Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

lunedì 29 giugno 2015

Il significato del referendum greco

La soluzione di sottoporre al popolo greco un referendum per accettare o rifiutare le condizioni per il rientro del debito, appare una soluzione rischiosa ed in grado di delegittimare il governo uscito dall’ultimo risultato elettorale. In ogni caso la possibilità che si potrà maggiormente verificare è quella di un governo che ha rinunciato all’esercizio della propria responsabilità e che, per ciò, non potrà che essere indebolito, sia sul piano interno, che su quello internazionale. La proclamazione di nuove elezioni potrebbe essere una ipotesi concreta e diventerebbe un fattore capace di rallentare qualsiasi indirizzo il popolo greco vorrà indicare, in una fase dove il tempo è una delle variabili più importanti. Poteva il capo del governo greco scegliere una strada differente? Tsipras appare un leader tutto sommato moderato, che vuole garantire condizioni di vita migliori al popolo greco e non vuole uscire dall’euro e dall’Europa, ma è troppo condizionato dall’ala sinistra del suo partito, che ha un peso specifico tale da fare cadere il governo. Nuove elezioni potrebbero determinare scenari inquietanti, con l’aumento del consenso per l’estrema destra, l’unica forza a cui la Grecia non ha ancora provato a conferire il potere per risolvere la crisi. Il problema è se le parti estreme del parlamento di Atene, accetteranno un eventuale pronunciamento favorevole da parte del popolo greco. In questo pericolo risiede la debolezza dell’esecutivo di Atene, che con il referendum prova a farsi scudo della volontà popolare. La strategia è chiara: il pronunciamento dell’intero corpo elettorale ellenico deve costituire la strada da seguire. Ma ciò potrebbe non impedire a forze fortemente motivate di mettere in pratica azioni tese a contrastare l’esito referendario. In questo caso la debolezza di un governo, che non si è assunto la responsabilità di prendere autonomamente una decisone così importante, potrebbe diventare un fattore di alterazione di un equilibrio interno già molto precario. Anche i tempi della scelta del referendum appaiono ormai troppo in ritardo, le scadenze a cui la Grecia dovrebbe fare fronte, sono obiettivamente troppo vicine, meglio allora sarebbe stato percorrere questa strada molto prima. In ogni caso quello che emerge, come dato politico al di fuori del caso specifico, è la necessità di coinvolgere tutto l’elettorato attivo in una decisione così cruciale; si tratta della sconfitta della democrazia e delle istituzioni sempre più lontane dal popolo, avvertite come corpi estranei che impongono volontà sempre più spesso in contrasto con le necessità dei cittadini. Se si guarda la vicenda da questo aspetto il giudizio non può che cambiare: proprio nella culla della democrazia si vuole affermare una tendenza nuova, capace di coinvolgere il cittadino in una decisione che avrà, in un senso o nell’altro, ripercussioni dirette sulla sua vita. Indubbiamente è un elemento di novità che viene temuto a Bruxelles per il suo potere che può diventare emulativo in altri paesi, fino a mettere in dubbio i meccanismi di scelta, non tanto delle classi politiche, quanto piuttosto delle loro decisioni. Risulta difficile fare una previsione se questo referendum potrà aprire ad altre decisioni analoghe in paesi diversi, ma sembra impossibile non cogliere la volontà di partecipazione dal basso, più volte richiesta senza essere esaudita. Certamente il rischio di decisioni poco ponderate ed improntate al populismo c’è tutto, ma questo è anche dovuto alla percezione di un governo dell’Europa che ha spesso imposto le proprie decisioni, anche quando queste, oltre ad apparire non congrue, non sono state spiegate adeguatamente. La crisi greca, quindi, dal punto di vista politico ha il merito di avere sollevato la questione del governo del vecchio continente, che non può continuare ad essere amministrato in maniera troppo distante dai cittadini, che hanno troppo subito scelte penalizzanti, con ripercussioni sulla qualità della propria vita, per favorire istituzioni finanziarie compromesse con la speculazione. Una vittoria del no potrebbe aprire la dissoluzione dell’Europa, dimostrando che Bruxelles non poggia su basi così solide come si vuole fare credere; una prima conseguenza potrebbe essere un conflitto tra i paesi del sud con quelli del nord e con quelli dell’est che si allontanerebbero da una integrazione che è ancora molto distante. Se la crisi greca non sarà risolta mantenendo Atene dentro le istituzioni europee gli scenari attuali potrebbero completamente cambiare, con il solo risultato di indebolire gli stati del vecchio continente.

The significance of the referendum greek

The solution to refer to the greek people a referendum to accept or reject the conditions for the return of the debt, a solution appears risky and able to delegitimize the government released last election result. In any case, the possibility that you can check the most is that of a government that has given up the exercise of its responsibility and that, for this, it can only be weakened, both domestically, and internationally. The announcement of new elections could be a concrete hypothesis and become a factor that can slow down any address the people greek will indicate, in a phase where the weather is one of the most important variables. Could the Prime Minister greek choose a different route? Tsipras appears a moderate leader after all, who wants to ensure better living conditions to the greek people and does not want out of the euro and Europe, but it is too influenced by the left wing of his party, which has a specific gravity as to make down the government. New elections could lead to disturbing scenarios, with increasing consensus for the far right, the only force that Greece has not yet tried to confer the power to resolve the crisis. The question is whether the two ends of the parliament in Athens, will accept an eventual favorable judgment by the people greek. This danger is the weakness of the executive of Athens, with the referendum trying to shield themselves of the popular will. The strategy is clear: the pronouncement of the entire electorate Greek must be the way forward. But this could not prevent forces highly motivated to implement actions to combat the outcome of the referendum. In this case the weakness of a government, which has not taken responsibility for independently take a decision so important, could become a factor in the deterioration of an already very precarious internal balance. Even the timing of the choice of the referendum appear now too late, the deadlines to which Greece should meet, are objectively too close, then it would be better to go down this road long before. In any case, what emerges, as a matter of policy outside of the case, is the need to involve all the right to vote on a decision so crucial; it is the defeat of democracy and institutions increasingly distant from the people, perceived as foreign bodies which will impose increasingly at odds with the needs of citizens. If you look at the matter from this aspect the judgment can only change: right in the cradle of democracy you want to say a new trend, able to involve the citizens in a decision that will, in one way or another, a direct impact on its life. Undoubtedly it is a novelty item that is feared in Brussels for his power that can become of emulation in other countries, up to question the mechanisms of choice, not so much of the political classes, but rather of their decisions. It is difficult to predict whether this referendum will open to other similar decisions in different countries, but it seems impossible not to grasp the will of grassroots participation, repeatedly request without being answered. Certainly the risk of little decisions weighted and marked by populism is all over, but this is also due to the perception of a European government that has often imposed their own decisions, even when they, in addition to appearing not adequate, have not been adequately explained. The Greek crisis, then, from the political point of view has the merit of having raised the issue of the government of the old continent, which can not continue to be administered in too distant from the citizens, who have suffered too penalizing choices, thus affecting the quality of their lives, to encourage financial institutions compromised with speculation. A victory could not open the dissolution of Europe, showing that Brussels does not rest on solid foundations so as you want to believe; a first consequence could be a conflict between the countries of the South with those of northern Europe and those who turn away from an integration that is still far. If the Greek crisis is resolved keeping Athens in the European institutions current scenarios could change completely, with the only result of weakening the states of the old continent.

La importancia del referéndum griego

La solución para referirse al pueblo griego un referéndum para aceptar o rechazar las condiciones para la devolución de la deuda, una solución parece arriesgado y capaz de deslegitimar el gobierno liberó a último resultado electoral. En cualquier caso, la posibilidad de que se puede comprobar la mayoría es la de un gobierno que ha renunciado al ejercicio de su responsabilidad y que, por ello, sólo puede ser debilitada, tanto a nivel nacional, como internacional. El anuncio de nuevas elecciones podría ser una hipótesis concreta y convertirse en un factor que puede frenar cualquier dirección de las personas griego indicarán, en una fase en la que el tiempo es una de las variables más importantes. ¿Podría el primer ministro griego elegir una ruta diferente? Tsipras aparece un líder moderado, después de todo, ¿quién quiere garantizar mejores condiciones de vida para el pueblo griego y no quiere salir del euro y de Europa, pero está demasiado influenciada por el ala izquierda de su partido, que tiene un peso específico como para hacer la caída del gobierno. Las nuevas elecciones podrían llevar a los escenarios inquietantes, con el aumento de consenso para el, la única fuerza extrema derecha que Grecia aún no ha tratado de conferir el poder para resolver la crisis. La pregunta es si los dos extremos del parlamento en Atenas, aceptarán una eventual sentencia favorable por el pueblo griego. Este peligro es la debilidad del Ejecutivo de Atenas, con el referéndum tratando de protegerse de la voluntad popular. La estrategia es clara: el pronunciamiento de todo el electorado griego debe ser el camino a seguir. Pero esto no pudo evitar que las fuerzas altamente motivados para implementar acciones para combatir el resultado del referéndum. En este caso, la debilidad de un gobierno, que no ha asumido la responsabilidad de tomar de forma independiente una decisión tan importante, que podría convertirse en un factor en el deterioro de un equilibrio interno ya muy precaria. Hasta el momento de la elección del referéndum parece ahora demasiado tarde, los plazos en que Grecia debe cumplir, objetivamente demasiado cerca, entonces sería mejor ir por este camino mucho antes. En cualquier caso, lo que se desprende, como una cuestión de política exterior de la caja, es la necesidad de involucrar a todos el derecho de voto en una decisión tan crucial; es la derrota de la democracia y las instituciones cada vez más distante de la gente, se percibe como cuerpos extraños que se imponen cada vez más en desacuerdo con las necesidades de los ciudadanos. Si nos fijamos en el asunto de este aspecto de la sentencia sólo puede cambiar: justo en la cuna de la democracia que quiere decir una nueva tendencia, capaz de involucrar a los ciudadanos en una decisión que será, de una manera u otra, un impacto directo en su vida. Sin lugar a dudas se trata de un artículo de la novedad que se teme en Bruselas por su poder que pueda hacerse de la emulación en otros países, hasta cuestionar los mecanismos de elección, no tanto de la clase política, sino más bien de sus decisiones. Es difícil predecir si este referéndum se abrirá a otras decisiones similares en diferentes países, pero parece imposible no captar la voluntad de participación de las bases, en repetidas ocasiones solicitar sin ser contestadas. Ciertamente, el riesgo de pequeñas decisiones ponderadas y marcados por el populismo es todo, pero esto también se debe a la percepción de un gobierno europeo que ha impuesto a menudo sus propias decisiones, incluso cuando, además de aparecer no es adecuada, no han sido explicado adecuadamente. La crisis griega, entonces, desde el punto de vista político tiene el mérito de haber planteado la cuestión del gobierno del viejo continente, que no podrá seguir siendo administrada en demasiado distante de los ciudadanos, que han sufrido demasiado penalizar opciones, lo que afecta la calidad de sus vidas, para alentar a las instituciones financieras comprometidas con la especulación. Una victoria no podía abrir la disolución de Europa, lo que demuestra que Bruselas no descansa sobre bases sólidas de manera que usted quiere creer; una primera consecuencia podría ser un conflicto entre los países del Sur con los del norte de Europa y los que se apartan de una integración que aún está lejos. Si la crisis griega se resuelve manteniendo Atenas en las instituciones europeas actuales escenarios podrían cambiar por completo, con el único resultado de debilitar los estados del viejo continente.

Die Bedeutung des Referendums greek

Die Lösung, um das griechische Volk beziehen, ein Referendum anzunehmen oder abzulehnen, die Bedingungen für die Rückkehr der Schulden, wird eine Lösung riskant und in der Lage, zu delegitimieren die Regierung letzte Wahlergebnis veröffentlicht. In jedem Fall ist die Möglichkeit, dass Sie die überprüfen, dass eine Regierung, die die Ausübung ihrer Verantwortung und dass dafür gegeben hat, kann es nur geschwächt werden, sowohl im Inland, als auch international. Die Ankündigung von Neuwahlen könnte eine konkrete Hypothese werden und zu einem Faktor, der sich jede Adresse die Menschen greek zeigt an, verlangsamen können, in einer Phase, wo das Wetter ist eine der wichtigsten Variablen. Könnte der griechische Ministerpräsident wählen einen anderen Weg? Tsipras scheint eine moderate Führer immerhin, die bessere Lebensbedingungen, um das griechische Volk gewährleisten will und nicht aus dem Euro und Europa wollen, aber es ist auch mit dem linken Flügel seiner Partei, die ein spezifisches Gewicht als zu machen, hat beeinflusst unten der Regierung. Neuwahlen könnten störende Szenarien führen, mit zunehmender Konsens für die ganz rechts, die einzige Kraft, die Griechenland noch nicht versucht, die Macht zur Lösung der Krise zu verleihen. Die Frage ist, ob die beiden Enden des Parlaments in Athen, wird eine eventuelle günstiges Urteil vom Volk greek akzeptieren. Diese Gefahr ist die Schwäche der Exekutive von Athen, mit der Volksabstimmung die versuchen, sich des Volkswillens zu schützen. Die Strategie ist klar: die Verkündung der gesamten Wählerschaft griechischen muss der richtige Weg sein. Aber das konnte nicht verhindern, Kräfte hoch motiviert, Maßnahmen zur Bekämpfung der Ausgang des Referendums zu implementieren. In diesem Fall ist die Schwäche einer Regierung, die Verantwortung nicht übernommen hat, um unabhängig eine Entscheidung so wichtig ist, könnte ein Faktor bei der Verschlechterung einer bereits sehr prekären inneren Balance zu werden. Auch der Zeitpunkt der Wahl des Referendums erscheinen jetzt zu spät, die Fristen, an die Griechenland zu erfüllen sollte, sind objektiv zu nahe, dann wäre es besser, diese Straße zu lange vor sich gehen. Auf jeden Fall, was dabei herauskommt, als eine Frage der politischen Außenseite des Gehäuses, ist die Notwendigkeit, alle das Recht, eine Entscheidung so entscheidenden Abstimmung zu beteiligen; es ist die Niederlage der Demokratie und Institutionen zunehmend entfernt von den Menschen, wie Fremdkörper, die zunehmend im Widerspruch zu den Bedürfnissen der Bürgerinnen und Bürger zu zwingen, wird wahrgenommen. Wenn man sich die Sache von diesem Aspekt das Urteil kann nur geändert werden: direkt in der Wiege der Demokratie Sie einen neuen Trend in der Lage, um die Bürgerinnen und Bürger in einer Entscheidung einzubeziehen sagen das wird, in eine oder andere Weise, einen direkten Einfluss auf ihre Leben. Zweifellos ist es eine Neuheitseinzelteil, das in Brüssel für seine Kraft, die der Emulation in anderen Ländern können sich gefürchtet wird, bis die Mechanismen der Wahl, nicht so sehr von der politischen Klasse, sondern um ihre Entscheidungen in Frage zu stellen. Es ist schwer vorherzusagen, ob dieses Referendum zu anderen ähnlichen Entscheidungen in verschiedenen Ländern zu öffnen, aber es scheint unmöglich, nicht den Willen der Beteiligung der Bürger zu erreichen, immer wieder fordern, ohne beantwortet. Gewiß ist die Gefahr von kleinen Entscheidungen gewichtet und durch Populismus geprägt ist alles vorbei, aber das ist auch durch die Wahrnehmung einer europäischen Regierung, die oft ihre eigenen Entscheidungen auferlegt hat, auch wenn sie, zusätzlich zu nicht ausreichend erscheinen, wurden nicht ausreichend erklärt. Die griechische Krise, dann, von der politischen Sicht hat das Verdienst, das Problem der Regierung des alten Kontinents, die nicht weiter angehoben, um in zu weit entfernt von den Bürgern, die auch gelitten haben, zu bestrafen Auswahl verabreicht werden, damit die Qualität zu beeinträchtigen ihres Lebens zu fördern Finanzinstitute mit Spekulationen beeinträchtigt. Ein Sieg könnte die Auflösung der Europa nicht öffnen kann, die zeigen, dass Brüssel nicht auf einem soliden Fundament ruhen, so dass Sie glauben wollen; eine erste Konsequenz könnte ein Konflikt zwischen den Ländern des Südens mit denen von Nordeuropa und denen, die aus einer Integration, die immer noch weit weg drehen. Wenn die Griechenland-Krise gelöst halten Athen in den europäischen Institutionen aktuellen Szenarien könnte völlig verändern, mit dem einzigen Ergebnis der Schwächung der Staaten des alten Kontinents.

L'importance du référendum grec

La solution se référer au peuple grec un référendum pour accepter ou rejeter les conditions pour le retour de la dette, une solution semble risqué et capable de délégitimer le gouvernement a publié la suite de la dernière élection. Dans tous les cas, la possibilité que vous pouvez vérifier le plus est celle d'un gouvernement qui a renoncé à l'exercice de sa responsabilité et que, pour cela, il ne peut être affaibli, tant au niveau national et international. L'annonce de nouvelles élections pourrait être une hypothèse concrète et de devenir un facteur qui peut ralentir une adresse au peuple grec indiqueront, dans une phase où la météo est l'une des variables les plus importantes. Le Premier ministre grec pourrait choisir un itinéraire différent? Tsipras apparaît un dirigeant modéré, après tout, qui veut assurer de meilleures conditions de vie au peuple grec et ne veut pas sortir de l'euro et de l'Europe, mais il est trop influencée par l'aile gauche de son parti, qui a une densité à faire la chute du gouvernement. De nouvelles élections pourraient conduire à des scénarios inquiétants, avec un consensus croissant pour le, la seule force extrême droite que la Grèce n'a pas encore essayé de conférer le pouvoir de résoudre la crise. La question est de savoir si les deux extrémités du parlement à Athènes, vont accepter un jugement favorable éventuelle par le peuple grec. Ce danger est la faiblesse de l'exécutif d'Athènes, avec le référendum en essayant de se protéger de la volonté populaire. La stratégie est claire: le prononcé de l'ensemble de l'électorat grec doit être la voie à suivre. Mais cela ne pouvait pas empêcher les forces très motivés pour mettre en œuvre des actions de lutte contre le résultat du référendum. Dans ce cas, la faiblesse d'un gouvernement, qui n'a pas pris la responsabilité de prendre une décision de façon indépendante si important, pourrait devenir un facteur de la détérioration d'un équilibre interne déjà très précaire. Même le moment du choix du référendum semble maintenant trop tard, les délais à laquelle la Grèce doit répondre, objectivement trop près, alors il serait mieux d'aller dans cette voie longtemps avant. En tout cas, ce qui ressort, comme une question de politique en dehors de l'affaire, est la nécessité d'impliquer tous le droit de voter sur une décision aussi cruciale; il est la défaite de la démocratie et des institutions de plus en plus éloignés des gens, perçus comme des corps étrangers qui imposeront de plus en plus en contradiction avec les besoins des citoyens. Si vous regardez la question de cet aspect du jugement ne peut changer: droit dans le berceau de la démocratie que vous voulez dire une nouvelle tendance, en mesure d'impliquer les citoyens dans une décision qui va, d'une manière ou d'une autre, un impact direct sur son vie. Sans doute, il est un élément de nouveauté que l'on craint à Bruxelles pour sa puissance qui peut devenir de l'émulation dans d'autres pays, à interroger les mécanismes de choix, non pas tant de la classe politique, mais plutôt de leurs décisions. Il est difficile de prédire si ce référendum sera ouvert à d'autres décisions similaires dans différents pays, mais il semble impossible de ne pas saisir la volonté de participation des populations, à plusieurs reprises demander sans être répondu. Certes, le risque de petites décisions pondérées et marqués par le populisme est partout, mais cela est également dû à la perception d'un gouvernement européen qui a souvent imposé leurs propres décisions, même quand ils, en plus d'apparaître pas adéquate, ont pas été expliqué de manière adéquate. La crise grecque, puis, à partir du point de vue politique a le mérite d'avoir soulevé la question du gouvernement de l'ancien continent, qui ne peut pas continuer à être administré en trop éloignée des citoyens, qui ont souffert de trop pénaliser choix, affectant ainsi la qualité de leur vie, à encourager les institutions financières compromis avec la spéculation. Une victoire ne pouvait pas ouvrir la dissolution de l'Europe, montrant que Bruxelles ne repose pas sur des bases solides afin que vous voulez croire; une première conséquence pourrait être un conflit entre les pays du Sud avec ceux du nord de l'Europe et ceux qui se détournent d'une intégration qui est encore loin. Si la crise grecque est résolu en gardant Athènes dans les institutions européennes scénarios actuels pourraient changer complètement, avec le seul résultat d'affaiblir les Etats du vieux continent.

O significado do referendo grego

A solução para se referir ao povo grego um referendo para aceitar ou rejeitar as condições para o retorno da dívida, uma solução que parece arriscado e capaz de deslegitimar o governo divulgou resultado última eleição. Em qualquer caso, a possibilidade de que você pode conferir o mais é que um governo que abandonou o exercício da sua responsabilidade e que, por isso, só pode ser enfraquecida, tanto a nível nacional, como internacional. O anúncio de novas eleições poderia ser uma hipótese concreta e tornar-se um fator que pode retardar qualquer endereço do povo grego vai indicar, numa fase em que o tempo é uma das variáveis ​​mais importantes. Poderia o primeiro-ministro grego escolher um caminho diferente? Tsipras aparece um líder moderado afinal, quem quer garantir melhores condições de vida para o povo grego e não quer sair do euro e da Europa, mas é também influenciada pela ala esquerda de seu partido, que tem um peso específico a fim de torná a queda do governo. Novas eleições poderia levar a cenários inquietantes, com o aumento do consenso para a, a única força extrema direita que a Grécia ainda não tenha tentado conferir o poder de resolver a crise. A questão é se as duas extremidades do parlamento em Atenas, vai aceitar um eventual julgamento favorável pelo povo grego. Este perigo é a fraqueza do executivo de Atenas, com o referendo tentando proteger-se da vontade popular. A estratégia é clara: o pronunciamento de todo o eleitorado grego deve ser o caminho a seguir. Mas isso não poderia impedir que as forças altamente motivados para implementar ações de combate ao resultado do referendo. Neste caso, a fraqueza de um governo, que não assumiu a responsabilidade de tomar uma decisão de forma independente tão importante, poderia se tornar um fator na deterioração de um equilíbrio interno já muito precária. Até o momento da escolha do referendo aparecer agora tarde demais, os prazos para que a Grécia deve cumprir, são objetivamente muito perto, então seria melhor ir por este caminho muito antes. Em qualquer caso, o que emerge, como uma questão de política externa do caso, é a necessidade de envolver todo o direito de votar em uma decisão tão crucial; é a derrota da democracia e das instituições cada vez mais distante do povo, percebidos como corpos estranhos que se impõem cada vez mais em desacordo com as necessidades dos cidadãos. Se você olhar para o assunto a partir deste aspecto, a decisão só pode mudar: em pleno berço da democracia que você quer dizer uma tendência nova, capaz de envolver os cidadãos em uma decisão que irá, de uma forma ou de outra, um impacto directo sobre a sua vida. Sem dúvida, é uma novidade que é temido em Bruxelas por seu poder que pode tornar-se de emulação em outros países, até a questionar os mecanismos de escolha, não tanto da classe política, mas sim de suas decisões. É difícil prever se este referendo vai abrir para outras decisões semelhantes em diferentes países, mas parece impossível não entender a vontade de participação popular, repetidamente solicitar sem ser respondidas. Certamente o risco de pequenas decisões ponderadas e marcados pelo populismo é todo, mas isso também é devido à percepção de um governo europeu que impôs frequentemente as suas próprias decisões, mesmo quando eles, além de aparecer não for adequada, não têm sido adequadamente explicado. A crise grega, então, do ponto de vista político, tem o mérito de ter levantado a questão do governo do velho continente, que não pode continuar a ser administrado em muito distante dos cidadãos, que sofreram demasiado penalizar escolhas, afetando a qualidade de suas vidas, para incentivar as instituições financeiras comprometidas com a especulação. A vitória não poderia abrir a dissolução da Europa, mostrando que Bruxelas não descansa em fundamentos sólidos, de modo que você quer acreditar; a primeira consequência poderia ser um conflito entre os países do Sul com as do norte da Europa e aqueles que se afastam uma integração que ainda está longe. Se a crise grega é resolvido mantendo Atenas nas instituições europeias cenários atuais poderia mudar completamente, com o único resultado do enfraquecimento dos estados do velho continente.

Значение референдума греческом

Решение обратиться к греческому народу референдум, чтобы принять или отклонить условия для возвращения долга, решение появится рискованно и в состоянии лишить легитимности власти освободили последний результат выборов. В любом случае, вероятность того, что вы можете проверить, что наиболее правительства, которое дал до осуществления своей ответственности, и что, для этого, это может быть ослаблена только внутри страны, и на международном уровне. Анонс новых выборов может быть бетон гипотеза и стать фактором, который может замедлить любой адрес людей, греческие укажет, в той фазе, когда погода является одним из самых важных переменных. Может греческий премьер-министр выбрать другой маршрут? Tsipras появляется умеренный лидер конце концов, кто хочет, чтобы обеспечить лучшие условия жизни для греческого народа и из евро и Европа не хочет, но это слишком влиянием левого крыла своей партии, которая имеет удельную как сделать вниз правительства. Новые выборы могут привести к тревожных сценариев, с увеличением консенсуса в дальнем правом, единственной силы, что Греция еще не попытался придать силу разрешить кризис. Вопрос в том, являются ли два концы парламента в Афинах, будет принимать окончательное решение по благоприятный людей греческих. Эта опасность слабость исполнительной власти в Афинах, с референдумом, пытаясь оградить себя от воли народа. Стратегия ясна: оглашение всего электората греческого должны быть путь вперед. Но это не мешало силы очень заинтересованы в реализации действия по борьбе с исход референдума. В этом случае слабости правительства, которое не приняло на себя ответственность за самостоятельно принимать решение так важно, может стать фактором ухудшения уже очень сложном внутреннем балансе. Даже сроки выбора референдума появляются уже слишком поздно, сроки, к которым должны удовлетворять Греция, объективно слишком близко, то это было бы лучше пойти по этой дороге уже давно. В любом случае, то, что возникает, как вопрос политики за пределами случае, необходимости привлекать все права голосовать по решению так важно; это поражение демократии и институтов более удаленная от людей, воспринимается как внешних органов, которые будут налагать более расходится с потребностями граждан. Если вы посмотрите на дело с этой точки зрения решение может только изменить: прямо в колыбели демократии вы хотите сказать, новую тенденцию, способный привлечь граждан в решение, которое, в той или иной, прямое воздействие на его жизнь. Несомненно, это новинка элемент, который боялся в Брюсселе его власти, что может стать эмуляции в других странах, до сомнению механизмы выбора, не столько из политических классов, а их решения. Трудно предсказать, будет ли этот референдум открыть для других аналогичных решений в разных странах, но это, кажется, невозможно не понять волю участия низовых, неоднократно просить без отвеченные вопросы. Конечно риск маленьких решений, взвешенных и отмеченных популизма во всем, но это также связано с восприятием европейского правительства, что часто навязывали свои собственные решения, даже если они, в дополнение к появлению недостаточно, не было адекватно объяснить. Греческий кризис, то из политической точки зрения есть заслуга подняв вопрос о власти старого континента, которые не могут продолжать вводить в слишком далеко от граждан, которые пострадали слишком наказание выбор, влияя таким образом на качество их жизни, поощрять финансовые институты скомпрометированы со спекуляцией. Победа не может открыть растворение Европы, показывая, что Брюссель не почивать на прочном фундаменте, так, как вы хотите, чтобы поверить; Первым следствием может быть конфликт между странами Юга с тех Северной Европы и тех, кто отворачивается от интеграции, что еще далеко. Если кризис в Греции будет решен сохраняя Афины в европейских институтах текущие сценарии могут полностью изменить, с единственным результатом ослабления государства старого континента.

在希臘公投的意義

該解決方案是指希臘人民公投,以接受或拒絕的條件為債務的回報,解決出現的風險,並能在非法化政府公佈的最後選舉結果。在任何情況下,你可以檢查的最大可能性是,已放棄行使其職責,並認為,對於這樣的政府,它只能被削弱,在國內和國際的。新選舉的聲明可能是一個具體的假設,並成為可以減緩任何地址的希臘人民會表示,在一個階段那裡的天氣是最重要的變量之一的一個因素。請問總理希臘選擇不同的路線?齊普拉斯出現一個溫和的領導人畢竟,誰願意確保更好的生活條件,希臘人民,不希望退出歐元區和歐洲,但實在是太受他的黨的左翼,它的比重為使影響政府垮台。新的選舉可能會導致令人不安的場景,隨著共識,希臘尚未試圖賦予解決危機的權力最右邊的唯一力量。現在的問題是,是否在雅典議會的兩端,將接受由希臘人民最終有利的判決。這種危險是雅典的執行的弱點,用公投試圖屏蔽民意本身。該戰略是明確的:整個希臘選民的宣判一定要前進的方向。但是,這無法阻止的力量非常積極地執行打擊公民投票的結果的行動。在這種情況下,一個政府,它沒有採取負責獨立作出決定很重要的弱點,可能會成為一個已經非常不穩定的內部平衡惡化的一個因素。公投的選擇即使是現在,時機似乎為時已晚,最後期限到希臘應該滿足,客觀上太接近,那麼這將是更好長之前走這條路。在任何情況下,出現什麼作為的情況外政策的問題,是需要所有參與投票在如此重要的決定權;這是民主和機構的失利來自於人民越來越遠,被視為異物,將越來越多地實行不符合市民的需求。如果你看一下這件事,從這個方面判斷只能改變:對民主的搖籃,你想說的一個新的趨勢,能夠涉及到公民的這一決定將在這種或那種方式,直接影響其生活。毫無疑問,這是擔心在布魯塞爾他的權力,可以在其他國家成為仿真,高達質疑選擇的機制,沒有那麼多的政治課,而是他們的決定新奇項目。這是很難預測這是否公投會打開不同國家的其他類似決定,但似乎不可能不掌握基層參與的意願,多次不被要求回答。當然,加權和標誌民粹主義的小決策的風險是一切都過去了,但這也是由於歐洲政府的看法,往往強加給自己的決定,即使他們中,除了出現不夠,一直沒充分解釋。希臘危機,那麼,從政治角度來看具有凸起的舊大陸,它不能繼續的政府的問題的優點將在不遠的管理,從公民,誰也遭受了懲罰的選擇,從而影響質量他們的生活,鼓勵妥協與投機的金融機構。一場勝利無法打開歐洲的解體,可見布魯塞爾並不在堅實的基礎休息,所以,你要相信;第一個後果可能是南方國家之間的衝突與北歐和那些誰從積分仍然遠遠敬而遠之。如果希臘危機得到解決保持在雅典的歐洲機構目前的方案可能完全改變,與削弱了舊大陸的國家的唯一結果。

投票のギリシャの意義

債務の返還のための条件を受け入れるか拒否するためにギリシャの人々に投票を参照するための解決策は、解決策は危険と政府の合法性を認めないことができる表示され、最後の選挙の結果を発表しました。いずれにせよ、あなたがほとんどを確認することができます可能性が、このために、それだけで両方の国内および国際的に、弱体化することができ、その責任の行使を断念し、そのた政府のことです。新しい選挙の発表は、具体的な仮説であるとギリシャの人々は天候が最も重要な変数の一つである段階では、表示されます任意のアドレスを遅くすることができます要因になる可能性があります。首相のギリシャ語は、別のルートを選択することができますか? Tsiprasはギリシャの人々に、より良い生活環境を確保したいとユーロと欧州の外に望んでいないすべての後に中程度のリーダーを、表示されますが、作成するようにそれがあまりにも比重が彼の党の左翼によって影響されます政府ダウン。新しい選挙はギリシャはまだ危機を解決する力を付与することを試みていない右端、唯一の力のための合意の増加に伴って、妨害のシナリオにつながる可能性があります。質問はアテネの議会の両端は、ギリシャ人によって最終的に有利な判決を受け入れるかどうかです。この危険性は民意の自分自身を保護しようとしている国民投票で、アテネの執行の弱さです。戦略は明確である:全有権者ギリシャの宣告は、進むべき道である必要があります。しかし、これは国民投票の結果に対処するためのアクションを実行するために意欲的な力を防止することができませんでした。この場合、独立して非常に重要な決定を行うための責任を取っていない政府の弱点では、すでに非常に不安定な内部バランスの悪化の要因となる可能性があります。投票の選択のであってもタイミングは、ギリシャが満たすべきに締め切り、遅すぎる今現れ客観近づきすぎている、それはずっと前にこの道を行く方が良いでしょう。いずれにしても、ケースの外政策の問題として、出てくるものなので、重要な決定に投票するすべての権利を関与させる必要があることです。それが市民のニーズと対立してますます課す異物​​として認識さ、人からますます遠い民主主義や機関の敗北です。あなたはこの側面から問題を見てみると判断のみ変更することができます右の民主主義の発祥地では、1つの方法または別の、その上に直接影響でその意志決定に市民が関与することができる新しいトレンドを、言いたいです生活。確かにそれは政治的なクラスのあまり、むしろ彼らの決定ではない、選択のメカニズムを疑問視するように、他の国でのエミュレーションでなることができる彼の​​力のためにブリュッセルで懸念されるノベルティアイテムです。それは、この国民投票が異なる国の他の同様の決定に開くかどうかを予測することは困難であるが、それは繰り返し、草の根の参加の意思を把握答えれずに要求するために不可能ではないようです。確かポピュリズムによって重み付けされ、マークされたほとんどの意思決定のリスクはすべての上にあるが、これはまた、彼らは、十分ではない登場することに加えて、されていなくても、多くの場合、自分の意思決定を課している欧州の政府の認識、に起因するものです十分に説明しました。ギリシャの危機は、その後、ビューの政治的な観点からこのような品質に影響を与え、あまりにも不利な選択を受けた市民から遠くに投与することを続けることができない古い大陸の政府の問題を、提起したメリットがあります自分たちの生活の、憶測で妥協金融機関を奨励します。勝利はあなたが信じたいようにブリュッセルは、固体基盤の上に休むしないことを示し、ヨーロッパの溶解を開くことができませんでした。最初の結果は、北ヨーロッパのものと、まだ遠いです統合から背を向ける人たちと南の国の対立である可能性があります。ギリシャの危機は、欧州の機関でアテネを保つ解決された場合、現在のシナリオでは、旧大陸の状態を弱める結果のみで、完全に変更することができます。

أهمية اليونانية استفتاء

الحل للإشارة إلى الشعب اليوناني استفتاء في قبول أو رفض الشروط لعودة الدين، يظهر الحل محفوف بالمخاطر وقادرة على نزع الشرعية عن أفرجت الحكومة السابقة نتيجة الانتخابات. في أي حال، فإن احتمال أن تتمكن من التحقق من أكثر من غيره هو أن الحكومة التي تخلت عن ممارسة مسؤولياته، وأنه لهذا، لا يمكن إلا أن يضعف، على الصعيدين المحلي والدولي. الإعلان عن انتخابات جديدة يمكن أن تكون فرضية ملموسة وأصبح أحد العوامل التي يمكن أن تبطئ أي عنوان الشعب اليوناني وتشير، في مرحلة حيث يكون الطقس هو واحد من أهم المتغيرات. يمكن للاليونانية رئيس الوزراء يختار طريقا مختلفا؟ تسيبراس يبدو زعيما معتدلا بعد كل شيء، الذي يريد ضمان ظروف معيشية أفضل للشعب اليوناني، ولا يريدون الخروج من اليورو وأوروبا، ولكن يتأثر أيضا من قبل الجناح اليساري في حزبه، والتي لديها الثقل النوعي لجعل اسقاط الحكومة. انتخابات جديدة يمكن أن تؤدي إلى سيناريوهات مثيرة للقلق، مع زيادة التوافق لأقصى اليمين، والقوة الوحيدة أن اليونان لم يحاكم حتى الآن لمنح القوة لحل الأزمة. والسؤال هو ما إذا كان طرفي البرلمان في أثينا، لن يقبل حكما مواتية في نهاية المطاف من قبل الشعب اليوناني. هذا الخطر هو ضعف السلطة التنفيذية في أثينا، مع الاستفتاء في محاولة لحماية أنفسهم من الإرادة الشعبية. استراتيجية واضحة: يجب أن يكون النطق اليوناني انتخابية كامل الطريق إلى الأمام. لكن ذلك لم يمنع قوات المتحفز لتنفيذ إجراءات لمكافحة نتيجة الاستفتاء. في هذه الحالة ضعف الحكومة التي لم تتخذ المسؤولية عن اتخاذ قرار مستقل في غاية الأهمية، يمكن أن يصبح عاملا في تدهور التوازن الداخلي بالفعل محفوفة بالمخاطر. حتى توقيت خيار الاستفتاء تظهر الآن بعد فوات الأوان، والمواعيد النهائية التي يجب أن اليونان الوفاء، وبموضوعية وثيق جدا، ثم أنه سيكون من الأفضل السير في هذا الطريق قبل وقت طويل. في أي حال، ما يظهر، على سبيل السياسة خارج القضية، هو الحاجة إلى إشراك جميع الحق في التصويت على قرار حاسم بذلك؛ فمن هزيمة الديمقراطية والمؤسسات بعيدة على نحو متزايد من الناس، وينظر إليها على أنها أجسام غريبة التي ستفرض على خلاف متزايد مع احتياجات المواطنين. اذا نظرتم الى هذه المسألة من هذا الجانب الحكم يمكن أن تتغير فقط: الحق في مهد الديمقراطية كنت أريد أن أقول اتجاها جديدا، وقادرة على إشراك المواطنين في القرارات التي من شأنها، بطريقة أو بأخرى، ولها تأثير مباشر على ل الحياة. مما لا شك فيه هو عنصر الجدة التي يخشى في بروكسل لسلطته التي يمكن أن تصبح من تكرار في بلدان أخرى، وتصل إلى التشكيك في آليات الاختيار، وليس ذلك بكثير من الطبقات السياسية، ولكن بدلا من قراراتهم. فمن الصعب التنبؤ بما اذا كانت ستفتح هذا الاستفتاء إلى قرارات أخرى مماثلة في بلدان مختلفة، ولكن يبدو من المستحيل عدم فهم إرادة المشاركة الشعبية، مرارا وتكرارا دون أن يطلب الإجابة عليها. بالتأكيد خطر القرارات قليلا المرجحة وتميزت الشعبوية هو في كل مكان، ولكن هذا أيضا يرجع إلى تصور وجود حكومة أوروبية التي غالبا ما تفرض قراراتهم بأنفسهم، حتى عندما، بالإضافة إلى الظهور غير كافية، لم تكن وأوضح بشكل كاف. الأزمة اليونانية، ثم من الناحية السياسية لديها ميزة بعد أن أثار قضية حكومة القارة العجوز، والتي لا يمكن أن تستمر إلى أن تدار في بالبعيد من المواطنين، الذين عانوا أيضا معاقبة من الخيارات، مما يؤثر على جودة من حياتهم، لتشجيع المؤسسات المالية للخطر مع المضاربة. انتصار لا يمكن فتح حل أوروبا، وتبين أن بروكسل لا ترتكز على أسس متينة حتى كما كنت أريد أن أصدق؛ لذلك الأولى يمكن أن يكون الصراع بين بلدان الجنوب مع تلك في شمال أوروبا والذين الانصراف من التكامل الذي لا يزال بعيدا. إذا تم حل الأزمة اليونانية أثينا في الحفاظ على المؤسسات الأوروبية السيناريوهات الحالية قد تغير تماما، وكانت النتيجة الوحيدة لإضعاف دول القارة العجوز.

Investire nelle forze laiche e moderate per sconfiggere il terrorismo islamico

L’evoluzione della strategia del terrorismo, unita alla guerra in medio oriente deve porre domande sul come contrastare più attivamente l’estremismo islamico. Siamo di fronte a più azioni combinate che hanno come obiettivo quello di portare la destabilizzazione fin dentro all’occidente; in questa fase l’obiettivo dello Stato islamico è quello di consolidare la sua sovranità nelle zone occupate e fare arrivare la paura fino ai confini dell’Europa. Il caso tunisino è eloquente: si vuole colpire l’economia e la stabilità politica di una nazione dove si sta cercando di affermare la democrazia, mediante una unione di forze politiche capaci di coinvolgere anche partiti islamici moderati attraverso il blocco dell’attività turistica, che rappresenta l’otto percento del prodotto interno lordo, ma che è anche il simbolo di tutto quello che i fondamentalisti non tollerano. Nello stesso tempo la grande vicinanza con le sponde europee del mediterraneo costituisce una evidente minaccia per i paesi alleati degli Stati Uniti.  Il discorso deve però essere allargato ben oltre la Tunisia, dove pure tra molte difficoltà, gli sforzi per l’affermazione del processo democratico sono evidenti, ed abbracciare l’intero mondo arabo e gran parte di quello musulmano. Se è vero che non tutti i musulmani sono terroristi, è anche vero che tutti i terroristi appartenenti al fondamentalismo religioso sono, per lo più musulmani e la loro maggioranza è di origine araba. Questo assunto deve portare a considerare strategie alternative a quelle esclusivamente militari, che hanno natura di urgenza ma sul lungo periodo vedono diminuire i propri effetti e favorire la ricomparsa dell’estremismo. Certamente in questa fase gli strumenti militari e diplomatici devono avere la precedenza, ma nello stesso tempo è necessario stabilire una strategia più politica capace di investire tutti i settori della società araba; certamente ciò è più complesso in un momento di grave instabilità, tuttavia iniziare a sfruttare in modo adeguato anche le poche risorse che sono presenti può costituire una ottima base di partenza.  Occorre sollecitare un maggiore intervento nella vita politica dei paesi arabi di quei religiosi di orientamento moderato e dei cittadini che non si riconoscono nella religione e si sentono non credenti. Il fenomeno dell’ateismo è sempre maggiore nelle società musulmane, dove il potere statale si mescola con quello religioso, si tratta di un aspetto che potrebbe permetter una visione maggiormente libera dai condizionamenti estremisti, anche perché pare veramente difficile prevedere il coinvolgimento di un non credente all’interno del fenomeno terroristico islamico. Naturalmente non si tratta di una via facile, gli atei nei paesi arabi, sono spesso colpiti duramente anche da leggi repressive, ma in questo momento appaiono una risorsa irrinunciabile sulla quale investire per tentare una svolta pacifica nella società araba. Deve essere favorito un dialogo tra questi settori, che spesso non hanno però proprie organizzazioni di riferimento, proprio a causa dell’ostracismo politico, e la fascia, senz’altro più ampia, di religiosi moderati, che rifiutano l’interpretazione distorta dei fondamentalisti e che, dopo un periodo di silenzio, sono sempre più decisi a dichiarare la propria avversità alle violenze. Questo rendere pubblica l’ostilità agli integralisti esporrà certamente i religiosi islamici a possibili ritorsioni, che dovranno essere accuratamente evitate. L’aiuto ai paesi attraversati dal terrorismo deve quindi avere una visuale più ampia, capace di andare oltre il coinvolgimento militare, ma assicurare una collaborazione in grado di penetrare la parte non contaminata dal fondamentalismo delle società arabe, mediante il lavoro e le capacità delle organizzazioni non governative, in grado di elaborare progetti in favore della popolazione, che troppo spesso tollera per timore o per mancanza di alternative la presenza integralista.  Sicuramente sarà uno sforzo sul lungo periodo che dovrà essere sostenuto da azioni militari e diplomatiche, capaci di convincere molti governi della necessità della tutela di posizioni non sempre gradite, ma che rappresenta un investimento per la stabilità degli stessi paesi arabi o governati da forze politiche confessionali. 

Investing in moderate and secular forces to defeat Islamic terrorism

The evolution of the strategy of terrorism, combined with the war in the Middle East should ask questions about how to counter Islamic extremism more actively. We are faced with the most combined actions that aim to bring destabilization even into the west; at this stage the goal of an Islamic state is to consolidate its sovereignty in the occupied areas and bringing fear to the borders of Europe. The Tunisian case is eloquent: you want to hit the economy and political stability of a country in which you are trying to promote democracy through a union of political forces able to involve even moderate Islamic parties across the block of tourism, which It represents eight percent of the gross domestic product, but that is also the symbol of all that fundamentalists do not tolerate. At the same time the great proximity with the European banks of the Mediterranean constitutes a clear threat to the countries allied with the United States. The speech, however, must be extended far beyond Tunisia, where so many difficulties, the efforts for the affirmation of the democratic process are obvious, and embrace the whole Arab world and much of the Muslim world. If it is true that not all Muslims are terrorists, it is also true that all terrorists belonging to religious fundamentalism are mostly Muslims and their majority is of Arab origin. This assumption must lead to consider alternative strategies to those exclusively military, which have nature of urgency but in the long run diminish see its effects and promote the resurgence of extremism. Certainly at this stage the military and diplomatic instruments must be given priority, but at the same time it is necessary to establish a more political able to invest all sectors of Arab society; certainly this is more complex in a time of serious instability, however, begin to exploit adequately even the few resources that are present can be an excellent starting point. We must be urged more action in the political life of the Arab countries of those religious orientation moderate and citizens who do not recognize themselves in religion and feel unbelievers. The phenomenon of atheism is growing in Muslim societies, where state power is mixed with that of religion, it is an aspect that could will allow a more clear vision of the conditioning extremists, because it seems really difficult to predict the involvement of an unbeliever within the Islamic terrorist phenomenon. Of course this is not an easy way, atheists in Arab countries, are often hit hard also by repressive laws, but at this time appear an indispensable source on which to invest for groped a peaceful breakthrough in Arab society. Must be encouraged a dialogue between these sectors, which often do not have, however, their organizations of reference, precisely because political ostracism, and the band, certainly broader than religious moderates who reject the distorted interpretation of the fundamentalists and that, after a period of silence, are ever more determined to declare their adversity to violence. This make public hostility to fundamentalists certainly expose Islamic clerics to possible retaliation, which will have to be carefully avoided. Helping the countries through which terrorism must therefore have a wider view, that goes beyond the military involvement, but cooperate as able to penetrate the non-contaminated by fundamentalism of Arab societies, through work and the capacity of organizations NGOs, able to develop projects to help the people, who too often tolerate fear or lack of alternatives the presence fundamentalist. It will definitely be an effort in the long run that will be supported by military and diplomatic actions, able to convince many governments of the need for protection of ideas does not always like it, but that is an investment in the stability of the Arab countries themselves or handled by sectarian political forces .

Invertir en las fuerzas moderadas y seculares para derrotar el terrorismo islámico

La evolución de la estrategia del terrorismo, junto con la guerra en el Medio Oriente debe hacer preguntas acerca de cómo contrarrestar el extremismo islámico más activamente. Nos enfrentamos a las acciones más combinados que tienen como objetivo llevar la desestabilización incluso en el oeste; en esta etapa la meta de un estado islámico es consolidar su soberanía en las zonas ocupadas y el miedo con lo que a las fronteras de Europa. El caso de Túnez es elocuente: quieres ir a la economía y la estabilidad política de un país en el que usted está tratando de promover la democracia a través de una unión de fuerzas políticas capaces de involucrar incluso los partidos islámicos moderados a través del bloque de turismo, que Representa el ocho por ciento del producto interno bruto, pero que es también el símbolo de todo lo que los fundamentalistas no toleran. Al mismo tiempo, la gran cercanía con los bancos europeos del Mediterráneo constituye una clara amenaza a los países aliados de Estados Unidos. El discurso, sin embargo, debe extenderse mucho más allá de Túnez, donde tantas dificultades, los esfuerzos para la afirmación de los procesos democráticos son evidentes, y abrazar todo el mundo árabe y en gran parte del mundo musulmán. Si bien es cierto que no todos los musulmanes son terroristas, también es cierto que todos los terroristas que pertenecen a los fundamentalismos religiosos son en su mayoría musulmanes, y su mayoría es de origen árabe. Este supuesto debe conducir a considerar estrategias alternativas a las exclusivamente militar, que tienen carácter de urgencia, pero en el largo plazo disminuyen ver sus efectos y promover el resurgimiento del extremismo. Ciertamente, en esta etapa se debe dar a los instrumentos militares y diplomáticas prioridad, pero al mismo tiempo es necesario para establecer un poder más política para invertir todos los sectores de la sociedad árabe; sin duda esto es más compleja en un momento de grave inestabilidad, sin embargo, comienzan a explotar adecuadamente, incluso los pocos recursos que están presentes puede ser un excelente punto de partida. Debemos estar urgidos más acción en la vida política de los países árabes de los orientación religiosa moderados y los ciudadanos que no se reconocen en la religión y se sienten incrédulos. El fenómeno del ateísmo está creciendo en las sociedades musulmanas, donde el poder del Estado se mezcla con el de la religión, es un aspecto que podría permitirá una visión más clara de los extremistas de acondicionamiento, ya que parece muy difícil de predecir la participación de un no creyente dentro del fenómeno del terrorismo islámico. Por supuesto, esto no es una manera fácil, ateos en los países árabes, a menudo se golpean duro también por leyes represivas, pero en este momento aparecen en una fuente indispensable en los que invertir para tientas un avance pacífica en la sociedad árabe. Debe fomentarse un diálogo entre estos sectores, que a menudo no tienen, sin embargo, sus organizaciones de referencia, precisamente porque el ostracismo político, y la banda, sin duda más amplios que los moderados religiosos que rechazan la interpretación distorsionada de los fundamentalistas y que, después de un período de silencio, son cada vez más decidido a declarar su adversidad a la violencia. Esto marca la hostilidad del público a los fundamentalistas duda exponer clérigos islámicos a posibles represalias, lo que tendrá que evitar con cuidado. Cómo ayudar a los países a través del cual el terrorismo, por tanto, debe tener una visión más amplia, que va más allá de la participación militar, sino cooperar como capaz de penetrar en la no contaminada por el fundamentalismo de las sociedades árabes, a través del trabajo y de la capacidad de las organizaciones ONG, capaces de desarrollar proyectos para ayudar a la gente, que demasiado a menudo toleran el miedo o la falta de alternativas al fundamentalistas presencia. Definitivamente va a ser un esfuerzo a largo plazo que se apoya en acciones militares y diplomáticas, capaz de convencer a muchos gobiernos de la necesidad de protección de las ideas no siempre gusta, pero eso es una inversión en la estabilidad de los países árabes a sí mismos o manipulado por fuerzas políticas sectarias .