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giovedì 29 ottobre 2015

Ridurre l'Unione Europea per impedirne la dissoluzione

La questione dei migranti mette in evidenza tutta l'ipocrisia con la quale si era costituito l’allargamento dell’Europa verso stati, che culturalmente e dal punto di vista storico e sociale, avevano poco da spartire con il nucleo originario che ha costituito la Comunità Europea. Ma anche l’atteggiamento di molto paesi occidentali lascia molti dubbi, invasi dai migranti, che scelgono le più sicure vie terrestri, sollevano problemi ed evidenziano atteggiamenti poco inclini all’ospitalità, mentre quando il problema era dell’Italia e della Grecia, sotto pressione a causa dell’uso delle vie marine, mantenevano un ostentato distacco. Ora è tutto un rigettare le responsabilità e gli oneri sui paesi confinanti: un tutto contro tutti, che impedisce un coordinamento necessario a scongiurare una crisi politica in grado di portare l’Unione Europea alla dissoluzione. La prima questione, più urgente, è la volontà, o meno, di mantenere la libera circolazione, che costituiva, ben più della moneta unica, il presupposto per l’unità europea. Se un atteggiamento di cautela è comprensibile, da parte degli stati che sono investiti dalle ondate migratorie, meno lo è adottare iniziative singole di chiusura, prese sull’ondata emozionale di una parte dell’elettorato, sempre più spesso di destra, contrario all’Europa e di impostazione populista, che sembra prendere il sopravvento su decisioni, senz’altro impegnative, ma necessarie, da parte di una organizzazione sovranazionale che ha l’obiettivo di porsi come esempio culturale e sociale nel mondo. Risulta significativo come alcuna crisi economica e neppure le misure economiche draconiane, ed ingiuste, imposte alla Grecia, abbiamo messo così in pericolo la struttura europea, come la questione dei migranti, capace di fare emergere le pulsioni peggiori, in particolare di popoli di alcuni stati, di tipo nazionalista e completamente contrarie alle idee fondanti dell’Unione Europea. Il punto centrale è che occorre una decisione netta, che porti ad una scelta di come portare aventi l’idea stessa di Europa, prima che questa termini del tutto la sua spinta propulsiva. Mai come ora appare chiaro che gli stati dell’Europa dell’Est, come del resto la Gran Bretagna, abbiano aderito alle istituzioni di Bruxelles soltanto per trarne vantaggi di tipo economico e finanziario, rifiutando, nei fatti, di adeguarsi a comportamenti che dovevano essere comuni e condivisi. Alla luce degli avvenimenti di questi giorni non si vede una differenza sostanziale, se non quella religiosa, tra gli stati dell’Europa orientale, dove, tra l’altro i diritti civili sono sempre più affievoliti, e la Turchia, stato giustamente rifiutato proprio perchè non garantiva i requisiti richiesti in questa materia. Questa considerazione non può che portare diritti all’unica possibile soluzione, che è quella di riconsiderare i trattati di adesione per formare una nuova Unione Europea, composta da soltanto nazioni in grado di collaborare e garantire determinati requisiti. Ciò potrebbe determinare la rinuncia ad una facile reperibilità di mano d’opera a buon mercato, che i paesi orientali assicurano, cosa certamente sgradita alla Germania, ma potrebbe permettere una maggiore velocità dell’esecuzione del progetto di unione europea, sopratutto nel senso politico. Questa nuova Unione Europea dovrebbe comprendere soltanto: Belgio, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia; paesi, che seppure con qualche differenza, hanno dimostrato una solida coerenza nei confronti dei principi fondativi dell’Unione Europea, quali presupposti necessari per cercare di portare a termine il progetto di unificazione. Tale obiettivo deve, infatti diventare preminente rispetto a tutti gli altri, come quello di integrare più stati possibili, progetto che si è rivelato fallimentare, ed essere il termine di paragone sul quale confrontare la reale volontà di adesione di uno stato all’Unione Europea; in caso contrario, come la situazione attuale sta dimostrando e come nel passato si è potuto più volte verificare, la mancanza di presupposti deve fare scattare sanzioni pesanti, fino all’esclusione da Bruxelles, proprio per tutelare la natura più intima dell’organizzazione sovranazionale ed impedirne, quindi, il disfacimento e la fine.

Reduce the European Union to prevent dissolution

The issue of migrants highlights all the hypocrisy with which he had made to the enlargement of Europe were, culturally and in terms of historical and social, had little to do with the original nucleus that formed the Community European. But also the attitude of Western countries leaves very little doubt, invaded by migrants, who choose the safer land routes, raise issues and attitudes show little inclination to hospitality, and when the problem was of Italy and Greece, under pressure because of the use of sea-routes, they maintained a conspicuous gap. Now it's all reject the responsibility and the burden on neighboring countries: an all against all, which prevents coordination necessary to avert a political crisis can bring the European Union dissolved. The first question, the most urgent, is the will, or not, to maintain freedom of movement, which was, well most of the single currency, the basis for European unity. If an attitude of caution is understandable, from states that are hit by waves of immigration, the less you take individual initiatives to closure, took on the wave of an emotional part of the electorate, increasingly right, contrary to Europe and populist approach, which seems to take precedence over decisions, certainly challenging, but necessary part of a supranational organization that aims to set an example in the social and cultural world. It is significant as any economic crisis and even the draconian economic measures, and unjust, imposed on Greece, so we put in jeopardy the European structure, as the issue of migrants, capable of bringing out the worst instincts, particularly of people of some states , of nationalist and completely contrary to the founding ideas of the European Union. The central point is that we need a clear decision, leading to a choice of how to lead with the very idea of ​​Europe, before this time entirely his thrust. Now more than ever it is clear that the Eastern European countries, like Britain, have adhered to the Brussels institutions only to reap the benefits of economic and financial, refusing, in fact, to adapt to behavior that had to be common and shared. In light of the events of these days do not see a difference, if not religious, between the states of Eastern Europe, where, among other civil rights are more and more weakened, and Turkey, it was rightly rejected just because did not ensure the requirements in this matter. This finding can not but lead to the only possible solution Rights, which is to reconsider the accession treaties to form a new European Union, composed of only nations can work together and ensure certain standards. This could result in the renunciation of easy availability of cheap labor, ensure that the Eastern countries, which is certainly unwelcome to Germany, but it could allow greater speed of execution of the project of European union, especially in the political sense. This new European Union should only include: Belgium, Cyprus, Denmark, Finland, France, Germany, Greece, Ireland, Italy, Luxembourg, Malta, Netherlands, Portugal, Spain and Sweden; countries, albeit with some differences, have shown a solid consistency against the founding principles of the European Union, as preconditions necessary to try to complete the unification project. This objective must in fact become paramount over all others, as to integrate more possible states, a project that proved unsuccessful, and be the touchstone on which to compare the real will of the accession of a state to the European Union; Otherwise, as the current situation is proving, and as in the past it has been repeatedly occur, the lack of assumptions shall set off heavy penalties, up to exclusion from Brussels, precisely to protect the more intimate nature of the organization and supranational prevent, therefore, the breakup and the end.

Reducir la Unión Europea para evitar la disolución

El tema de los migrantes pone de relieve toda la hipocresía con la que le había hecho a la ampliación de Europa eran, cultural y en términos de histórico y social, tenía poco que ver con el núcleo original que formó la Comunidad Europea. Pero también la actitud de los países occidentales deja muy pocas dudas, invadida por los migrantes, los que eligen las rutas terrestres más seguras, plantear cuestiones y actitudes muestran poca inclinación a la hospitalidad, y cuando el problema era de Italia y Grecia, bajo presión debido a la utilización de rutas marítimas, mantuvieron una brecha visible. Ahora todo rechazan la responsabilidad y la carga de los países vecinos: un todos contra todos, lo que impide la coordinación necesaria para evitar una crisis política puede aportar la Unión Europea se disolvió. La primera pregunta, la más urgente, es la voluntad, o no, de mantener la libertad de movimiento, que era, así la mayor parte de la moneda única, la base de la unidad europea. Si una actitud de cautela es comprensible, de los estados que son golpeados por las olas de inmigración, menos se tome iniciativas individuales al cierre, tomó en la ola de una parte emocional del electorado, cada vez más a la derecha, en contra de Europa y el enfoque populista, que parece tener prioridad sobre las decisiones, sin duda difíciles, pero necesarias parte de una organización supranacional que pretende ser un ejemplo en el mundo social y cultural. Es significativo que cualquier crisis económica e incluso las medidas económicas draconianas, e injusto, impuesto a Grecia, por lo que puso en peligro la estructura europea, como el tema de los migrantes, capaz de llevar a cabo los peores instintos, sobre todo de las personas de algunos estados , de nacionalistas y completamente contrario a las ideas fundamentales de la Unión Europea. El punto central es que necesitamos una decisión clara, lo que lleva a una elección de cómo llevar a la idea misma de Europa, antes de este tiempo completo a su empuje. Ahora más que nunca, está claro que los países del Este de Europa, como Gran Bretaña, se han adherido a las instituciones de Bruselas sólo para cosechar los beneficios de la económica y financiera, negándose, de hecho, para adaptarse al comportamiento que tuvo que ser común y compartida. A la luz de los acontecimientos de estos días no ver una diferencia, si no religiosa, entre los estados de Europa del Este, donde, entre otros derechos civiles son cada vez más debilitada, y Turquía, que fue rechazada con razón sólo porque no garantizar las necesidades en esta materia. Este hallazgo no puede sino conducir a los únicos posibles derechos solución, que es a reconsiderar los tratados de adhesión para formar una nueva Unión Europea, compuesta de sólo las naciones pueden trabajar juntos y garantizar ciertos estándares. Esto podría dar lugar a la renuncia a la fácil disponibilidad de mano de obra barata, asegúrese de que los países del Este, que es sin duda bienvenido a Alemania, pero podría permitir una mayor rapidez en la ejecución del proyecto de la Unión Europea, sobre todo en el sentido político. Esta nueva Unión Europea sólo debe incluir: Bélgica, Chipre, Dinamarca, Finlandia, Francia, Alemania, Grecia, Irlanda, Italia, Luxemburgo, Malta, Países Bajos, Portugal, España y Suecia; países, aunque con algunas diferencias, han demostrado una consistencia sólida en contra de los principios fundadores de la Unión Europea, como condiciones previas necesarias para tratar de completar el proyecto de unificación. Este objetivo debe de hecho convertido en primordial sobre todos los demás, en cuanto a integrar más estados posibles, un proyecto que no tuvo éxito, y ser la piedra de toque sobre la que comparar la voluntad real de la adhesión de un Estado a la Unión Europea; De lo contrario, ya que la situación actual y está demostrando que en el pasado era posible comprobar en varias ocasiones, la falta de supuestos deberá desencadenar fuertes sanciones, hasta la exclusión desde Bruselas, precisamente para proteger la naturaleza más íntima de la organización y supranacional Prevenir, por lo tanto, la ruptura y el final.

Reduzieren Sie die Europäische Union, um die Auflösung zu verhindern

Die Frage der Migranten hebt alle die Heuchelei, mit der er auf die Erweiterung Europas gemacht hatten, kulturell und in Bezug auf die historischen und sozialen, hatte wenig mit dem ursprünglichen Kern, die die Gemeinschaft gebildet zu tun Europäische. Sondern auch die Haltung der westlichen Staaten lässt wenig Zweifel daran, von den Migranten, die die sicherere Landrouten wählen, überfallen, Fragen aufzuwerfen und Haltungen zeigen wenig Neigung, Gastfreundschaft, und wenn das Problem war, von Italien und Griechenland unter Druck wegen der Verwendung von Meer-Strecken aufrechterhalten sie eine auffallende Lücke. Jetzt ist alles ablehnen, die Verantwortung und die Belastung der Nachbarländer: ein aller gegen alle, die Koordination notwendig, eine politische Krise bringen kann die Europäische Union gelöst abzuwenden verhindert. Die erste Frage, die dringendste, ist der Wille, oder nicht, auf Freizügigkeit, das war zu halten, auch die meisten der gemeinsamen Währung, der Grundlage für die europäische Einheit. Wenn eine Haltung der Vorsicht ist verständlich, aus Staaten, die durch Einwanderungswellen getroffen werden, desto weniger nehmen einzelne Initiativen zur Schließung nahm auf der Welle von einer emotionalen Teil der Wählerschaft, immer Recht, im Gegensatz zu Europa und populistischen Ansatz, der Vorrang vor Entscheidungen, mit Sicherheit eine Herausforderung zu nehmen scheint, aber notwendiger Teil einer supranationalen Organisation, die ein Beispiel für den sozialen und kulturellen Welt setzen soll. Es ist bezeichnend, wie jeder Wirtschaftskrise und auch die drakonischen Wirtschaftsmaßnahmen und ungerecht, über Griechenland verhängt, also haben wir in der Gefahr der europäischen Struktur, wie die Frage der Migranten, in der Lage, sie bringen die schlimmsten Instinkte, vor allem von Menschen aus einigen Staaten , nationalistischer und ganz im Gegensatz zu den Gründungsgedanken der Europäischen Union. Der zentrale Punkt ist, dass wir eine klare Entscheidung, was zu einer Auswahl an, wie man mit der Idee Europas führen, vor dieser Zeit ganz seinen Schub. Mehr denn je ist es klar, dass die osteuropäischen Länder, wie Großbritannien, haben mit den Brüsseler Institutionen haften nur, um die Vorteile der wirtschaftlichen und finanziellen ernten, weigert, in der Tat, auf Verhalten, das zu sein, musste sich anpassen gemeinsame und geteilte. Im Lichte der Ereignisse dieser Tage nicht sehen, einen Unterschied, wenn nicht religiös, zwischen den Staaten Osteuropas, wo unter anderem die Bürgerrechte mehr und mehr geschwächt sind, und in der Türkei, wurde es zu Recht abgelehnt, nur weil nicht sicher, die Anforderungen in dieser Angelegenheit. Diese Feststellung kann nicht umhin, auf die einzig mögliche Lösung Rechte, die die Beitrittsverträge zu überdenken, um eine neue Europäische Union, der einzigen Nationen zusammen bilden können zusammenarbeiten und sicherstellen, bestimmte Standards zu führen. Dies könnte in den Verzicht auf die leichte Verfügbarkeit von billigen Arbeitskräften zur Folge haben, sicherzustellen, dass die östlichen Länder, die sicherlich unwillkommen ist Deutschland, aber es könnte eine höhere Geschwindigkeit der Durchführung des Projekts der Europäischen Union zu ermöglichen, vor allem im politischen Sinne. Diese neue Europäische Union sollte nur sind: Belgien, Zypern, Dänemark, Finnland, Frankreich, Deutschland, Griechenland, Irland, Italien, Luxemburg, Malta, Niederlande, Portugal, Spanien und Schweden; Länder, wenn auch mit einigen Unterschieden, haben eine feste Konsistenz gegen die Grundprinzipien der Europäischen Union gezeigt, als Voraussetzung notwendig, zu versuchen, die Vereinigung Projekt abzuschließen. Dieses Ziel muss in der Tat vorrangig geworden über alle anderen, um weitere mögliche Zustände zu integrieren, ein Projekt, das nicht erfolgreich erwiesen und werden der Prüfstein, an dem die wirkliche Wille der Beitritt eines Staates zur Europäischen Union zu vergleichen; Ansonsten, wie die aktuelle Situation beweist, und wie es in der Vergangenheit war wiederholt auftritt, das Fehlen von Annahmen sind auf den Weg schweren Strafen, bis zum Ausschluss von Brüssel, genau auf den intimeren Charakter der Organisation zu schützen und supranationalen Verhindern Sie daher die Trennung und das Ende.

Réduire l'Union européenne pour éviter la dissolution

La question des migrants met en évidence toute l'hypocrisie avec laquelle il avait fait de l'élargissement de l'Europe étaient, culturellement et en termes d'historique et social, avait peu à voir avec le noyau originel qui a formé la Communauté européen. Mais aussi l'attitude des pays occidentaux ne laisse que très peu de doute, envahi par les migrants, qui choisissent les voies terrestres sûres, soulever des questions et des attitudes montrent peu enclins à l'hospitalité, et quand le problème était de l'Italie et de la Grèce, sous la pression en raison de l'utilisation des routes maritimes, ils ont maintenu un écart remarquable. Maintenant, il est tout rejettent la responsabilité et le fardeau sur les pays voisins: un tous contre tous, ce qui empêche la coordination nécessaire pour éviter une crise politique peut apporter l'Union européenne dissous. La première question, la plus urgente, est la volonté, ou non, de maintenir la liberté de mouvement, ce qui était, bien plus de la monnaie unique, la base de l'unité européenne. Si une attitude de prudence est compréhensible, les États qui sont touchés par des vagues d'immigration, moins vous prendre des initiatives individuelles à la fermeture, pris sur la vague d'une partie émotionnelle de l'électorat, de plus en plus à droite, contrairement à l'Europe et approche populiste, qui semble prendre le pas sur les décisions, certes difficiles, mais nécessaires partie d'une organisation supranationale qui vise à donner l'exemple dans le monde social et culturel. Il est significatif que toute crise économique et même les mesures économiques draconiennes, et injuste, imposée à la Grèce, nous avons donc mis en péril la structure européenne, que la question des migrants, capable de faire ressortir les pires instincts, en particulier des personnes de certains Etats , de nationaliste et totalement contraire aux idées fondatrices de l'Union européenne. Le point central est que nous avons besoin d'une décision claire, conduisant à un choix de la façon de conduire avec l'idée même de l'Europe, avant cette époque entièrement de sa poussée. Maintenant plus que jamais, il est clair que les pays d'Europe orientale, comme la Grande-Bretagne, ont adhéré aux institutions de Bruxelles que de récolter les bénéfices de économique et financière, refusant, en fait, d'adapter à un comportement qui devait être commune et partagée. À la lumière des événements de ces jours-ci ne voient pas de différence, sinon religieux, entre les Etats d'Europe orientale, où, entre autres droits civils sont de plus en plus affaibli, et la Turquie, il a été à juste titre rejetée simplement parce que ne pas assurer que les exigences en la matière. Ce constat ne peut que conduire à les seuls droits de solution possible, qui est à reconsidérer les traités d'adhésion pour former une nouvelle Union européenne, composée des seules nations peuvent travailler ensemble et d'assurer certaines normes. Cela pourrait aboutir à la renonciation de disponibilité facile du travail pas cher, veiller à ce que les pays de l'Est, qui est certainement malvenue à l'Allemagne, mais elle pourrait permettre une plus grande vitesse d'exécution du projet de l'Union européenne, en particulier dans le sens politique. Cette nouvelle Union européenne ne devrait inclure: la Belgique, Chypre, Danemark, Finlande, France, Allemagne, Grèce, Irlande, Italie, Luxembourg, Malte, Pays-Bas, le Portugal, l'Espagne et la Suède; pays, mais avec quelques différences, ont montré une consistance solide contre les principes fondateurs de l'Union européenne, comme conditions préalables nécessaires pour essayer de terminer le projet d'unification. Cet objectif doit en effet devenue primordiale sur tous les autres, à intégrer davantage d'Etats possibles, un projet qui échoua, et être la pierre de touche sur laquelle comparer la volonté réelle de l'adhésion d'un Etat à l'Union européenne; Sinon, que la situation actuelle se révèle, et comme dans le passé, il a été maintes fois produit, le manque d'hypothèses prennent le départ de lourdes sanctions, jusqu'à l'exclusion de Bruxelles, précisément pour protéger la nature plus intime de l'organisation et supranational Empêcher, par conséquent, la rupture et la fin.

Reduzir a União Europeia para evitar a dissolução

A questão dos migrantes destaca toda a hipocrisia com a qual ele tinha feito para o alargamento da Europa foram, culturalmente e em termos de histórico e social, pouco tinha a ver com o núcleo original que formou a Comunidade Europeia. Mas também a atitude dos países ocidentais deixa muito pouca dúvida, invadida por migrantes, que escolhem as rotas terrestres mais seguros, levantar questões e atitudes mostram pouca inclinação para a hospitalidade, e quando o problema era da Itália e da Grécia, sob pressão por causa da utilização de rotas marítimas, que mantiveram uma diferença conspícua. Agora é tudo rejeitar a responsabilidade e os encargos para os países vizinhos: um todos contra todos, o que impede a coordenação necessária para evitar uma crise política pode levar a União Europeia dissolvido. A primeira questão, o mais urgente, é a vontade, ou não, para manter a liberdade de movimento, o que foi, bem mais da moeda única, a base para a unidade europeia. Se uma atitude de cautela é compreensível, a partir de estados que são atingidos por ondas de imigração, a menos que você tomar iniciativas individuais para fechamento, assumiu a vaga de uma parte emocional do eleitorado, cada vez mais certo, ao contrário do Europa e abordagem populista, que parece ter precedência sobre as decisões, certamente desafiadores, mas parte necessária de uma organização supranacional que visa estabelecer um exemplo no mundo social e cultural. É significativo como qualquer crise econômica e até mesmo as medidas económicas draconianas, e injusta, imposta à Grécia, por isso, colocar em perigo a estrutura europeia, como a questão dos migrantes, capaz de trazer à tona os piores instintos, principalmente de pessoas de alguns estados , do nacionalista e completamente contrário às idéias fundadores da União Europeia. O ponto central é que precisamos de uma decisão clara, levando a uma escolha de como conduzir com a própria ideia de Europa, antes deste tempo inteiramente seu impulso. Agora mais do que nunca, é claro que os países da Europa Oriental, como a Grã-Bretanha, têm aderido às instituições de Bruxelas só para colher os benefícios da económica e financeira, recusando-se, de fato, para se adaptar ao comportamento que tinha que ser comum e compartilhada. À luz dos acontecimentos destes dias não vejo uma diferença, se não for religioso, entre os estados da Europa Oriental, onde, entre outros direitos civis estão cada vez mais enfraquecido, e da Turquia, foi justamente rejeitado apenas porque não garantir os requisitos nesta matéria. Esta constatação não pode deixar de levar a os únicos Direitos solução possível, que é a reconsiderar os tratados de adesão para formar uma nova União Europeia, composta de apenas nações podem trabalhar em conjunto e garantir determinados padrões. Isso poderia resultar em renúncia à fácil disponibilidade de mão de obra barata, assegurar que os países do Oriente, que é certamente indesejável para a Alemanha, mas poderia permitir maior velocidade de execução do projecto de União Europeia, especialmente no sentido político. Esta nova União Europeia deve incluir apenas: Bélgica, Chipre, Dinamarca, Finlândia, França, Alemanha, Grécia, Irlanda, Itália, Luxemburgo, Malta, Países Baixos, Portugal, Espanha e Suécia; países, embora com algumas diferenças, têm mostrado uma consistência sólida contra os princípios fundadores da União Europeia, como pré-condições necessárias para tentar completar o projeto de unificação. Este objectivo deve, de facto, tornar-se fundamental sobre todos os outros, como para integrar mais estados possíveis, um projeto que não foi bem sucedida, e ser a pedra de toque sobre a qual comparar a vontade real da adesão de um Estado à União Europeia; Caso contrário, como a situação atual está provando, e como no passado, tem sido repetidamente ocorrer, a falta de pressupostos devem desencadear sanções pesadas, até a exclusão de Bruxelas, precisamente para proteger a natureza mais íntima da organização e supranacional Impedir, por conseguinte, a separação e a final.

Уменьшите Европейский Союз, чтобы предотвратить растворение

Вопрос мигрантов подчеркивает все лицемерие, с которым он сделал с расширением Европы были, культурно и с точки зрения исторической и социальной, было мало, чтобы сделать с исходного ядра, что формируется Сообщество Европейский. Но и отношение западных стран оставляет очень мало сомнений, вторглись мигрантов, которые выбирают более безопасные земельные маршруты, поднимать вопросы и отношения показывают небольшую склонность к гостеприимству, и когда проблема была в Италии и Греции, под давлением из-за использования морских маршрутов, они поддерживали заметный разрыв. Теперь все отвергают ответственность и нагрузку на соседние страны: всех против всех, которая предотвращает координации, необходимой для предотвращения политического кризиса может принести Европейский Союз распался. Первый вопрос, наиболее актуальной, это воля, или нет, чтобы поддерживать свободу передвижения, которая была, хорошо большинство из одной валюты, основой для европейского единства. Если отношение осторожностью понятно, из стран, которые пострадали от волны иммиграции, тем меньше вы берете отдельные инициативы, направленные на закрытие, взял на волне эмоционального части электората, более правильно, в отличие от Европы и популистский подход, который, кажется, берет верх над решениями, конечно, сложно, но необходимая часть наднациональной организации, которая направлена ​​на пример в социальной и культурной мира. Показательно, как и любой экономический кризис и даже драконовские экономические меры, и несправедливо, наложенного на Грецию, поэтому мы должны ставить под угрозу европейскую структуру, как вопрос мигрантов, способны приносить из худшие инстинкты, особенно у людей, некоторых государств , националистических и полностью противоречит основополагающим идеям Европейского Союза. Центральная точка является то, что нам нужно четкое решение, что приводит к выбору, как вести с самой идеей Европы, до этого времени полностью его тяги. Сейчас, более чем когда-либо очевидно, что страны Восточной Европы, как Великобритания, придерживались учреждений Брюссель только пожинать плоды экономического и финансового, отказываясь, в самом деле, чтобы адаптироваться к поведению, которые должны быть общей и совместной. В свете событий этих дней не вижу разницы, если не религиозных, между государствами Восточной Европы, где, среди других гражданских прав являются все более и более ослабленный, и Турции, было справедливо отклонил только потому, что не обеспечить потребности в этом вопросе. Этот вывод не может не привести к единственно возможному прав решение, которое пересмотреть договоры о вступлении, чтобы сформировать новую Европейский Союз, состоящий из только стран могут работать вместе и обеспечить определенные стандарты. Это может привести к отказу от легкой доступности дешевой рабочей силы, убедитесь, что восточные страны, что, безусловно, нежелательно в Германию, но он мог бы позволить большую скорость выполнения проекта Европейского союза, особенно в политическом смысле. Этот новый Европейский Союз должен включать только: Бельгия, Кипр, Дания, Финляндия, Франция, Германия, Греция, Ирландия, Италия, Люксембург, Мальта, Нидерланды, Португалия, Испания и Швеция; страны, хотя и с некоторыми отличиями, показали твердую консистенцию против основополагающих принципов Европейского Союза, а необходимые предпосылки, чтобы попытаться завершить проект объединения. Эта цель должна на самом деле приобрел первостепенное значение над всеми другими, а интегрировать больше возможных состояний, проект, который оказался неудачным, и быть пробным камнем, на котором для сравнения действительную волю присоединения государства в Европейский Союз; В противном случае, как и нынешняя ситуация доказывает, как и в прошлом он неоднократно встречаются, отсутствие предпосылок должно отправились тяжелые наказания, вплоть до исключения из Брюсселя, именно для защиты более интимного характера организации и наднациональные Предотвращение, следовательно, распад и конец.

減少歐盟防止解體

移民問題凸顯所有的虛偽與他取得了對歐洲腫大者,文化以及歷史和社會方面,有一點做與形成的社區原來的核歐洲。而且西方國家的態度留下很少的疑問,移民,誰選擇更安全的陸路入侵,提出問題和態度,表現出傾斜不大的接待,而當問題是意大利和希臘的壓力下因為使用航道的,他們保持著明顯的差距。現在,這一切都拒絕負責,對鄰國的負擔:在一切人反對一切,這將阻止必要的,以避免政治危機能帶來歐盟解散的協調。第一個問題,最迫切的,是意志,還是不行,保持行動自由,這是,還有大部分的單一貨幣,依據歐洲的統一。如果謹慎的態度是可以理解的,從被移民浪擊狀態,你就越需要個人主動到關閉,承擔了選民的情感部分的浪潮中,越來越多的權利,違反了歐洲和民粹主義的做法,這似乎是優先的決策,肯定是具有挑戰性的,而是一個超國家的組織,旨在樹立一個榜樣,在社會和文化世界的必要組成部分。這是因為任何經濟危機甚至是嚴厲的經濟措施,和不公正的,強加給希臘顯著,所以我們把處於危險之中的歐洲結構,移民的問題,能夠帶出最壞的本能,特別是對一些州人,民族主義,完全違背了歐盟的創始理念。中央的一點是,我們​​需要一個明確的決定,導致了如何引導與歐洲的想法選擇,這一次完全是他的推力之前。現在比以往任何時候都清楚的是,東歐國家,如英國,粘附在布魯塞爾的機構只有獲得經濟和金融的好處,拒絕,事實上,適應行為必須是共同分擔。鑑於這些天發生的事件看不出差別,如果不是宗教,東歐,以及其他公民權利受到越來越多的減弱,和土耳其的國家之間,人們理所當然地拒絕了,只是因為沒有確保在這個問題上的要求。這一發現不能不引起唯一可能的解決方案的權利,這是重新考慮加入條約,形成一個新的歐盟中,只有國家組成的可以一起工作,並保證一定的標準。這可能會導致很容易獲得廉價勞動力的放棄,保證了東方國家,這當然是不受歡迎德國,但它可能允許執行歐盟項目的更快的速度,尤其是在政治意義。這種新的歐盟只應包括:比利時,塞浦路斯,丹麥,芬蘭,法國,德國,希臘,愛爾蘭,意大利,盧森堡,馬耳他,荷蘭,葡萄牙,西班牙和瑞典;國家,儘管有一定的差異,都表現出對歐盟的基本原則了堅實的一致性,提前約束要盡量完成統一的項目。這個目標必須在事實上成為最重要的在所有其他國家,如集成更多的可能狀態,這證明是不成功的項目,並在其上比較一個國家加入歐洲聯盟的加入的真正意願的試金石;否則,目前的形勢證明,並在過去,它已多次發生,缺乏假設將掀起重罰,最高可達排除在布魯塞爾,正是為了保護組織和超國家的更親切自然防止,因此,解體和端。

溶解を防止するために、欧州連合(EU)の削減

移民の問題は、彼がヨーロッパの拡大に作ったいるすべての偽善は、文化的、歴史的・社会的の観点から、コミュニティを形成し、元の核とはほとんどしていたし、強調してヨーロッパ。しかし、また、欧米諸国の態度はより安全な土地のルートを選択する移民、問題を提起し、態度に侵略、非常にほとんど疑いを残しおもてなしに少し傾斜を示し、問題は圧力の下で、イタリアとギリシャであったときなぜなら海ルートの使用が、彼らが目立つギャップを維持しました。今では、すべての責任と近隣諸国の負担を拒否します:すべてのすべてに対して、欧州連合(EU)が溶解をもたらすことができる政治的危機を回避するために必要な調整を防止します。最初の質問、最も緊急のは、欧州統一の基礎単一通貨のももっともだった移動の自由を維持するために、意志、またはではありません。注意の態度が理解できる場合は、移民の波に見舞われている状態から、より少ないあなたは、閉鎖に個々のイニシアチブを取る有権者の感情的な部分の波に、ますます、右ヨーロッパに反しましたそして、ポピュリストの決定に優先しているようだアプローチは、確かに挑戦するが、社会的、文化的な世界に例を設定することを目的と超国家的な組織の必要な部分。特にいくつかの州の人々の最悪の本能を引き出すことのできる移民の問題、として、それは、任意の経済危機、さらには厳格な景気対策として重要な、と不当な、ギリシャに課されているので、私たちは危険にさらされ、欧州の構造を置きます、の民族主義と欧州連合(EU)の創設のアイデアに完全に反します。中心点は、我々は完全に彼の推力この時間より前に、ヨーロッパの非常にアイデアを導く方法の選択につながる、明確な判断を必要とすることです。さて、これまで以上に、それは、英国のような東欧諸国では、唯一でなければならなかった行動に適応するために、実際には、拒否し、経済・金融のメリットを享受するためにブリュッセル機関に付着していることは明らかです一般的な共有。宗教ではない場合は、これらの日の出来事に照らして、それが当然という理由だけで拒否された、東より多くの弱められ、他の市民権のうち、ヨーロッパ、およびトルコの状態の間、違いが表示されていませんこの問題で要件を保証するものではありませんでした。この知見はなく、一緒に作業し、一定の基準を確保することができる唯一の​​国で構成される新たな欧州連合(EU)を形成するために、加盟条約を再検討することでのみ可能な解決策の権利、につながることができません。これは、ドイツに確かに歓迎されないが、それは特に政治的な意味で、欧州連合(EU)のプロジェクトの実行の大きな速度を許可する可能性があり、その東の国を確保する、安価な労働力の入手の容易放棄につながる可能性があります。この新しい欧州連合のみ含まれている必要がありますベルギー、キプロス、デンマーク、フィンランド、フランス、ドイツ、ギリシャ、アイルランド、イタリア、ルクセンブルク、マルタ、オランダ、ポルトガル、スペイン、スウェーデン、国は、いくつかの違いはあるものの、統一プロジェクトを完了しようするために必要な前提条件として、欧州連合(EU)の創設原則に対する固体のコンシステンシーを示しています。この目的は、実際には、失敗した証明したプロジェクトをより多くの可能な状態を統合し、欧州連合(EU)への状態の加盟の本当の意志を比較する上で試金石なるように、他のすべての上に最も重要になる必要があります。それ以外の場合は、現在の状況が証明されており、従来のようにそれを繰り返し仮定の欠如は、最大除外ブリュッセルから、重い罰則をオフに設定しなければならない正確に組織のより親密な自然を保護し、超国家的、発生されたようにしたがって、ブレークアップと終了を防ぎます。

الحد من الاتحاد الأوروبي لمنع انحلال

قضية المهاجرين يسلط الضوء على جميع النفاق التي كان قد أدلى به لتوسيع أوروبا كانت وثقافيا وفيما يتعلق التاريخي والاجتماعي، ليس لديها ما تفعله مع النواة الأصلية التي شكلت الجماعة الأوروبي. ولكن أيضا موقف الدول الغربية يدع مجالا للشك جدا، غزتها المهاجرين، الذين يختارون الطرق أكثر أمنا الأرض، ورفع القضايا والمواقف تظهر ميلا كبيرا إلى الضيافة، وعندما كانت المشكلة من إيطاليا واليونان، تحت ضغط بسبب استخدام-الطرق البحرية، لإمتلاكهم وجود فجوة واضحة. الآن كل شيء رفض المسؤولية والعبء على الدول المجاورة: والجميع ضد الجميع، والذي يمنع التنسيق اللازم لتفادي أزمة سياسية يمكن أن يحقق الاتحاد الأوروبي المنحل. السؤال الأول والأكثر إلحاحا، هو الإرادة، أو لا، للحفاظ على حرية الحركة، التي كانت، وأيضا أكثر من عملة واحدة، وأساس للوحدة الأوروبية. إذا كان موقف الحذر أمر مفهوم، من الدول التي ضربتها موجات من الهجرة، أقل لك اتخاذ المبادرات الفردية إلى الإغلاق، أخذت على موجة جزءا العاطفي من الناخبين، والحق على نحو متزايد، على عكس أوروبا والنهج الشعبوي، والتي يبدو أن لها الأسبقية على القرارات، مما يشكل تحديا بالتأكيد، ولكن جزءا ضروريا من منظمة فوق وطنية تهدف لتكون مثالا يحتذى في العالم الاجتماعي والثقافي. ومما له دلالته مثل أي أزمة اقتصادية وحتى الاجراءات الاقتصادية القاسية، وغير عادلة، المفروضة على اليونان، لذلك وضعنا في خطر الهيكل الأوروبي، حيث أن مسألة المهاجرين، قادرون على إبراز أسوأ الغرائز، وخاصة من الناس من بعض الدول ، من القوميين والعكس تماما لأفكار المؤسسين للاتحاد الأوروبي. النقطة المركزية هي أننا بحاجة إلى قرار واضح، مما أدى إلى اختيار كيفية قيادة مع فكرة أوروبا، قبل هذا الوقت تماما فحوى له. الآن أكثر من أي وقت مضى فمن الواضح أن بلدان أوروبا الشرقية، مثل بريطانيا، انضمت إلى المؤسسات بروكسل فقط لجني فوائد اقتصادية ومالية، ورفض، في الواقع، على التكيف مع السلوك الذي كان لابد عامة ومشتركة. في ضوء أحداث هذه الأيام لا أرى فرقا، إن لم يكن الدينية، بين دول أوروبا الشرقية، حيث، من بين الحقوق المدنية الأخرى هي أكثر وأكثر ضعفت، وتركيا، ورفض ذلك بحق لمجرد لم ضمان المتطلبات في هذه المسألة. هذه النتيجة لا يمكن إلا أن تؤدي إلى حقوق الحل الوحيد الممكن، وهو إعادة النظر في المعاهدات الانضمام لتشكيل الاتحاد الأوروبي الجديد، الذي يتألف من الدول الوحيدة التي يمكن العمل معا وضمان معايير معينة. هذا يمكن أن يؤدي إلى التخلي عن سهولة الحصول على العمالة الرخيصة، تأكد من أن بلدان الشرق، وهو غير مرحب به بالتأكيد إلى ألمانيا، ولكن يمكن السماح بقدر أكبر من سرعة تنفيذ المشروع من الاتحاد الأوروبي، خصوصا بالمعنى السياسي. هذا الاتحاد الأوروبي الجديد ينبغي أن تشمل فقط: بلجيكا، قبرص، الدنمارك، فنلندا، فرنسا، ألمانيا، اليونان، ايرلندا، ايطاليا، لوكسمبورغ، مالطا، هولندا، البرتغال، اسبانيا والسويد. البلدان، ولكن مع بعض الاختلافات، وقد أظهرت تماسك متين ضد المبادئ المؤسسة للاتحاد الأوروبي، والشروط المسبقة اللازمة في محاولة لاستكمال مشروع التوحيد. يجب في الواقع أصبح هذا الهدف الأسمى فوق كل الآخرين، كما لدمج المزيد من الدول ممكنة، وهو المشروع الذي ثبت فشلها، ويكون بيضة القبان التي لمقارنة الإرادة الحقيقية للانضمام دولة إلى الاتحاد الأوروبي؛ خلاف ذلك، لأن الوضع الحالي يثبت، وكما حدث في الماضي فقد كان مرارا وتكرارا أن يحدث، وعدم وجود افتراضات يجب انطلقت عقوبات شديدة، تصل إلى الاستبعاد من بروكسل، على وجه التحديد لحماية الطبيعة أكثر حميمية للمنظمة وفوق الوطنية منع، وبالتالي فإن تفكك والنهاية.

mercoledì 28 ottobre 2015

USA ed Iran vicini ad una ripresa delle relazioni internazionali, oltre il trattato sul nucleare

L'imminente avvio del vertice sulla guerra siriana presenterà una novità importante a livello diplomatico. La presenza dell’Iran al tavolo delle trattative riporta Teheran al centro di una vertenza importante dopo tanti anni di isolamento, interrotti soltanto dal negoziato sul nucleare iraniano. Se sul terreno dei combattimenti la presenza di Teheran era ormai certificata dalla collaborazione con i curdi, gli irakeni e, negli ultimi tempi con i russi, si era trattato sempre di un impegno ufficioso, portato avanti con tenacia per difendere le posizioni del paese in Siria ed anche la propria parte religiosa, gli sciiti. Quindi, per la prima volta siederanno allo stesso tavolo i rappresentanti di Washington e di Teheran, che, pur già entrati in contatto, dovranno appianare le profonde divergenze ancora presenti nei loro rapporti. Quelle contingenti riguardano la volontà iraniana, coincidente con quella russa, di mantenere Assad al potere, fattore che gli USA vorrebbero eliminare dal futuro siriano. Intorno a questo problema si annunciano le maggiori difficoltà per la presenza allo stesso tavolo di paesi sunniti come Egitto e Turchia. Per Mosca la presenza iraniana è fondamentale in quanto le due potenze vengono da un periodo di relativo isolamento e questa occasione gli permette di rompere un accerchiamento diplomatico, che ne ha impedito, anche se non del tutto, una reale incisività del perseguimento dei propri progetti in ambito internazionale. Una affermazione, anche parziale, che può essere ottenuta soltanto con il riconoscimento ufficiale di Assad ai negoziati che disegneranno il futuro della Siria, potrebbe rappresentare, una vittoria consistente per Iran e Russia, in grado di rilanciare la loro attività diplomatiche su scala più ampia. Per conseguire tale risultato i due paesi stanno operando sia dal lato diplomatico, dove la partita è obiettivamente più difficile, sia su quello militare, utilizzato come strumento per facilitare il lavoro delle relazioni internazionali. Gli interventi della Russia stanno costruendo una solida protezione ad Assad, colpendo sia le formazioni dello Stato islamico, che i ribelli democratici sostenuti dagli Stati Uniti, mentre l’Iran, in accordo con il governo sciita irakeno e spesso al fianco dei combattenti curdi dell’Iraq, sta combattendo i fondamentalisti sunniti sul suolo di Bagdad. L’impegno diretto sul terreno porta un vantaggio considerevole rispetto alla tattica americana che, attraverso i raid aerei, ha ottenuto successi solo parziali. Al momento cruciale delle trattative gli effetti dell’impegno diretto non potranno non pesare sulle decisioni del vertice. Ma, oltre ai fatti contingenti, che riguardano gli assetti della Siria e della regione del medio oriente, è importante sottolineare, come la partecipazione iraniana ad un vertice così importante, rivesta un significato che va oltre l’appuntamento. Il punto centrale è la ripresa delle relazioni tra Stati Uniti ed Iran e tutto ciò che questo aspetto potrà investire sia sulla scena diplomatica che su quella interna dei rispettivi stati. Non è un mistero che diversi ambienti, anche piuttosto influenti in ambedue le nazioni siano piuttosto restii a riprendere un colloquio interrotto bruscamente diversi anni addietro, tanto da fare diventare i due stati i maggiori nemici, instaurando una distanza abissale. Negli stessi ambienti politici americani, che hanno favorito il negoziato sul nucleare, si nutre ancora molta diffidenza sulle reali intenzioni di Teheran in ambito internazionale, malgrado i due paesi abbiano anche collaborato in modo non ufficiale e spesso a distanza, contro il comune nemico del fondamentalismo sunnita. In Iran, esistono sentimenti altrettanto avversi agli USA, ancora sovente definiti, anche in discorsi ufficiali, il Grande Satana. Nonostante l’accordo raggiunto sulla questione nucleare permangono quindi elementi di profonda distanza tra i due paesi, che non aiutano nel raggiungimento dell’obiettivo della stabilità regionale. Le ambizioni di esercitare un ruolo di media potenza da parte dell’Iran, finora osteggiate da Washington, devono essere riconsiderate a partire dalla ricerca della soluzione della crisi siriana, per investire uno spettro più ampio di problematiche, che tengono la regione in un costante pericolo. La profonda differenza religiosa, che ha esasperato le tensioni tra Iran ed Arabia Saudita, a cui si è aggiunta la Turchia, alla ricerca di una dimensione di maggiore influenza sui paesi arabi e la presenza della questione palestinese, obbligano gli USA a cercare di percorrere nuove vie. La posizione americana è attualmente la più complicata, perchè gli Stati Uniti sono soggetti ad una sollecitazione da più parti, che impedisce un comportamento univoco ed obbliga ad esercizi molto complicati di equilibrismo diplomatico, in questo scenario l’arrivo della presenza russa, alquanto ingombrante, risulta essere un aspetto aggravante per l’attività statunitense. Washington non può, però frenare le ambizioni diplomatiche iraniane, ma deve, anzi, assecondarle, nella misura in cui ciò sarà possibile, per coinvolgere un attore di notevole peso politico, funzionale al mantenimento degli equilibri regionali. Certamente Washington deve anche fare opera di contenimento per non permettere una troppo invasiva azione di Teheran, sopratutto nei confronti degli alleati storici degli Stati Uniti; in ogni caso è meglio instaurare un dialogo diretto, che continuare con manovre sotterranee, che, nel momento attuale potrebbero portare a conseguenze fortemente negative.

US and Iran closer to a resumption of international relations, in addition to the Treaty on Nuclear

The imminent start of the summit on the war in Syria will present a major innovation at the diplomatic level. Iran's presence at the negotiating table shows Tehran at the center of a dispute important after so many years of isolation, interrupted only by negotiations on the Iranian nuclear issue. If on the ground fighting the presence of Tehran was now certified by the cooperation with the Kurds, Iraqis and, in recent times with the Russians, it had been always an unofficial commitment, carried forward with tenacity to defend the positions of the country in Syria and also their religious part, the Shiites. So, for the first time they sit at the same table representatives of Washington and Tehran, which, although already come into contact, must iron out deep differences still present in their relationships. The quota concerning the will of Iran, which coincides with that of Russia, to keep Assad in power, a factor that the US would remove Syria from the future. Around this problem announce the greatest difficulties for the presence at the table of Sunni countries like Egypt and Turkey. For Moscow the Iranian presence is crucial as the two powers come from a period of relative isolation and this opportunity allows him to break a diplomatic encirclement, that prevented, even if not entirely, a real punch in the pursuit of its projects internationally. A statement, in part, that can be obtained only with the official recognition of Assad in the negotiations that will design the future of Syria, could represent a significant victory for Iran and Russia, can revive their diplomatic activities on a larger scale. To achieve this the two countries are working on both the diplomatic, where the game is objectively more difficult, both on the military, used as a tool to facilitate the work of international relations. The actions of Russia are building a solid protection to Assad, hitting both formations of the Islamic state, the rebels Democrats supported by the US, while Iran, in agreement with the Iraqi Shiite government and often alongside Kurdish fighters of ' Iraq, is fighting the Sunni fundamentalists on the ground in Baghdad. The direct involvement on the ground brings a considerable advantage compared to the American tactic that, through air strikes, got only partial success. At the crucial moment of the negotiations the direct effects of the commitment will surely weigh on the decisions of the summit. But, in addition to the contingent facts, concerning the structure of Syria and the region of the Middle East, it is important to emphasize, as the participation of Iran to a summit so important, it plays a significance that goes beyond the appointment. The central point is the resumption of relations between the US and Iran and all that this aspect may invest both on the diplomatic scene and on the inside of the respective states. It is no secret that many environments, also quite influential in both countries are rather reluctant to resume a conversation stopped abruptly several years ago, so as to become the two were the greatest enemies, establishing a distance abysmal. In the same environments American politicians, who favored the nuclear talks, it still harbors great suspicion about the true intentions of Tehran in the international arena, despite the two countries have also worked unofficially and often at a distance, against the common enemy of fundamentalism Sunni. In Iran, there are feelings equally adverse to the US, still often defined, even in official speeches, the Great Satan. Despite the agreement on the nuclear issue remain so elements of profound distance between the two countries, which do not help in achieving the goal of regional stability. Ambitions to play a role of media power from Iran, so far opposed by Washington, must be reconsidered from the search for the solution of the Syrian crisis, to invest a broader spectrum of issues that keep the region in a constant danger . The deep religious difference, which has exacerbated tensions between Iran and Saudi Arabia, to which was added the Turkey, looking for a size of greater influence on the Arab countries and the presence of the Palestinian issue, forcing the US to try to break new streets. The American position is currently the most complicated, because the United States are subject to a stress from many quarters, which prevents a unique behavior and agrees to exercise very complicated diplomatic balancing act, in this scenario, the arrival of the Russian presence, somewhat cumbersome, It turns out to be an aggravating aspect for the US business. Washington can not, however, curb the Iranian diplomatic ambitions, but has, in fact, assist them, to the extent that this is possible, to involve an actor of considerable political weight, functional to the maintenance of regional balance. Certainly Washington must also make efforts to limit to not allow a too invasive action of Tehran, especially towards the historical allies of the United States; in any case it is better to open a direct dialogue, which continue with underground maneuvers, which, at the present time could lead to very negative consequences.

Estados Unidos e Irán más cerca de una reanudación de las relaciones internacionales, además del Tratado de la Nuclear

El inminente inicio de la cumbre sobre la guerra en Siria presentará una innovación importante en el plano diplomático. La presencia de Irán en la mesa de negociación muestra Teherán en el centro de una disputa importante después de tantos años de aislamiento, sólo interrumpido por las negociaciones sobre la cuestión nuclear iraní. Si en el terreno luchando contra la presencia de Teherán ya fue certificado por la cooperación con los kurdos, iraquíes y, en los últimos tiempos con los rusos, que había sido siempre un compromiso oficial, llevada adelante con tenacidad para defender las posiciones del país en Siria y también su parte religiosa, los chiítas. Así, por primera vez se sientan en la misma mesa representantes de Washington y Teherán, que, aunque ya en contacto, debe limar diferencias profundas aún presente en sus relaciones. La cuota correspondiente a la voluntad de Irán, que coincide con la de Rusia, para mantener Assad en el poder, un factor que los EE.UU. retire Siria desde el futuro. En torno a este problema anunciar las mayores dificultades para la presencia en la mesa de los países suníes como Egipto y Turquía. Para Moscú la presencia iraní es crucial, ya que los dos poderes vienen de un período de relativo aislamiento y esta oportunidad le permite romper un cerco diplomático, que impedía que, aunque no del todo, un verdadero golpe en la consecución de sus proyectos internacionalmente. Una declaración, en parte, que se puede obtener sólo con el reconocimiento oficial de Assad en las negociaciones que diseñar el futuro de Siria, podría representar una importante victoria para Irán y Rusia, puede revivir sus actividades diplomáticas en una escala más grande. Para lograr esto, los dos países están trabajando en tanto el diplomático, donde el juego es objetivamente más difícil, tanto por los militares, que se utiliza como una herramienta para facilitar la labor de las relaciones internacionales. Las acciones de Rusia están construyendo una sólida protección al Assad, golpeando ambas formaciones del estado islámico, los rebeldes demócratas apoyados por los EE.UU., mientras que Irán, en acuerdo con el gobierno chiíta iraquí y, a menudo junto a combatientes kurdos de ' Irak, está luchando contra los fundamentalistas sunitas sobre el terreno en Bagdad. La participación directa en el suelo lleva una ventaja considerable en comparación con la táctica estadounidense que, a través de ataques aéreos, obtuvo sólo un éxito parcial. En el momento crucial de las negociaciones de los efectos directos del compromiso seguramente pesará sobre las decisiones de la cumbre. Pero, además de los hechos contingentes, en relación con la estructura de Siria y la región del Oriente Medio, es importante destacar, como la participación de Irán a una cumbre tan importante, que desempeña un significado que va más allá de la cita. El punto central es la reanudación de las relaciones entre los EE.UU. e Irán y todo lo que este aspecto puede invertir tanto en la escena diplomática y en el interior de los estados respectivos. No es ningún secreto que muchos ambientes, también muy influyentes en ambos países son bastante reacios a reanudar una conversación se detuvo abruptamente hace varios años, para llegar a ser los dos eran los mayores enemigos, estableciendo una distancia abismal. En los mismos ambientes políticos estadounidenses, que estaban a favor de las conversaciones nucleares, que todavía alberga gran desconfianza acerca de las verdaderas intenciones de Teherán en el ámbito internacional, a pesar de los dos países también han trabajado extraoficialmente ya menudo a una distancia, contra el enemigo común del fundamentalismo sunita. En Irán, hay sentimientos igualmente adversas a los EE.UU., todavía a menudo definida, incluso en los discursos oficiales, el Gran Satanás. A pesar del acuerdo sobre la cuestión nuclear seguirá siéndolo elementos de profunda distancia entre los dos países, que no ayudan en la consecución del objetivo de la estabilidad regional. Ambiciones para jugar un papel de poder mediático de Irán, hasta ahora la oposición de Washington, debe ser reconsiderado desde la búsqueda de la solución de la crisis siria, invertir un espectro más amplio de cuestiones que guardan la región en un peligro constante . La diferencia religiosa profunda, que ha exacerbado las tensiones entre Irán y Arabia Saudita, a la que se añadió la de Turquía, en busca de un tamaño de mayor influencia en los países árabes y la presencia de la cuestión palestina, obligando a los EE.UU. para tratar de abrir nuevos calles. La posición estadounidense es actualmente el más complicado, porque los Estados Unidos están sujetos a un estrés de muchos sectores, lo que impide un comportamiento único y se compromete a ejercer muy complicado acto de equilibrio diplomático, en este escenario, la llegada de la presencia rusa, algo engorroso, Resulta ser un aspecto agravante para el negocio de los Estados Unidos. Washington no puede, sin embargo, poner freno a las ambiciones diplomáticas iraníes, pero tiene, de hecho, ayudar a ellos, en la medida en que esto es posible, para involucrar a un actor de gran peso político, funcional para el mantenimiento del equilibrio regional. Ciertamente Washington también debe hacer esfuerzos para limitar a no permite una acción demasiado invasivo de Teherán, sobre todo hacia los aliados históricos de los Estados Unidos; en cualquier caso, es mejor abrir un diálogo directo, que continúan con las maniobras subterráneas, que, en la actualidad podrían conducir a consecuencias muy negativas.