre Hezbollah y Siria era un hecho, pero nunca había sido admitido con tanta claridad por el líder sirio, ahora la situación cambia y de Israel, para proteger contra la degeneración del conflicto en curso, pueden justificar sus acciones, también es posible contra Damasco como un aliado de Hezbollah. La declaración de Assad, que se produce en el momento de la entrega de misiles rusos, confirmó la verdad de la disponibilidad de nuevas armas en la óptica anti-israelí: desde este momento los cielos estarán protegidos contra las incursiones de los aviones militares de Siria a Tel Aviv desde los sistemas sofisticados enviados desde Moscú. La sincronía entre la recepción del envío de los misiles y la admisión pública de la alianza con el Hezbollah puede significar que el régimen de Assad está dispuesto a emprender un conflicto con Israel y al mismo tiempo facilitar la transferencia de armas al sur del Líbano. Esta evolución, detrás de la cual es difícil no ver la bendición de Teherán, es probable la aparición de la temida posibilidad de la ampliación de la guerra de Siria en la región sensible del Oriente Medio. Estos son los efectos que el ejército está al borde, pero Assad pretende participar en la colisión, incluso a nivel político también otras entidades extranjeras, representadas por los países de Turquía, Arabia Saudita y Qatar, en particular, los dos países del Golfo Pérsico son responsables de haber colocado en el suelo más de cien mil combatientes extranjeros sirias pusieron del lado de los rebeldes. Entre los objetivos de Assad, también hay préstamos, que se consideran significativos, procedentes sólo de Riad y Doha a favor de las fuerzas que se oponían al régimen. Según los analistas, el importe de estos préstamos, sin embargo, sería difícil de cuantificar, aunque estamos hablando de tres mil millones de dólares de Qatar y aproximadamente el doble de Arabia Saudita, en el campo no hemos visto armas avanzadas, sino armas tradicional e incluso se remonta a los años setenta y ochenta del siglo pasado. Probablemente el mayor destino de este dinero era para pagar sueldos combatientes que ayudan a los rebeldes. Si esta hipótesis fuera cierta, ya que parece que el rendimiento del conflicto, surgiría la voluntad de los países saudíes no forzar demasiado la espera del resultado final de un acontecimiento decisivo. Es un hecho de la disponibilidad de liquidez a perder las monarquías del Golfo, a continuación, las ayudas concedidas hasta ahora tiene el significado de la presencia en la visión del conflicto dentro del Islam entre chiíes y suníes. Otro factor que podría frenar la acción de Arabia Saudita y Qatar podría ser representada por la acción de EE.UU., que no le gustaría que Siria podría pasar de una dictadura a un Estado confesional, aunque aliado con los países del Golfo, en la línea de lo que pasó a las formas de gobierno que se fortalecieron después de la primavera árabe. De hecho, Siria es completamente diferente de Túnez, Libia y Egipto, ya que está en el centro de los intereses geoestratégicos de las fronteras de Israel, la alianza con Irán y las mismas ambiciones de derrocar a los grupos suníes chiíes en el poder. Es, por lo tanto, un panorama más complejo y difícil de descifrar, incluso cuando el papel de Rusia, representa una variable no se debe descuidar.

Syrien erhält russischen Raketen und gegen ausländische Finanzierung zu den Rebellen

Die Bestätigung von Assad, die Lieferung einer ersten Partie von russischen Raketen auf das syrische Regime, stellt sich die Spannungen im Nahen Osten. Israel in den letzten Tagen hatte ausdrücklich erklärt, er werde nicht dulden, das Vorhandensein dieser Geräte anti Flugzeuge auf syrischem Boden, so die Antwort von Tel Aviv nicht werden sollten, um zu warten, weil der syrische Präsident hat öffentlich das Bündnis zwischen seinem Land und der bestätigten islamischen Miliz Hisbollah und akzentuiert die Entfernung aus dem Land Israel. Bisher Tel Aviv, obwohl er ihre militärischen Operationen auf syrisches Gebiet durchgeführt hatte, hatte er noch nie gegen Damaskus, sondern nur gegen die Bildung fundamentalistischen Bedrohung aus dem Südlibanon der jüdische Staat gesprochen. Die Allianz zwischen der Hisbollah und Syrien war eine Tatsache, aber es war noch nie so deutlich von der syrischen Führer zugelassen, jetzt ändert sich die Situation und Israel, gegen Degeneration des andauernden Konflikts zu schützen, können auch seine Handlungen zu rechtfertigen möglich gegen Damaskus als Verbündeter der Hisbollah. Assads Erklärung, die zum Zeitpunkt der Lieferung von russischen Raketen auftritt, bestätigt die Wahrheit von der Verfügbarkeit neuer Waffen in optische Anti-Israel: von diesem Moment der Himmel wird von den Einfällen der syrische militärische Flugzeuge nach Tel Aviv werden von anspruchsvollen Systemen geschickt aus geschützt Moskau. Die Synchronität zwischen Erhalt der Lieferung von Raketen und öffentliche Eingeständnis der Allianz mit der Hisbollah kann bedeuten, dass das Assad-Regime bereit, einen Konflikt mit Israel verpflichten und gleichzeitig den Transfer von Waffen in den Südlibanon ist. Diese Entwicklung, hinter denen es schwer, nicht den Segen von Teheran zu sehen, ist wahrscheinlich das Auftreten der gefürchteten Möglichkeit der Erweiterung des syrischen Krieg über den sensiblen Region des Nahen Ostens. Dies sind die Auswirkungen, die das Militär ist am Rande, aber Assad will bei der Kollision zu engagieren, auch auf politischer Ebene auch andere ausländische Unternehmen, die von den Ländern der Türkei, Saudi-Arabien und Katar vertreten, insbesondere sind die beiden Länder des Persischen Golfs Haftung auf dem Boden über hunderttausend syrischen ausländische Kämpfer gesetzt haben auf die Seite der Rebellen. Zu den Zielen von Assad, es gibt auch Darlehen, die als signifikant betrachtet werden, kommen gerade aus Riad und Doha zugunsten der Kräfte gegenüber dem Regime. Laut Analysten, die Höhe dieser Kredite, wäre jedoch schwer zu quantifizieren, auch wenn wir über drei Milliarden Dollar im Gespräch von Katar und Saudi-Arabien etwa zweimal, auf dem Feld nicht fortschrittlichsten Waffen gesehen, sondern Waffen traditionelle und sogar aus den siebziger und achtziger Jahren des letzten Jahrhunderts. Wahrscheinlich der größte Ziel dieses Geld sollte Gehälter Kämpfer, die die Rebellen helfen, zahlen. Wenn diese Hypothese wahr wäre, wie es die Leistung des Konflikts scheint, auftauchen würde die Bereitschaft der Länder Saudis nicht zu zwingen, auch bis die endgültigen Ergebnisse einiger entscheidende Ereignis. Es ist eine Tatsache, die Verfügbarkeit von Liquidität, um die Monarchien am Golf verfehlen, dann die Beihilfe gewährt bis jetzt hat die Bedeutung der Präsenz im Hinblick auf den Konflikt im Islam zwischen Schiiten und Sunniten. Ein weiterer Faktor, der die Aktion von Saudi-Arabien und Katar bremsen konnte konnte durch Einwirkung USA, die nicht möchten, dass Syrien könnte von einer Diktatur zu einer konfessionellen Staat übergeben dargestellt werden, obwohl verbündete sich mit den Golfstaaten, nach dem Vorbild dessen, was passiert zu den Formen der Regierung, die nach dem Arabischen Frühling gestärkt wurden. In der Tat ist eine völlig andere Syrien, Tunesien, Libyen und Ägypten, weil es in der Mitte der geostrategischen Interessen der Grenzen von Israel, das Bündnis mit dem Iran und die gleichen Ambitionen, um die sunnitische schiitische Gruppen an der Macht zu stürzen. Es ist daher ein Panorama komplexer und schwieriger zu entschlüsseln, selbst wenn die russische Rolle stellt eine Variable nicht vernachlässigt werden darf.

Syrie reçoit des missiles russes et s'oppose à financement étranger pour les rebelles

La confirmation de Assad, la livraison d'un premier lot de missiles russes au régime syrien, soulève la tension dans la région du Moyen-Orient. Israël ces derniers jours avait explicitement indiqué qu'il ne tolérerait pas la présence de ces dispositifs anti-aérienne sur le sol syrien, de sorte que la réponse de Tel-Aviv ne doit pas être mis en attente, en partie parce que le président syrien a confirmé publiquement l'alliance entre son pays et l' Hezbollah de milice islamique, accentuant la distance entre le pays d'Israël. Jusqu'à présent, Tel Aviv, alors qu'il avait mené leurs opérations militaires sur le territoire syrien, il n'avait jamais parlé contre Damas mais seulement contre la menace intégriste de formation du Sud-Liban L'Etat juif. L'alliance entre le Hezbollah et la Syrie était un fait, mais elle n'avait jamais été si clairement admis par le dirigeant syrien, maintenant que la situation change et Israël, afin de protéger contre la dégénérescence du conflit en cours, ne peut justifier ses actions aussi possible contre Damas comme un allié du Hezbollah. La déclaration de M. Assad, qui a lieu au moment de la livraison de missiles russes, a confirmé la vérité de la disponibilité de nouvelles armes dans la lutte anti-Israël optique: à partir de ce moment, les cieux seront protégés contre les incursions des avions militaires syriens à Tel-Aviv à partir de systèmes sophistiqués envoyés à partir de Moscou. La synchronie entre la réception de l'envoi de missiles et de l'admission publique de l'alliance avec le Hezbollah peut dire que le régime d'Assad est prêt à entreprendre un conflit avec Israël et en même temps faciliter le transfert d'armes au Sud-Liban. Cette évolution, derrière laquelle est difficile de ne pas voir la bénédiction de Téhéran, est probablement l'apparition de la possibilité redouté de l'élargissement de la guerre de Syrie dans la région sensible du Moyen-Orient. Ce sont les effets que l'armée est sur le point, mais Assad cherche à s'engager dans la collision, même au niveau politique également d'autres entités étrangères, représentées par les pays de la Turquie, l'Arabie saoudite et le Qatar, en particulier, les deux pays du Golfe Persique sont susceptible d'avoir posé sur le sol plus de cent mille combattants étrangers syriens ont pris le parti des rebelles. Parmi les objectifs de Assad, il ya aussi des prêts, qui sont considérés comme importants, venant juste de Riyad et Doha en faveur des forces opposées au régime. Selon les analystes, le montant de ces prêts, cependant, serait difficile à quantifier, même si nous parlons de trois milliards de dollars du Qatar et environ deux fois l'Arabie Saoudite, sur le terrain n'avons pas vu des armes de pointe, mais plutôt des armes traditionnel et même datant des années soixante-dix et quatre-vingt du siècle dernier. Probablement la plus grande destination de cet argent était pour payer les salaires des combattants qui aident les rebelles. Si cette hypothèse était vraie, car il semble que la performance du conflit, allait émerger la volonté des pays Saoudiens ne pas forcer trop en attendant l'issue finale d'un événement décisif. Il est un fait de la disponibilité des liquidités de manquer les monarchies du Golfe, puis l'aide accordée jusqu'à maintenant a le sens de la présence en vue du conflit au sein de l'islam entre chiites et sunnites. Un autre facteur qui pourrait freiner l'action de l'Arabie saoudite et le Qatar pourrait être représentée par l'action Etats-Unis, qui ne voudrait pas que la Syrie pourrait passer d'une dictature à un État confessionnel, mais alliée avec les pays du Golfe, à l'instar de ce qui s'est passé aux formes de gouvernement qui ont été renforcées après le Printemps arabe. En fait, la Syrie est complètement différente de la Tunisie, la Libye et l'Egypte, car il est au centre des intérêts géostratégiques des frontières d'Israël, l'alliance avec l'Iran et les mêmes ambitions pour renverser les groupes chiites sunnites au pouvoir. Il est, par conséquent, un panorama plus complexe et difficile à déchiffrer, même si le rôle de la Russie, représente une variable ne doit pas être négligé.

Síria recebe mísseis russos e se opõe a financiamento externo aos rebeldes

A confirmação de Assad, a entrega de um primeiro lote de mísseis russos para o regime sírio, eleva a tensão na região do Oriente Médio. Israel nos últimos dias havia explicitamente afirmou que não toleraria a presença destes dispositivos de aeronaves anti em solo sírio, assim, a resposta de Tel Aviv não deve ser feito para esperar, em parte porque o presidente sírio confirmou publicamente a aliança entre o seu país ea Hezbollah milícia islâmica, acentuando a distância entre o país de Israel. Até agora Tel Aviv, embora tivesse conduzido suas operações militares em território sírio, ele nunca tinha falado contra Damasco, mas apenas contra a ameaça fundamentalista formação do sul do Líbano o Estado judeu. A aliança entre Hezbollah e Síria era um fato, mas nunca tinha sido admitido claramente pelo líder sírio, agora a situação muda e de Israel, para proteger contra a degeneração do conflito em curso, podem justificar suas ações também possível contra Damasco como um aliado do Hezbollah. A declaração de Assad, que ocorre no momento da entrega de mísseis russos, confirmou a verdade da disponibilidade de novas armas na óptica anti-Israel: a partir deste momento o céu estará protegido contra as incursões dos aviões militares sírios para Tel Aviv a partir de sofisticados sistemas enviados a partir de Moscou. A sincronia entre o recebimento do envio de mísseis e de admissão pública da aliança com o Hezbollah pode significar que o regime Assad está pronto para empreender um conflito com Israel e, ao mesmo tempo, facilitar a transferência de armas para o sul do Líbano. Esta evolução, por trás da qual é difícil não ver a bênção de Teerã, é provável a ocorrência da temida possibilidade de alargamento da Guerra Síria em toda a região sensível do Oriente Médio. Estes são os efeitos que os militares estão à beira, mas Assad procura envolver na colisão, mesmo a nível político também outras entidades estrangeiras, representadas pelos países da Turquia, Arábia Saudita e Qatar, em particular, os dois países do Golfo Pérsico são susceptíveis de ter colocado no chão mais de cem mil combatentes estrangeiros da Síria alinhou com os rebeldes. Entre os objetivos Assad, há também empréstimos, que são considerados significativos, chegando apenas a partir de Riad e Doha em favor das forças de oposição ao regime. De acordo com analistas, o valor destes empréstimos, no entanto, seria difícil de quantificar, mesmo se estamos a falar de três bilhões de dólares do Qatar e cerca de duas vezes a Arábia Saudita, no campo não vi armas avançadas, mas sim armas tradicional e mesmo que remonta aos anos setenta e oitenta do século passado. Provavelmente, o maior destino deste dinheiro foi para pagar salários lutadores que ajudam os rebeldes. Se esta hipótese fosse verdadeira, como parece que o desempenho do conflito, iria surgir a vontade dos países sauditas para não forçar demais enquanto se aguarda o resultado final de algum evento decisivo. É um fato da disponibilidade de liquidez para perder as monarquias do Golfo, em seguida, o auxílio concedido até agora tem o significado de presença, tendo em conta o conflito dentro do Islã entre xiitas e sunitas. Outro fator que poderia frear a ação da Arábia Saudita e Qatar poderia ser representado pela ação EUA, que não gostaria que a Síria pode passar de uma ditadura para um estado confessional, embora aliados com os países do Golfo, nos moldes do que aconteceu às formas de governo que foram reforçadas após a Primavera Árabe. Na verdade, a Síria é completamente diferente da Tunísia, Líbia e Egito, porque é o centro de interesses geoestratégicos dos limites de Israel, a aliança com o Irã e as mesmas ambições para derrubar os grupos xiitas, sunitas no poder. É, portanto, um panorama mais complexas e difíceis de decifrar, mesmo quando o papel da Rússia, representa uma variável não pode ser negligenciado. Google Traduttore per il Business:Translator ToolkitTraduttore di siti webStrumento a supporto dell'export

Сирия получает русских ракет и выступает против иностранного финансирования к повстанцам

Подтверждение от Асада, поставка первой партии русских ракет сирийскому режиму, повышает напряженность в регионе Ближнего Востока. Израиль в последние дни недвусмысленно заявил, что он не потерпит присутствия этих устройств зенитные на сирийской земле, так что ответ Тель-Авива не следует ждать, отчасти потому, что сирийский президент публично подтвердил альянса между его страной и Исламский Хезболла милиции, подчеркивая расстояние от страны Израиля. До сих пор Тель-Авиве, хотя он провел свои военные операции на территории Сирии, он никогда не говорил против Дамаска, но только по отношению к образованию фундаменталистской угрозы с юга Ливана еврейского государства. Альянс между Хизбаллой и Сирией был факт, но это никогда не было так ясно признался на сирийского лидера, в настоящее время ситуация меняется, и Израиля, для защиты от дегенерации продолжающегося конфликта, может оправдать свои действия также возможны против Дамаска в качестве союзника Хезболла. Заявление Асада, который происходит во время доставки русских ракет, подтвердил истину о наличии нового оружия в оптических антиизраильских: с этого момента небо будет защищена от набегов сирийского военного самолета в Тель-Авив от сложных систем отправленные с Москва. Синхронность между получении груза ракет и публичным признанием союза с Хезболла может означать, что режим Асада готова взять на себя конфликт с Израилем и в то же время способствовать передаче оружия в Южном Ливане. Эта эволюция, за которыми трудно не увидеть благословение Тегеран, вероятно возникновение страшной возможностью расширения Сирийской войны через чувствительном регионе Ближнего Востока. Эти эффекты, которые военные находится на грани, но Асад стремится участвовать в столкновении, даже на политическом уровне и другие иностранные организации, в лице стран Турции, Саудовской Аравии и Катара, в частности, две страны Персидского залива являются ответственность, что стоять на земле более ста тысяч иностранных боевиков сирийской стороне повстанцев. Среди целей Асада, есть также кредитов, которые считаются значительными, поступающее только Эр-Рияд и Доха в пользу сил, выступающих против режима. По мнению аналитиков, сумма этих кредитов, однако, было бы трудно оценить количественно, даже если речь идет о трех миллиардов долларов из Катара и примерно в два раза Саудовской Аравии, на поле не видели современное оружие, а оружие традиционные и даже начиная с семидесятых и восьмидесятых годах прошлого века. Наверное, самое большое назначение этих денег для выплаты заработной платы бойцов, которые помогают повстанцам. Если эта гипотеза верна, поскольку кажется, что производительность конфликта, появятся готовность стран саудовцы не заставлять тоже в ожидании окончательных результатов некоторые решающие события. Это факт наличия ликвидности пропустить монархии Персидского залива, то помощь, предоставленная до сих пор имеет смысл присутствия в связи с конфликтом в исламе между шиитами и суннитами. Другим фактором, который может сдерживать действия Саудовская Аравия и Катар могут быть представлены действия США, которые не хотели бы, что Сирия может перейти от диктатуры к конфессионального государства, хотя союзников со странами Персидского залива, вдоль линии, что произошло к формам правления, которые были усилены после арабской весны. В самом деле, Сирия является полностью отличается от Туниса, Ливии и Египта, потому что это в центре геостратегических интересов границы Израиля, союз с Ираном и той же амбиции с целью свержения суннитского шиитских группировок во власти. Поэтому, панорамы более сложным и трудно расшифровать, даже там, где роль России, представляет переменную нельзя пренебрегать.

敘利亞接收俄羅斯的導彈,並反對外國資金向叛軍

阿薩德,敘利亞政權的俄羅斯導彈的首批交付,確認,提出了在中東地區的緊張局勢。以色列在最近幾天已經明確表示,他將不會容忍這些設備防飛機在敘利亞領土上的存在,所以特拉維夫的反應應該不會被製成等待,一方面是因為敘利亞總統已經公開證實他的國家和本之間的聯盟伊斯蘭民兵真主黨,以色列國加劇的距離。特拉維夫到現在為止,雖然他在敘利亞領土上進行軍事行動,他從來沒有對大馬士革的發言,而只是反對從黎巴嫩南部的猶太國家的形成原教旨主義的威脅。黎巴嫩真主黨和敘利亞之間的聯盟是一個事實,但它從來沒有承認由敘利亞領導人這麼清楚,現在的形勢的變化和以色列,以防止持續不斷的衝突變性,可以證明他的行動也有可能對大馬士革的盟友真主黨。阿薩德的聲明,其中在俄羅斯的導彈交付時發生,證實了新武器的可用性真相光學防以色列:從這一刻起,天將保護從敘利亞軍用飛機侵入到特拉維夫複雜的系統發送莫斯科舉行。可能意味著,阿薩德政權是準備承接了與以色列的衝突,同時促進武器轉讓給黎巴嫩南部與真主黨結盟的導彈和公開承認收到的貨之間的同步。這種演變,它的後面是很難不看到德黑蘭的祝福,是有可能發生可怕的跨越敏感的中東地區的敘利亞戰爭的擴大的可能性。這些是其中軍隊是瀕臨的影響,但阿薩德尋求從事的碰撞,即使在政治層面也其他外國實體,由土耳其,沙特阿拉伯和卡塔爾國家代表,特別是,兩國在波斯灣是責任放在地上,超過十萬敘利亞外國戰士站在叛軍。在阿薩德的目標,也有貸款,這被認為是顯著的,剛剛從利雅得和多哈贊成反對的政權的力量。據分析,這些貸款的金額,但是,將難以量化,即使我們談論30億美元從卡塔爾和沙特阿拉伯的兩倍左右,在球場上沒有看到先進的武器,而是武器傳統甚至可以追溯到上個世紀七十年代和八十年代。這筆錢可能是最大的目的是支付薪金戰士幫助叛軍。如果這個假設是真實的,因為它似乎衝突的表現,會出現的國家沙特的意願,不要用力過待一些決定性的事件的最終結果。這是一個事實的流動資金供應錯過海灣君主制,然後授出的援助,現在有鑑於伊斯蘭教什葉派和遜尼派之間的內部衝突中的存在的意義。另一個因素是可以遏制沙特阿拉伯和卡塔爾的行動可以代表美國的行動,誰也不會喜歡,敘利亞可能會通過從獨裁自白狀態,雖然與海灣國家結盟,沿線發生了什麼事形式的“阿拉伯之春”後,政府加強。事實上,敘利亞從突尼斯,利比亞和埃及是一個完全不同的,因為它是在以色列的邊界,與伊朗結盟,同樣的野心,推翻執政的遜尼派什葉派團體中心的地緣戰略利益。這是,因此,全景破譯更加複雜和困難,即使在俄羅斯的作用,表示一個變量也不可忽視。

سوريا تستقبل الصواريخ الروسية وتعارض التمويل الأجنبي للمتمردين

على تأكيد من الأسد، وتسليم أول دفعة من الصواريخ الروسية للنظام السوري، ويثير التوتر في منطقة الشرق الأوسط. إسرائيل في الأيام الأخيرة قد ذكر صراحة أنه لن يتسامح مع وجود هذه الأجهزة الطائرات المعادية على الأراضي السورية، لذلك لا ينبغي أن يتم الرد من تل أبيب إلى الانتظار، ويرجع ذلك جزئيا الرئيس السوري قد أكد علنا ​​الحلف بين بلاده ولل ميليشيا حزب الله الإسلامية، إبراز المسافة من البلاد من إسرائيل. حتى الآن تل أبيب، على الرغم من انه قد أجرت عملياتها العسكرية على الأراضي السورية، وقال انه لم يتحدث قط ضد دمشق ولكن فقط ضد التهديد الأصولي تشكيل من جنوب لبنان على الدولة اليهودية. وكان التحالف بين حزب الله وسوريا وهذه حقيقة، ولكن لم يتم أبدا اعترف ذلك بوضوح من قبل الرئيس السوري، والآن تغير الوضع وإسرائيل، لحماية ضد الضمور من الصراع الدائر، يمكن أن يبرر أفعاله الممكن أيضا ضد دمشق حليفا لحزب الله. وأكد البيان الأسد، والذي يحدث في وقت تسليم الصواريخ الروسية، والحقيقة من توافر أسلحة جديدة في بصري المعادية لإسرائيل: من هذه اللحظة سوف تكون محمية السماوات من عمليات التوغل من الطائرات العسكرية السورية إلى تل أبيب من أنظمة متطورة أرسلت من موسكو. والتزامن بين استلام شحنة الصواريخ والقبول العام للتحالف مع حزب الله قد يعني أن نظام الأسد على استعداد للاضطلاع صراع مع إسرائيل، وفي الوقت نفسه تسهيل نقل الأسلحة إلى جنوب لبنان. هذا التطور، خلف والتي من الصعب عدم رؤية نعمة من طهران، ومن المرجح وقوع إمكانية اللعين من توسيع الحرب السورية في مختلف أنحاء المنطقة الحساسة من الشرق الأوسط. هذه هي الآثار التي عسكرية على حافة الهاوية، ولكن الأسد يسعى إلى الانخراط في الاصطدام، حتى على المستوى السياسي أيضا الكيانات الأجنبية الأخرى، ممثلة في دول تركيا والسعودية وقطر، على وجه الخصوص، وهما بلدان الخليج الفارسي هي عرضة للقد وضعت على الأرض أكثر من مائة ألف مقاتل الخارجية السوري وقفت مع المتمردين. من بين أهداف الأسد، وهناك أيضا القروض، التي تعتبر هامة، قادمة للتو من الرياض والدوحة لصالح القوى المعارضة للنظام. وفقا للمحللين، فإن مقدار هذه القروض، ومع ذلك، سيكون من الصعب قياس، حتى لو كنا نتحدث عن ثلاثة مليارات دولار من قطر وحوالي مرتين المملكة العربية السعودية، على ارض الملعب لم أر أسلحة متطورة، بل أسلحة التقليدية وحتى التي يعود تاريخها إلى السبعينات والثمانينات من القرن الماضي. ربما كان أكبر مقصد من هذه الأموال لدفع رواتب المقاتلين الذين يساعدون المتمردين. إذا كانت هذه الفرضية صحيحة، كما يبدو أداء الصراع، ستظهر مدى استعداد الدول لإجبار السعوديين لم ريثما أيضا النتيجة النهائية لبعض الحدث الحاسم. بل هو حقيقة توافر السيولة ليغيب عن دول الخليج، ثم المساعدات الممنوحة حتى الآن معنى الوجود في ضوء الصراع داخل الإسلام بين الشيعة والسنة. ومن العوامل الأخرى التي قد تحد من عمل من المملكة العربية السعودية وقطر يمكن أن يمثله العمل في الولايات المتحدة الأمريكية، والذين لا يحبون أن سوريا قد تمر من دكتاتورية إلى دولة طائفية، على الرغم من أن التحالف مع دول الخليج، على غرار ما حدث إلى أشكال الحكم التي تم تعزيزها بعد الربيع العربي. في الواقع، سوريا هي مختلفة تماما عن تونس وليبيا ومصر، لأنه في صميم المصالح الجيوستراتيجية لحدود إسرائيل، والتحالف مع إيران ونفس الطموحات للإطاحة الجماعات الشيعية السنية في السلطة. ومن ثم فهي، بانوراما أكثر تعقيدا وصعوبة في فك رموز، حتى حيث يمثل دور الروسي يجب عدم إهمال متغير.

Afghanistan, India e Pachistan: relazioni in evoluzione

La triangolazione dei rapporti tra Afghanistan, India e Pakistan, assumerà un sempre maggiore livello di centralità negli equilibri della regione, sopratutto dopo che il ritiro delle forze occidentali da Kabul, sarà completato. La vittoria elettorale nel Pakistan da parte di Nawaz Sharif rischia di peggiorare nettamente le relazioni tra Islamabad e Kabul, in quanto il leader del nuovo governo pachistano nella sua precedente esperienza, nel 1997, nella stessa posizione, fu uno dei primi politici esteri a riconoscere il regime che i talebani avevano imposto in Afghanistan. La provenienza etnica del leader pachistano è di origine bengalese, una etnia molto rappresentata in un esercito che, con la sua condotta, ha suscitato diversi contrasti con gli USA nella lotta ai terroristi islamici. Quello che si teme in Afghanistan con Nawaz Sharif al potere è un aumento della possibilità per le formazioni talebane di trovare rifugio nelle impervie zone di confine tra i due stati, ottime basi per condurre attacchi contro un paese che si avvia ad essere senza la tutela dei militari occidentali. Questo sentimento è molto sentito nella popolazione afghana, che ha dato atto a manifestazioni pubbliche contrarie al Pachistan, con toni anche piuttosto accesi; quello che si teme di più è un possibile ritorno dei talebani proprio favoriti dal nuovo governo di Islamabad. Quello che turba gli ambienti politici pachistani è, invece, il livello di relazioni sempre più intenso che si sta venendo a creare tra il paese Afghano e l'India, Islamabad, che è una storica rivale di Nuova Delhi, teme di finire in mezzo, oltre che geograficamente anche politicamente ad una alleanza che sta diventando molto stretta e che potrebbe portare a sviluppi militari e geopolitici pericolosi per il Pachistan. Per ovviare a questa tendenza Sharif starebbe elaborando una strategia che tenti una conciliazione con l'India, in maniera da distoglierla dal rapporto con l'Afghanistan. Al centro di questo tentativo dovrebbe esserci lo sviluppo di rapporti economici e commerciali in grado di portare benefici al Pachistan anche in questi settori. Tuttavia questo tentativo, che sembra contraddire la linea portata avanti precedentemente da Islamabad, appare disperato, sia per ragioni interne, che per ragioni di ordine internazionale. Sul fronte interno appare molto difficile che l'esercito pachistano, che è una delle forze sociali dominanti del paese, si pieghi a questa nuova linea, che vorrebbe vedere l'India, se non come alleata, almeno come partner. Lo scenario internazionale, invece, presenta sul suolo pachistano corposi investimenti cinesi, fatti da Pechino seguendo una precisa strategia di contenimento dell'avversario indiano, un cambio di rotta dei rapporti tra Pachistan ed India non sarebbe certamente visto bene dalla Cina, che è già allerta su questa linea del nuovo governo pachistano. Deve essere anche detto che per ora l'India tace su questi sviluppi, ma non sembra facile che i progetti di Sharif possano conquistare consensi convinti in un paese tradizionalmente avversario, dove anche l'alleanza con la Cina fin sui propri confini è stata vissuta come un atto di aperta ostilità. In questo momento di competizione economica sfrenata è difficile riuscire ad essere contemporaneamente amici di Pechino e Nuova Delhi, sopratutto a stretto livello politico. Infine la linea politica di Sharif non ha comportato aperture verso l'Afghanistan, accentuando le distanze tra i due stati, che vivono rapporti tesi a causa del terrorismo islamico. Una tesi del comportamento del nuovo esecutivo pachistano potrebbe essere spiegata con la necessità di liberare il proprio territorio dalle basi talebane: questo obiettivo potrebbe essere raggiunto, anzichè con mezzi di contrasto, con il favorire, tramite aiuti, il ritorno dei talebani nella madrepatria. Se ciò fosse vero il Pachistan dovrebbe affrontare, oltre le reazioni afghane, le ben più importanti reazioni degli Stati Uniti.

Afghanistan, India and Pakistan: the changing relationships

The triangulation of relations between Afghanistan, India and Pakistan, will assume an increasing level of centrality in the balance of the region, especially after the withdrawal of Western forces from Kabul, will be completed. The electoral victory in Pakistan by Nawaz Sharif is likely to worsen sharply relations between Islamabad and Kabul, as the new leader of the Pakistani government in its previous experience, in 1997, in the same position, it was one of the first to recognize the foreign political regime that the Taliban had imposed in Afghanistan. The leader of the Pakistani ethnic origin is of Bengali origin, an ethnic group represented in a very army which, by his conduct, has caused several conflicts with the U.S. in the fight against Islamic terrorists. What is feared in Afghanistan with Nawaz Sharif to power is an increased possibility for training Taliban to find refuge in the rugged border areas between the two states, excellent bases for attacks against a country that is going to be without the protection of Western military. This sentiment is strongly felt in the Afghan population, which has acknowledged in public events contrary to Pakistan, with tones also quite bright, what you fear most is a possible return of the Taliban own favorites from the new government in Islamabad. What disturbs Pakistani political circles, however, is the level of relations increasingly intense that you are coming to create among the Afghan country and India, Islamabad, which is a historic rival of New Delhi, fear of ending up in the middle, geographically as well as politically to an alliance that is becoming very narrow and that could lead to military developments and geopolitical dangerous for Pakistan. To overcome this tendency Sharif would be developing a strategy that attempts to reconcile with India, so as to distract from the relationship with Afghanistan. At the center of this effort should be the development of economic and trade relations can bring benefits to Pakistan in these areas. However, this attempt, which seems to contradict the line previously carried out by Islamabad, appears desperate, both for internal reasons, or for reasons of international order. On the domestic front appears very unlikely that the Pakistani army, which is one of the dominant social forces of the country, should bow to this new line, which would like to see India, if not as an ally, at least as a partner. The international scenario, however, has on Pakistani soil bodied Chinese investment, made by Beijing following a precise strategy of containment of the opponent Indian, a change of course of relations between Pakistan and India would certainly not be seen well from China, which is already alert on this line of the new Pakistani government. It must also be said that for now India is silent on these developments, but it seems likely that these projects can gain consensus Sharif believe in a country traditionally adversary, where even the alliance with China since its borders was seen as an act of open hostility. In this moment of unbridled economic competition is difficult to be both friends in Beijing and New Delhi, especially in close political level. Finally, the political line of Sharif did not have openings to Afghanistan, emphasizing the distance between the two states, living tense relations because of Islamic terrorism. A theory of the behavior of the new government of Pakistan could be explained by the need to liberate their land from the Taliban bases: this could be achieved, rather than with contrast media, with the encouragement, through aid, the return of the Taliban in the motherland. If this were true the Pakistan should address, as well as the reactions of Afghanistan, the more important reactions of the United States.

Afganistán, India y Pakistán: las relaciones cambiantes

La triangulación de las relaciones entre Afganistán, India y Pakistán, asumirá un creciente nivel de centralidad en el equilibrio de la región, especialmente después de la retirada de las fuerzas occidentales en Kabul, se completará. La victoria electoral en Pakistán Nawaz Sharif es probable que empeore las relaciones fuertemente entre Islamabad y Kabul, como el nuevo líder del gobierno paquistaní en su experiencia previa, en 1997, en la misma posición, fue uno de los primeros en reconocer la política exterior régimen que los talibanes habían impuesto en Afganistán. El líder de la etnia paquistaní es de origen bengalí, un grupo étnico representado en un mismo ejército que, con su conducta, ha provocado varios conflictos con los EE.UU. en la lucha contra los terroristas islámicos. Lo que se teme en Afganistán con Nawaz Sharif para suministrar energía a una mayor posibilidad de formación talibanes para encontrar refugio en las zonas fronterizas escarpadas entre los dos estados, excelentes bases para los ataques contra un país que va a estar sin la protección de los militar occidental. Este sentimiento es muy sentido en la población afgana, que ha reconocido en actos públicos contrarios a Pakistán, con tonos también muy brillantes, lo que más temo es un posible regreso de los talibanes propios favoritos del nuevo gobierno en Islamabad. Lo que molesta a los círculos políticos de Pakistán, sin embargo, es el nivel de las relaciones cada vez más intensas que usted viene a crear entre el país de Afganistán y la India, Islamabad, que es un rival histórico de Nueva Delhi, el miedo de acabar en el medio, geográficamente y políticamente a una alianza que se está convirtiendo en muy estrecha y que podría conducir a avances militares y geopolíticas peligrosas para Pakistán. Para superar esta tendencia Sharif estaría desarrollando una estrategia que trata de conciliar con la India, con el fin de distraer la atención de las relaciones con Afganistán. En el centro de este esfuerzo debe ser el desarrollo de las relaciones económicas y el comercio puede traer beneficios a Pakistán en estas áreas. Sin embargo, este intento, que parece contradecir la línea llevada hasta ese momento por Islamabad, parece desesperada, tanto por razones internas, o por razones de orden internacional. En el frente interno parece muy poco probable que el ejército paquistaní, que es una de las fuerzas sociales dominantes del país, debe someterse a esta nueva línea, que le gustaría ver a la India, si no como un aliado, al menos como un socio. El escenario internacional, sin embargo, tiene en suelo paquistaní inversión china cuerpo, hecho por Pekín después de una estrategia precisa de la contención del indio oponente, un cambio de rumbo de las relaciones entre Pakistán y la India, sin duda, no se ve bien desde China, que ya está alerta en esta línea del nuevo gobierno paquistaní. También hay que decir que por ahora la India no se pronuncia sobre estos acontecimientos, pero parece probable que estos proyectos puedan obtener consenso Sharif cree en un país tradicionalmente adversario, donde incluso la alianza con China, ya que sus fronteras se consideró un acto de abierta hostilidad. En este momento de la competencia económica desenfrenada es difícil ser ambos amigos en Beijing y Nueva Delhi, en especial en estrecha nivel político. Por último, la línea política de Sharif no tenía aberturas a Afganistán, haciendo hincapié en que la distancia entre los dos países, las relaciones tensas debido al terrorismo islámico vivir. Una teoría del comportamiento del nuevo gobierno de Pakistán podría explicarse por la necesidad de liberar su tierra de la bases talibanes: esto podría lograrse, en lugar de con los medios de contraste, con el apoyo, a través de la ayuda, el regreso de los talibanes en la madre patria. Si esto fuera cierto, el Pakistán debería abordar, así como las reacciones de Afganistán, las reacciones más importantes de los Estados Unidos.

Afghanistan, Indien und Pakistan: die wechselnden Beziehungen

Die Triangulation der Beziehungen zwischen Afghanistan, Indien und Pakistan, wird eine zunehmende Zentralität im Gleichgewicht der Region zu übernehmen, vor allem nach dem Abzug der westlichen Truppen aus Kabul, abgeschlossen sein wird. Der Wahlsieg in Pakistan von Nawaz Sharif ist wahrscheinlich stark die Beziehungen zwischen Islamabad und Kabul verschlechtern, als der neue Führer der pakistanischen Regierung in ihrer bisherigen Erfahrungen im Jahr 1997 in der gleichen Position, es war einer der ersten, die die außenpolitischen erkennen Regime, dass die Taliban in Afghanistan verhängt. Der Anführer der pakistanischen ethnischen Herkunft ist Bengali Herkunft, eine ethnische Gruppe in einem sehr Armee, die durch sein Verhalten, mehrere Konflikte mit den USA im Kampf gegen islamistische Terroristen verursacht hat vertreten. Was ist in Afghanistan mit Nawaz Sharif an die Macht gefürchtet wird eine erhöhte Wahrscheinlichkeit für die Ausbildung Taliban Zuflucht in den zerklüfteten Grenzgebiet zwischen den beiden Staaten, ausgezeichnete Grundlagen für Angriffe gegen ein Land, das gehen, ohne den Schutz der sein wird finden Westliche Militärs. Dieses Gefühl ist stark in der afghanischen Bevölkerung, die in öffentlichen Veranstaltungen im Gegensatz zu Pakistan, mit Tönen auch recht hell, was Sie am meisten fürchten, ist eine mögliche Rückkehr der Taliban eigenen Favoriten aus der neuen Regierung in Islamabad bestätigt gefühlt hat. Was stört pakistanischen politischen Kreisen, jedoch ist das Niveau der Beziehungen zunehmend intensiv, dass Sie kommen, um unter der afghanischen Land und Indien schaffen, Islamabad, einer historischen Rivalen von Neu-Delhi, die Angst, am Ende in der Mitte ist, geographisch als auch politisch zu einer Allianz, die immer sehr schmal ist und das könnte zu militärischen und geopolitischen Entwicklungen gefährlich für Pakistan führen. Um diese Tendenz zu überwinden Sharif würde die Entwicklung einer Strategie, die mit Indien zu versöhnen, so dass aus der Beziehung mit Afghanistan abzulenken versucht. Im Mittelpunkt dieser Bemühungen sollte die Entwicklung der wirtschaftlichen und handelspolitischen Beziehungen können Vorteile für Pakistan in diesen Bereichen bringen. Allerdings scheint dieser Versuch, die auf die Linie bisher von Islamabad durchgeführt zu widersprechen scheint, verzweifelt, sowohl aus internen Gründen oder aus Gründen der internationalen Ordnung. Auf nationaler Ebene scheint sehr unwahrscheinlich, dass die pakistanische Armee, die eine der dominierenden gesellschaftlichen Kräfte des Landes ist, sollte auf diese neue Linie, die gerne nach Indien zu sehen, wenn auch nicht als Verbündeten, zumindest als Partner würde beugen. Die internationale Szenario hat jedoch auf pakistanischem Boden Nichtbehinderte chinesischen Investitionen, die von Peking nach einer präzisen Strategie der Eindämmung des Gegners Inder, ein Kurswechsel der Beziehungen zwischen Pakistan und Indien würde sicherlich nicht gut aus China, die bereits Alarm gesehen werden auf dieser Linie der neuen pakistanischen Regierung. Es muss auch gesagt, dass jetzt für Indien schweigt zu diesen Entwicklungen ist, aber es scheint wahrscheinlich, dass diese Projekte Konsens Sharif glauben in einem Land, traditionell Gegner, wo auch die Allianz mit China seit seiner Grenzen als gesehen wurde gewinnen ein Akt der offenen Feindseligkeit. In diesem Moment der ungezügelten wirtschaftlichen Wettbewerb ist schwierig, beide Freunde in Peking und New Delhi, vor allem in enger politischer Ebene. Schließlich habe sich die politische Linie der Sharif keine Öffnungen nach Afghanistan, betont die Distanz zwischen den beiden Staaten, leben angespannten Beziehungen wegen der islamischen Terrorismus. Eine Theorie über das Verhalten der neuen Regierung von Pakistan könnte durch die Notwendigkeit, ihr Land von den Taliban Basen befreien erklärt werden: dies erreicht werden könnte, anstatt mit Kontrastmittel, mit der Ermutigung, durch Beihilfen, die Rückkehr der Taliban in der Heimat. Wenn dies wahr wäre die Pakistan sollte sich, wie auch die Reaktionen von Afghanistan, desto wichtiger Reaktionen der Vereinigten Staaten.

Afghanistan, l'Inde et le Pakistan: les relations changeantes

La triangulation des relations entre l'Afghanistan, l'Inde et le Pakistan, assumera une augmentation du niveau de centralité dans le reste de la région, en particulier après le retrait des forces occidentales de Kaboul, sera achevée. La victoire électorale au Pakistan par Nawaz Sharif est susceptible de s'amplifier relations entre Islamabad et Kaboul, en tant que nouveau chef du gouvernement pakistanais dans son expérience précédente, en 1997, dans la même position, il a été l'un des premiers à reconnaître la politique étrangère régime que les talibans avaient imposé en Afghanistan. Le chef de l'origine ethnique pakistanais est de Bengali origine, un groupe ethnique représenté dans une armée même qui, par son comportement, a provoqué plusieurs conflits avec les Etats-Unis dans la lutte contre les terroristes islamiques. Quel est à craindre en Afghanistan avec Nawaz Sharif au pouvoir est une possibilité accrue pour la formation talibans de trouver refuge dans les zones frontalières robustes entre les deux Etats, d'excellentes bases pour des attaques contre un pays qui va être sans la protection d' militaire occidentale. Ce sentiment est fortement ressenti dans la population afghane, qui a reconnu dans des événements publics contraires au Pakistan, avec des tons aussi très lumineux, ce que vous craignez le plus, c'est un retour possible des propres favoris talibans du nouveau gouvernement à Islamabad. Ce qui inquiète les milieux politiques pakistanais, cependant, est le niveau des relations de plus en plus intenses que vous venez de créer parmi les pays en Afghanistan et en Inde, Islamabad, qui est un rival historique de New Delhi, la peur de se retrouver au milieu, aussi bien géographiquement que politiquement à une alliance qui devient très étroit et qui pourraient conduire à des développements militaires et géopolitiques dangereuses pour le Pakistan. Pour surmonter cette tendance Sharif serait d'élaborer une stratégie qui tente de se réconcilier avec l'Inde, afin de détourner l'attention de la relation avec l'Afghanistan. Au centre de cet effort devrait être le développement des relations économiques et du commerce peut apporter des avantages au Pakistan dans ces domaines. Cependant, cette tentative, qui semble en contradiction avec la ligne précédemment réalisée par Islamabad, semble désespérée, à la fois pour des raisons internes, ou pour des raisons d'ordre international. Sur le plan intérieur semble très peu probable que l'armée pakistanaise, qui est l'une des forces sociales dominantes du pays, doit se plier à cette nouvelle ligne, qui voudrait voir l'Inde, si ce n'est comme un allié, au moins en tant que partenaire. Le scénario international, cependant, a sur le sol investissements chinois corsé pakistanais, faite par Pékin à la suite d'une stratégie précise de confinement de l'Indien adversaire, un changement de cap des relations entre le Pakistan et l'Inde ne serait certainement pas bien vu de la Chine, qui est déjà d'alerte sur cette ligne du nouveau gouvernement pakistanais. Il faut dire aussi que pour l'instant l'Inde est muet sur ces développements, mais il semble probable que ces projets puissent parvenir à un consensus Sharif croire dans un pays traditionnellement adversaire, où même l'alliance avec la Chine depuis ses frontières a été considérée comme un acte d'hostilité ouverte. Dans ce moment de la compétition économique débridée est difficile d'être à la fois amis à Pékin et à New Delhi, en particulier dans le niveau politique étroit. Enfin, la ligne politique du Sharif n'a pas eu ouvertures vers l'Afghanistan, en insistant sur la distance entre les deux Etats, vivant des relations tendues en raison du terrorisme islamique. Une théorie du comportement du nouveau gouvernement du Pakistan pourrait s'expliquer par la nécessité de libérer leur terre de la bases des talibans: cela pourrait se faire, plutôt que d'un produit de contraste, avec l'encouragement, par des aides, le retour des talibans dans la mère patrie. Si cela était vrai, le Pakistan devrait aborder, ainsi que les réactions de l'Afghanistan, les réactions les plus importantes des États-Unis.

Afeganistão, Índia e Paquistão: relações em mudança

A triangulação das relações entre Afeganistão, Índia e Paquistão, assumirá um crescente nível de centralidade no equilíbrio da região, especialmente após a retirada das forças ocidentais de Cabul, serão concluídas. A vitória eleitoral do Paquistão, Nawaz Sharif é susceptível de agravar acentuadamente as relações entre Islamabad e Cabul, como o novo líder do governo paquistanês em sua experiência anterior, em 1997, na mesma posição, ele foi um dos primeiros a reconhecer a política externa regime que o Talibã impôs no Afeganistão. O líder da origem étnica do Paquistão é de origem Bengali, um grupo étnico representado de uma forma muito exército que, pela sua conduta, causou vários conflitos com os EUA na luta contra os terroristas islâmicos. O que é temido no Afeganistão com Nawaz Sharif ao poder é uma maior possibilidade para a formação Taliban para encontrar refúgio nas zonas fronteiriças robustos entre os dois estados, excelentes bases para ataques contra um país que vai ser sem a proteção de militar ocidental. Este sentimento é fortemente sentida na população afegã, que reconheceu em eventos públicos ao contrário do Paquistão, com tons também muito brilhantes, o que você mais teme é um possível retorno dos próprios favoritos talibãs do novo governo em Islamabad. O que perturba os círculos políticos paquistaneses, no entanto, é o nível de relações cada vez mais intensas que você está vindo para criar entre os países Afeganistão e na Índia, Islamabad, que é um rival histórico de Nova Delhi, o medo de acabar no meio, geograficamente, bem como politicamente para uma aliança que está se tornando muito estreito e que poderia levar a desenvolvimentos militares e geopolíticas perigosas para o Paquistão. Para superar esta tendência Sharif estaria desenvolvendo uma estratégia que tenta conciliar com a Índia, a fim de distrair a partir da relação com o Afeganistão. No centro desse esforço deve ser o desenvolvimento das relações económicas e comerciais pode trazer benefícios para o Paquistão nessas áreas. No entanto, essa tentativa, que parece contradizer a linha anteriormente realizados por Islamabad, aparece desesperado, tanto por razões internas, ou por razões de ordem internacional. No front doméstico parece muito improvável que o exército paquistanês, que é uma das forças sociais dominantes do país, deveria se curvar a essa nova linha, que gostaria de ver a Índia, se não como um aliado, pelo menos como um parceiro. O cenário internacional, no entanto, tem em solo paquistanês investimento chinês encorpado, feito por Pequim seguindo uma estratégia precisa de contenção do Índio oponente, uma mudança de rumo das relações entre o Paquistão ea Índia certamente não será bem visto da China, que já está em alerta nesta linha do novo governo paquistanês. Também deve ser dito que por enquanto a Índia está em silêncio sobre estes desenvolvimentos, mas parece provável que esses projetos podem obter consenso Sharif acreditar em um país tradicionalmente adversário, onde até mesmo a aliança com a China desde suas fronteiras era visto como um ato de hostilidade aberta. Neste momento de desenfreada concorrência econômica é difícil de ser tanto amigos em Pequim e Nova Delhi, especialmente em estreita nível político. Finalmente, a linha política de Sharif não têm aberturas para o Afeganistão, enfatizando a distância entre os dois estados, vivendo relações tensas por causa do terrorismo islâmico. A teoria do comportamento do novo governo do Paquistão pode ser explicada pela necessidade de libertar sua terra do bases Taliban: isso poderia ser conseguido, ao invés de com meios de contraste, com o incentivo, através da ajuda, o retorno do Taliban na pátria. Se isso fosse verdade, o Paquistão deve abordar, bem como as reações do Afeganistão, as reações mais importantes dos Estados Unidos.

Афганистан, Индия и Пакистан: изменение отношения

Триангуляции отношений между Афганистаном, Индией и Пакистаном, возьмет на себя повышение уровня центральной роли в балансе в регионе, особенно после вывода западных войск из Кабула, будет завершена. Победа на выборах в Пакистане Наваз Шариф, скорее всего, резко ухудшаться отношения между Исламабадом и Кабулом, в качестве нового лидера правительства Пакистана в его предыдущем опыте, в 1997 году, в том же положении, это был один из первых, кто признал внешнеполитической режима, что талибы ввели в Афганистане. Лидер пакистанских этнического происхождения является бенгальского происхождения, этническая группа, представленная в очень армии, которая, по его поведения, вызвало несколько конфликтов с США в борьбе с исламскими террористами. Что есть опасения в Афганистане с Наваза Шарифа к власти увеличились возможности для обучения талибов, чтобы найти убежище в труднодоступных приграничных районах между двумя государствами, отличные базы для нападения на страну, которая будет без защиты Западный военный. Это чувство сильно чувствуются в афганское население, которое признало в общественных мероприятиях вопреки Пакистан, с тонами также довольно ярко, то, что вы больше всего боятся возможного возвращения талибов собственных фаворитов от нового правительства в Исламабаде. Настораживает пакистанских политических кругах, однако, является тот уровень отношений, все более интенсивным, что вы едете создать среди афганского страны и Индия, Исламабад, который является историческим соперником Нью-Дели, страх оказаться в середине, географически, так и политически к союзу, который становится очень узкой и которые могут привести к военным событиям и геополитические опасна для Пакистана. Чтобы преодолеть эту тенденцию Шариф будет разработка стратегии, которая пытается примирить с Индией, с тем, чтобы отвлечь от отношений с Афганистаном. В центре этих усилий должно стать развитие торгово-экономических отношений может принести пользу Пакистана в этих областях. Однако эта попытка, которая, кажется, противоречит линии, ранее осуществляемые Исламабаде, кажется, готов, как по внутренним причинам или по соображениям международного порядка. На внутреннем фронте представляется весьма маловероятным, что пакистанская армия, которая является одним из доминирующих социальных сил страны, должны поклониться этой новой линии, которую хотели бы видеть Индию, если не как союзника, по крайней мере в качестве партнера. Международной ситуации, однако, имеет на территории Пакистана здоровых китайских инвестиций, сделанных Пекине после четкой стратегии сдерживания противника индийской, изменение курса отношений между Пакистаном и Индией, конечно, не хорошо видно из Китая, который уже оповещения На этой линии нового пакистанского правительства. Следует также сказать, что на данный момент Индия молчит об этих событиях, но вполне вероятно, что эти проекты могут получить консенсус Шариф верю в стране традиционно противника, где даже союз с Китаем, так как ее границы рассматривается как акт открытой враждебности. В этот момент необузданной экономической конкуренции трудно быть и друзья, в Пекине и Нью-Дели, особенно в тесном политическом уровне. Наконец, политическая линия Шариф не имеют отверстия в Афганистан, подчеркивая расстояние между двумя государствами, гостиная напряженные отношения из-за исламского терроризма. Теория поведения нового правительства Пакистана может быть объяснено необходимостью освободить свои земли от талибов оснований: это может быть достигнуто, нежели с контрастными веществами, с поощрением, в виде помощи, возвращение талибов на родину. Если бы это было правдой Пакистану следует адрес, а также реакции Афганистане, тем важнее реакции Соединенных Штатов.

阿富汗,印度和巴基斯坦關係的變化

在阿富汗,印度和巴基斯坦之間的三角關係將承擔在該地區的平衡水平的不斷提高心性,尤其是西方勢力從喀布爾撤出後,將完成。的選舉勝利在巴基斯坦謝里夫可能惡化大幅伊斯蘭堡和喀布爾之間的關係,為新的巴基斯坦政府在其以前的經驗的領導者,在1997年,在相同的位置,它是第一個承認國外的政治塔利班政權曾在阿富汗實施。巴基斯坦民族血統的領導者是孟加拉產地,其中,由他的行為,已經造成了一些衝突與美國在打擊伊斯蘭恐怖分子在一個非常軍隊代表一個族群。擔心什麼納瓦茲·謝里夫在阿富汗功率尋找避難訓練塔利班在崎嶇的邊境地區兩個國家之間的,對一個國家的攻擊,將是無保護的優良基地的可能性增大西方軍事。這種情緒是強烈地感受到阿富汗人民,已經承認在公共事件向巴基斯坦相反,色調也很明亮,你最擔心的是新政府在伊斯蘭堡塔利班自己的最愛,從一個可能的回報。 ,但是,是什麼擾亂巴基斯坦政界的關係日益激烈,你來創造國家和印度的阿富汗人,伊斯蘭堡,新德里,結束了在中間的恐懼,這是一個歷史性的對手的水平,地理以及政治上變得非常狹窄,可能導致軍事發展和地緣政治的危險,巴基斯坦結盟。為了克服這種傾向謝里夫將制定一項戰略,試圖調和與印度,從而注意力從與阿富汗的關係。在這方面的努力的中心應該是經濟和貿易關係的發展,在這些領域能帶來效益巴基斯坦。然而,這樣的嘗試,這似乎違背了行以前開展的伊斯蘭堡,出現絕望,無論是內部原因,或對國際秩序的原因。在國內方面,巴基斯坦軍隊,這是一個國家佔主導地位的社會力量,應該不太可能屈服於這種新生產線,希望看到印度的盟友,如果沒有,至少作為合作夥伴出現。國際情景,然而,有巴基斯坦土壤濃郁的中國投資,由北京一個精確的戰略遏制的對手印度,巴基斯坦和印度之間的關係,當然變化將肯定不會被看出以及來自中國,這已經是警報在這條線的巴基斯坦新政府。還必須說,現在印度是無聲的這些發展,但它很可能是這些項目能取得共識謝里夫認為在一個國家傳統的對手,即使是與中國結盟,因為它的邊界被視為公開的敵意行為。在這一刻肆無忌憚的經濟競爭中是很難做到的兩個朋友在北京和新德里,尤其是在密切的政治水平。最後,謝里夫的政治路線並沒有開口,阿富汗,強調兩種狀態之間的距離,生活的緊張關係,因為伊斯蘭恐怖主義。巴基斯坦新政府行為的理論可以被解釋需要解放他們的土地從塔利班基地:要達致這個目標,而不是與造影劑,與鼓勵,通過援助,塔利班在祖國的回報。如果這是真的,巴基斯坦應該解決,以及阿富汗,更重要的反應,美國的反應。

أفغانستان والهند وباكستان: العلاقات المتغيرة

سوف تثليث العلاقات بين أفغانستان والهند وباكستان، تفترض تزايد مستوى مركزية في ميزان المنطقة، خصوصا بعد انسحاب القوات الغربية من كابول، وسيتم الانتهاء. انتصار انتخابي في باكستان من قبل نواز شريف من المرجح أن تدهور العلاقات بحدة بين اسلام اباد وكابول، كزعيم جديد للحكومة الباكستانية في تجربتها السابقة، في عام 1997، في نفس الموقف، كان واحدا من أول من يعترف السياسة الخارجية النظام ان طالبان فرضت في أفغانستان. زعيم باكستاني الأصل العرقي هو من أصل بنغالي، وهي مجموعة عرقية ممثلة في جيش جدا والتي، من خلال سلوكه، وقد تسبب العديد من النزاعات مع الولايات المتحدة في مكافحة الإرهابيين الإسلاميين. ما يخشى في أفغانستان مع نواز شريف إلى السلطة هو زيادة احتمال للتدريب طالبان لإيجاد ملجأ في المناطق الحدودية الوعرة بين الدولتين، وقواعد ممتازة لهجمات ضد البلد الذي سيكون من دون حماية العسكري الغربي. ويرى هذا الشعور بقوة في الشعب الأفغاني، الذي أقر في المناسبات العامة خلافا لباكستان، مع نغمات أيضا مشرق جدا، ما كنت تخشى أكثر من غيره هو عائد ممكن من المفضلة الخاصة طالبان من الحكومة الجديدة في إسلام آباد. ما يزعج الدوائر السياسية الباكستانية، ومع ذلك، هو مستوى العلاقات مكثفة على نحو متزايد أن كنت قادما لخلق بين البلاد الافغانية والهند، اسلام اباد، والذي هو المنافس التاريخي لنيودلهي، والخوف من أن ينتهي به الامر في الوسط، جغرافيا وسياسيا للتحالف أن أصبحت ضيقة جدا والتي يمكن أن تؤدي إلى التطورات العسكرية والجيوسياسية خطرا على باكستان. للتغلب على هذا الميل شريف سيتم وضع استراتيجية الذي يحاول التصالح مع الهند، وذلك لتحويل الانظار عن العلاقة مع أفغانستان. في وسط هذا الجهد ينبغي أن يكون تطوير العلاقات الاقتصادية والتجارية يمكن أن يحقق فوائد لباكستان في هذه المجالات. ومع ذلك، هذه المحاولة، التي يبدو أنها تتعارض مع خط يضطلع بها من قبل إسلام آباد، يبدو يائسة، سواء لأسباب داخلية، أو لأسباب تتعلق بالنظام الدولي. على الجبهة الداخلية يبدو من المرجح جدا أن الجيش الباكستاني، التي تعد واحدة من القوى الاجتماعية السائدة في البلاد، وينبغي أن انحني اجلالا واكبارا لهذا الخط الجديد، الذي يود أن يرى الهند، إن لم يكن حليفا، على الأقل كشريك. السيناريو الدولي، ومع ذلك، لديها على التربة الاستثمارات الصينية جسديا الباكستانية، التي أدلى بها بكين في أعقاب استراتيجية دقيقة من احتواء الهندي الخصم، وتغيير مسار العلاقات بين باكستان والهند ومن المؤكد ألا ينظر جيدا من الصين، التي هي بالفعل في حالة تأهب على هذا الخط من الحكومة الباكستانية الجديدة. ويجب أيضا أن يقال أن في الوقت الراهن الهند هي صامتة على هذه التطورات، ولكن يبدو من المرجح أن هذه المشاريع يمكن كسب إجماع شريف نعتقد في بلد عدو تقليدي، حيث كان ينظر حتى للتحالف مع الصين منذ حدودها كما عملا من أعمال العدوان المفتوح. في هذه اللحظة من المنافسة الاقتصادية الجامحة من الصعب أن تكون كل من الأصدقاء في بكين ونيودلهي، وخاصة في مستوى سياسي قريب. وأخيرا، فإن الخط السياسي من شريف يكن لديك فتحات لأفغانستان، مع التركيز على المسافة بين دولتين، تعيشان العلاقات المتوترة بسبب الإرهاب الإسلامي. نظرية سلوك الحكومة الجديدة في باكستان يمكن تفسير الحاجة إلى تحرير أرضهم من قواعد طالبان: ويمكن تحقيق ذلك، بدلا من مع وسائل الاعلام النقيض من ذلك، مع التشجيع، من خلال المساعدات، وعودة حركة طالبان في الوطن الام. إذا كان هذا صحيحا يجب على باكستان التصدي، وكذلك ردود الفعل من أفغانستان، وردود الفعل أكثر أهمية للولايات المتحدة.

martedì 28 maggio 2013

Le forniture della Russia alla Siria rischiano di provocare più di un incidente diplomatico.

Le implicazioni della guerra siriana rischiano di andare ben oltre l'area già critica del medioriente. La continua attenzione che la Russia pone verso il mantenimento del regime di Assad, potrebbe provocare, infatti, conseguenze ancora più gravi sul piano internazionale, andando ad incrinare ulteriormente i delicati rapporti che intercorrono attualmente tra Mosca e Washington. La decisione di Putin di fornire alle forze regolari siriane i sistemi anti aerei ha provocato immediatemente la reazione, per ora verbale, di Israele. La decisione maturata in Russia, malgrado a Mosca siano ben consci di provocare reazioni pericolose, è dettata dalla necessità di scongiurare il rischio che venga dichiarata una no fly zone dagli Stati Uniti, sul modello di quella attivata durante la guerra libica, una tale decisione priverebbe l'unico punto di forza incontrastato di Assad, l'arma aeronautica, che ha permesso finora di fare la differenza con gli armamenti e la forza dei ribelli; mediante il controllo assoluto dello spazio aereo ed il conseguente uso della forza aerea, il regime di Damasco ha potuto evitare la sconfitta militare e sostanzialmente mantenere il potere nella maggior parte del paese. Gli apparati anti aereo forniti dai russi sarebbero del tipo S-300, tecnicamente sofisticati sistemi terra-aria, in grado di potere intercettare aerei o missili. Per ora gli Stati Uniti non hanno commentato l'intenzione russa, anche se risulta chiaro, che il provvedimento ha come destinatario principalmente Washington, tuttavia l'installazione di questi sistemi riguarda, in maniera ancora più immediata, anche Israele, impegnata con la propria aviazione ad impedire che la milizia integralista Hezbollah si rifornisca direttamente dagli arsenali siriani, con trasporti di armi verso il Libano benedetti da Teheran. Tel Aviv ha già colpito in territorio siriano colonne di automezzi che trasportavano verso la zona meridionale libanese armi trafugate dai depositi di Assad. Con la possibile installazione dei sistemi anti aerei russi, i raid israeliani si farebbero più complicati. Per questo motivo Israele ha minacciato esplicitamente la Siria ed indirettamente la Russia, sulle iniziative che saranno intraprese per scongiurare queste forniture. La tattica di Tel Aviv, in questo caso è obbligata: distruggere gli apparati anti aerei prima che vengano installati; per fare ciò Israele può impedire l'accesso al territorio siriano degli aerei russi, innescando una pericolosa escalation, sia diplomatica, che militare oppure attendere che il materiale sia consegnato e passare all'azione immediatamente dopo e sopratutto prima dell'installazione e delle messa in funzione. Con questa opzione il confronto resterebbe limitato tra Israele e Siria e non verrebbero coinvolti direttamente altri attori internazionali, in questo caso rappresentati dalla Russia. Questa opzione è vera, ma scongiurerebbe soltanto il coinvolgimento diretto di Mosca, preservando lo scenario da una possibile reazione militare, ma non certo una crisi di tipo diplomatico, in cui, inevitabilmente sarebbe coinvolta anche Washington. Un'altra opzione che Israele potrebbe utilizzare potrebbe essere rappresentata da un attacco preventivo contro la Siria, per obbligare Damasco a recedere dall'accettare il rifornimento russo. Questo scenario ricalcherebbe le azioni già praticate da Tel Aviv per evitare il rifornimento di armi verso Hezbollah ed avrebbe un impatto in qualche misura minore delle opzioni precedenti, perchè la giustificazione sarebbe sempre che le azioni militari non sarebbero dirette contro la Siria ma contro le milizie islamiche, Damasco, d'altro canto, non potrebbe rispondere perchè l'obiettivo principale è preservare la propria forza aerea, determinante contro i ribelli, ma sicuramente sconfitta in un confronto con l'aviazione israeliana. Le intenzioni russe restano comunque quelle di rafforzare le forze regolari siriane, fondamentalmente per non permettere che Damasco possa passare sotto l'influenza di alleati degli USA e questa regione rischia di peggiorare i rapporti tra Mosca e Washington, che potrebbero non trovare più alcun punto di intesa in un dialogo che si sta vivendo i momenti sempre più complicati dalla fine della guerra fredda.