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giovedì 18 maggio 2017

L'Iran alle elezioni

Le imminenti elezioni politiche iraniane possono portare il paese a continuare sul proprio percorso di normalizzazione o, viceversa, riportare indietro il paese ad un nuovo periodo oscurantista. Il Presidente  uscente, Rohani, può vantare l’accordo sul nucleare ed una crescita economica per l’Iraniana, che, però, non appare ancora compiuta. Pur potendo aprire il mercato all’estero, ciò non è avvenuto in maniera completa, per il mantenimento di alcune sanzioni, che hanno impedito la crescita finanziaria del paese. Non a caso i detrattori del presidente uscente, imputano a Rohani l’avere firmato troppo presto il trattato sul nucleare, senza avere avuto la certezza completa di tutte le contropartite. La parte avversa al presidente uscente fa discendere da questa mancata attuazione dei trattati la disoccupazione ancora alta e la corruzione che flagellano il paese. Ma non solo questi i motivi di contrarietà tra le due principali liste concorrenti: se Rohani, pur da una posizione centrale della politica iraniana, intende comunque percorrere una strada di modernizzazione, i conservatori vogliono togliere di nuovo quelle poche concessioni fatte dal governo in materia di liberalizzazione sociale, per riportare il paese ad essere nuovamente una repubblica islamica nel senso completo del termine. Pur essendo favorito Rohani deve fare i conti con questa linea, che tende ad identificarsi con le problematiche che interessano maggiormente la parte più povera della popolazione, quella che non sente ancora come propria l’esigenza di una maggiore libertà sociale. Non per niente i settori del tessuto sociale iraniano, dove il presidente uscente sembra riscuotere i maggiori consensi, sono quelli dei giovani, specialmente gli universitari, le elité e la classe media, più agiata economicamente. Sembra, cioè, che lo stato economico che fornisce una certa tranquillità, possa consentire di ambire anche ad una maggiore apertura culturale, necessaria per sentire un maggiore bisogno di un allentamento nei costumi. Risulta chiaro che è l’esatto opposto di chi auspica un nuovo rigore nella società iraniana, individuato anche come mezzo per una maggiore diffusione del benessere. Questo orientamento appare in contraddizione con la necessità di una maggiore libertà di movimento degli investitori stranieri, che si sono subito interessati alle prospettive che l’economia iraniana può offrire, grazie alla ricchezza delle proprie materie prime. Ma operare nel settore privato è ancora troppo difficoltoso per l’eccessiva burocrazia, ancora in mano ai settori clericali del paese e quindi meno illuminati. Per crescere, l’economia ha bisogno di procedure più snelle ed accessi a finanziamenti esteri, che devono potere arrivare in modo sicuro e veloce. Per tutti questi motivi appare difficile credere che con una vittoria dei conservatori si possano creare questi necessari presupposti per la crescita. Con il divieto dei sondaggi appare difficile fare dell e previsioni sull’esito del voto, anche se da più parti Rohani viene dato come favorito, proprio per la necessità del paese di avere garanzie sulla propria crescita economica. Il presidente uscente non è certo un progressista come intendiamo in occidente, ma in questo momento, è l’opzione migliore che il paese consente a se stesso per una ulteriore apertura sul tema dei diritti e quindi una facilitazione per i rapporti con l’estero. Non che ci si possa  aspettare stravolgimenti: la politica estera di Rohani, pur vantando il successo del negoziato sul nucleare, è sempre caratterizzata dal dualismo con l’Arabia Saudita, nel campo religioso, dall’appoggio incondizionato al regime di Assad, per quanto riguarda la questione siriana e l’eccessiva, per quanto nascosta, attività contro lo stato israeliano. Con Trump nella veste di presidente statunitense, i rapporti tra i due stati sono tornati ad essere tesi, ma con un presidente di chiaro stampo conservatore la tensione potrebbe arrivare a livelli molto pericolosi. Se l’aspetto economico è quello su cui fare leva per consentire una maggiore apertura del paese iraniano verso l’esterno, cosa che è necessaria anche all’Europa per incrementare, anch’essa,  la propria economia e trovare dei canali privilegiati nei rapporti con Teheran, funzionali al recupero del prestigio di Bruxelles in campo internazionale, il migliore candidato possibile appare senz’altro Rohani; occorre anche non dimenticare l’apporto che i combattenti iraniani hanno dato sul terreno, contro le forze dello Stato islamico, fattore, che, se pure da inquadrare nel dualismo tra sciiti e sunniti, non è da trascurare e che è venuto su impulso del presidente iraniano uscente. L’importanza del voto iraniano appare quindi fondamentale, sia per gli equlibri regionali, che per quelli mondiali, perchè una regressione del più grande paese sciita porterebbe a nuovi scenari di instabilità, dei quali il panorama internazionale, già travagliato, non ha certo bisogno.     

Iran in the elections

Upcoming Iranian political elections can lead the country to continue on its normalization path or, conversely, bring the country back to a new obscurantist period. The outgoing President, Rohani, can boast of Iran's nuclear agreement and economic growth, but it is not yet complete. While opening up the market abroad, this was not the case for maintaining some sanctions that prevented the country's financial growth. It is no coincidence that the outgoing president's detractors impute to Rohani that he has signed the nuclear treaty too early without having complete certainty of all the counterparts. The adverse party to the outgoing president is the result of this failure to implement treaties, the still high unemployment and the corruption that flagrant the country. But not only is this the motives of contradiction between the two main competing lists: if Rohani, though from a central position in Iranian politics, intends to pursue a course of modernization, the conservatives want to remove again those few concessions made by the government in matters of Social liberalization, to bring the country back to being an Islamic republic in the full sense of the term. Although Rohani's favorite, he has to deal with this line, which tends to identify with the issues most affecting the poorest part of the population, one who does not yet feel the need for greater social freedom as its own. Not at all the areas of the Iranian social fabric, where the outgoing president seems to have the greatest consensus, are those of young people, especially college students, elites and the middle class, more economically advantageous. It seems, for instance, that the economic state that provides some tranquility can allow for greater cultural openness, necessary to feel the greater need for loosening in costumes. It is clear that it is the exact opposite of those who are hoping for a new punishment in Iranian society, also identified as a means of spreading well-being. This approach contradicts the need for greater freedom of movement for foreign investors who have been interested in the prospects that the Iranian economy can offer, thanks to the wealth of its raw materials. But working in the private sector is still too difficult for the excessive bureaucracy, still in the hands of the clerical sectors of the country and hence less enlightened. To grow, the economy needs more streamlined procedures and access to foreign funding, which must be able to arrive safely and quickly. For all these reasons, it is difficult to believe that a conservative victory can create these necessary prerequisites for growth. With the prohibition of polling, it is difficult to make the predictions on the outcome of the vote, although Rohani is most favored, given the need for the country to have guarantees of its economic growth. The outgoing president is certainly not a progressist as we mean in the West, but at this moment, it is the best option that the country allows itself for a further opening on the issue of rights and hence facilitating relations with foreign countries. Rohani's foreign policy, despite the success of the nuclear negotiation, is always characterized by dualism with Saudi Arabia in the religious field, with unconditional support for Assad's regime, as regards The Syrian question and the excessive, though hidden, activity against the Israeli state. With Trump in the role of US President, the relations between the two states have returned to be argued, but with a president of a clear conservative mold the tension could come to very dangerous levels. If the economic aspect is what it is about to make it possible to open the Iranian country to the outside, something that is also necessary for Europe to increase its economy and find privileged channels in relations with Tehran, working to restore the prestige of Brussels in the international arena, the best possible candidate appears Rohani; One should not forget the contribution that Iranian fighters have given to the ground, against the forces of the Islamic State, a factor which, even if framed in dualism between Shiites and Sunnis, must not be neglected and that has come to the impulse of the President Outgoing Iranian. The importance of the Iranian vote, therefore, is crucial for both regional and world equlibri, because a regression of the largest Shiite country would lead to new scenarios of instability, which the already troubled international scene certainly does not need.

Elecciones de Irán

Las próximas elecciones iraníes pueden llevar al país a continuar en su camino hacia la normalización o, por el contrario, traer de vuelta al país a un nuevo periodo oscurantista. El presidente saliente, Rohani, puede presumir el acuerdo nuclear y el crecimiento económico para Irán, que, sin embargo, no aparece todavía completa. Si bien podemos abrir el mercado en el extranjero, esto no ha ocurrido de una manera completa, con el mantenimiento de ciertas sanciones, que han impedido el crecimiento económico del país. No es casualidad que los detractores del presidente saliente, la culpa Rohani haber firmado el Tratado Nuclear demasiado pronto, sin haber tenido la plena confianza de todas las contrapartes. La parte contraria al Presidente saliente es descendiente de esta falta de aplicación de los tratados internacionales que sigue siendo elevado desempleo y la corrupción que asolan el país. Pero no sólo son estos los motivos de oposición entre los dos principales listas que compiten si Rohani, aunque desde una posición central en la política iraní, tiene la intención de viajar un camino de modernización, los conservadores quieren recuperar las pocas concesiones hechas por el gobierno en relación con liberalización sociales, para sacar al país de nuevo a ser una república islámica en el pleno sentido del término. A pesar de ser favorecido Rohani tiene que lidiar con esta línea, que tiende a identificarse con los temas que más importan a la parte más pobre de la población, que todavía se siente como su la necesidad de una mayor libertad social. No en todos los sectores de la estructura social de Irán, donde el presidente saliente parece recoger más apoyo, son las de los jóvenes, especialmente a los estudiantes universitarios, la élite y la clase media, más acomodados económicamente. Parece, es decir, que el estado económico que proporciona un grado de calma, sino que también puede permitir que se aspira a una mayor apertura cultural necesario para sentir una mayor necesidad de una flexibilización en el vestuario. Está claro que es exactamente lo contrario de los que abogaban por un nuevo rigor en la sociedad iraní, también identificado como un medio para una mayor distribución de la riqueza. Este enfoque parece contradecir la necesidad de una mayor libertad de movimiento de los inversores extranjeros, que ahora están interesados ​​en las perspectivas de que la economía iraní puede ofrecer, gracias a la riqueza de sus materias primas. Pero trabajar en el sector privado es todavía demasiado difícil para el exceso de burocracia, todavía en manos de los sectores administrativos del país y por lo tanto menos iluminada. Para crecer, la economía necesita procedimientos más ágiles y acceso a la financiación externa, que deben ser capaces de llegar de forma segura y rápida. Por todas estas razones, es difícil de creer que una victoria conservadora puede crear estas condiciones necesarias para el crecimiento. Con la prohibición de las urnas parece difícil hacer predicciones sobre el resultado de la votación y, aunque más partes Rohani se da como favorito, debido a la necesidad del país de contar con garantías sobre su crecimiento económico. El presidente saliente no es una progresiva cómo nosotros, en Occidente, pero en este momento, es la mejor opción que permite al país en sí para una mayor apertura en el tema de los derechos y por lo tanto una facilidad para las relaciones exteriores. No es que uno puede esperar trastornos: la política exterior de Rohani, mientras que cuenta con el éxito de las conversaciones nucleares, siempre se caracteriza por la dualidad con Arabia Saudita en el campo de la religión, por el apoyo incondicional que el régimen de Assad, en lo que respecta pregunta sirio y excesiva, como las actividades ocultas contra el estado de Israel. Con Trump en su calidad de presidente de Estados Unidos, las relaciones entre ambos países han vuelto a estar tenso, pero con una clara presidente conservador de la tensión podría llegar a niveles muy peligrosos. Si el aspecto económico se va a aprovechar para permitir una mayor apertura del país hacia el exterior de Irán, que también es necesario que Europa aumente, también, su economía y encontrar los canales clave en el tratamiento de Teherán, la recuperación funcional de Bruselas prestigio en el ámbito internacional, el mejor candidato puede ciertamente parece Rohani; Tampoco hay que olvidar la contribución que los combatientes han dado iraníes en el suelo, contra las fuerzas del Estado Islámico, un factor que, a pesar de ser enmarcado en el dualismo entre chiíes y suníes, no debe dejarse de lado y que vino a instancias del Presidente saliente de Irán. Parece, por tanto, esencial en la importancia de la votación de Irán, tanto para la acrobacia regionales, que los precios mundiales, debido a una regresión de la mayor país chií que pueden dar lugar a nuevos escenarios de inestabilidad, de las cuales la escena internacional, ya golpeado, ciertamente no lo necesita.

Iran Wahlen

Die bevorstehenden Wahlen im Iran kann das Land bringen auf dem Weg zur Normalisierung oder umgekehrt, um fortzufahren, bringen das Land zu einem neuen obscurantist Zeitraum zurück. Der scheidende Präsident, Rohani, können die Atomabkommen und das Wirtschaftswachstum für Iran verfügen, die jedoch noch nicht vollständig angezeigt werden. Während wir den Markt im Ausland eröffnen können, hat dies in einer vollständigen Art und Weise nicht geschehen ist, für die Aufrechterhaltung bestimmter Sanktionen, die das finanzielle Wachstum des Landes verhindert haben. Kein Zufall, dass die Verleumder des scheidenden Präsidenten, schuld Rohani zu früh, den Vertrag über den Kern unterzeichnet haben, ohne die Kollegen das volle Vertrauen alles gehabt zu haben. Die Gegenpartei des scheidenden Präsidenten wird aus diesem Mangel an Umsetzung der internationalen Verträge stieg die nach wie vor hohe Arbeitslosigkeit und Korruption, die das Land plagen. Aber nicht nur diese die Einspruchsgründe zwischen den beiden großen konkurrierenden Listen wenn Rohani, obwohl von einer zentralen Lage in der iranischen Politik will eine Modernisierung Straße reisen, die Konservativen wollen die wenige Zugeständnisse von der Regierung gemacht zurücknehmen in Bezug auf soziale Liberalisierung, das Land zu bringen eine islamische Republik im wahrsten Sinne des Wortes zu sein. Obwohl er begünstigt Rohani mit dieser Linie zu tun hat, die sich mit den Themen zu identifizieren, die Tendenz, dass die meisten zu den ärmsten Teil der Bevölkerung ausmachen, eine, die für mehr soziale Freiheit wie sein die Notwendigkeit fühlt sich immer noch. Sie nicht in allen Bereichen des iranischen sozialen Gefüges, in dem der scheidenden Präsident scheint mehr Unterstützung zu sammeln, sind die von jungen Menschen, vor allem Studenten, die Elite und die Mittelklasse, besser verdien wirtschaftlich. Es scheint, das heißt, dass die wirtschaftliche Lage, der einen Grad der Ruhe bietet, kann es auch in den Kostümen für eine Entspannung spüren einen größeren Bedarf benötigt es Ihnen ermöglichen, größere kulturelle Offenheit zu streben. Es ist klar, dass es das genaue Gegenteil von denen, die eine neue Strenge in der iranischen Gesellschaft befürwortet, auch als Mittel zu einer größeren Verbreitung von Reichtum identifiziert. Dieser Ansatz scheint die Notwendigkeit einer größeren Bewegungsfreiheit der ausländischen Investoren zu widersprechen, die in den Aussichten nun daran interessiert sind, dass die iranische Wirtschaft, dank der Fülle seiner Rohstoffe anbieten können. Aber im privaten Sektor arbeitet, ist immer noch zu schwierig für eine übermäßige Bürokratie, noch in den Händen der klerikalen Sektoren des Landes und damit weniger erleuchtet. Um zu wachsen, muss die Wirtschaft straffere Verfahren und den Zugang zu ausländischer Finanzierung, die in der Lage sein muß, um sicher und schnell ankommen. Aus all diesen Gründen ist es schwer zu glauben, dass ein konservativer Sieg Sie diese notwendigen Voraussetzungen für Wachstum schaffen. Mit dem Verbot der Umfragen erscheint schwierig Vorhersagen über das Ergebnis der Abstimmung zu machen und, obwohl mehr Rohani Teile als Favoriten gegeben ist, weil das Land Garantien für ihr Wirtschaftswachstum haben müssen. Der scheidende Präsident ist kein progressiver, wie wir im Westen, aber zu diesem Zeitpunkt ist die beste Option, die das Land sich für eine weitere Öffnung in der Frage der Rechte und damit eine Einrichtung für Außenbeziehungen ermöglicht. Nicht, dass man Umwälzungen erwarten: die Außenpolitik von Rohani, während des Erfolg der Atomgespräche Prahlerei, es immer durch den Dualismus mit Saudi-Arabien auf dem Gebiet der Religion geprägt ist, durch die Unterstützung bedingungslos das Assad-Regime, in Bezug syrische und übermäßige Frage, als versteckte Aktivitäten gegen den israelischen Staat. Mit Trump in seiner Eigenschaft als US-Präsident, die Beziehungen zwischen den beiden Ländern sind wieder angespannt zu sein, aber mit einem klaren konservativen Präsident der Spannung könnten zu sehr gefährlichen Niveaus bekommen. Wenn der wirtschaftliche Aspekt ist gehebelt wird mehr Offenheit des iranischen Landes zu ermöglichen, nach außen, die auch für Europa notwendig ist, zu erhöhen, auch die Wirtschaft und die wichtigsten Kanäle finden im Umgang mit Teheran, funktionelle Erholung des Brüsseler Ansehen in der internationalen Arena, der beste Kandidat kann erscheint sicherlich Rohani; wir dürfen nicht auch den Beitrag vergessen, dass Kämpfer Iraner auf dem Boden gegeben haben, gegen die Kräfte des Islamischen Staates, ein Faktor, der, obwohl in den Dualismus zwischen Schiiten und Sunniten eingerahmt werden, ist nicht zu vernachlässigen und das kam auf Betreiben des Präsidenten Iran scheidender. Die Bedeutung der iranischen Abstimmung erscheint daher wichtig, sowohl für die regionale Akrobatik, die für die Weltmarktpreise, weil eine Regression des größten schiitischen Landes zu neuer Instabilität Szenarien führen würde, von denen die internationalen Szene, schon beunruhigt, sicherlich nicht brauchen.

Élections Iran

Les prochaines élections iraniennes peuvent amener le pays à poursuivre son chemin vers la normalisation ou, au contraire, ramener le pays à une nouvelle période d'obscurantisme. Le président sortant, Rohani, peut se vanter l'accord nucléaire et la croissance économique pour l'Iran, qui, cependant, ne semble pas encore terminée. Alors que nous pouvons ouvrir le marché à l'étranger, cela n'a pas eu lieu d'une manière complète, au maintien de certaines sanctions, qui ont empêché la croissance financière du pays. Pas un hasard si les détracteurs du président sortant, à blâmer Rohani ayant signé le traité sur le nucléaire trop tôt, sans avoir eu la pleine confiance de tous les homologues. La partie adverse au président sortant est issu de ce manque de mise en œuvre des traités internationaux, le chômage reste élevé et la corruption qui affligent le pays. Mais non seulement ces motif d'opposition entre les deux principales listes concurrentes si Rohani, bien que d'une position centrale dans la politique iranienne, a l'intention de se rendre une route de modernisation, les conservateurs veulent reprendre les quelques concessions faites par le gouvernement en ce qui concerne la libéralisation sociale, de ramener le pays à être une république islamique au sens plein du terme. En dépit d'être favorisé Rohani doit faire face à cette ligne, qui tend à identifier les questions qui comptent le plus pour les plus pauvres de la population, qui se sent encore comme son la nécessité d'une plus grande liberté sociale. Ils pas tous les secteurs du tissu social de l'Iran, où le président sortant semble recueillir plus de soutien, sont ceux des jeunes, en particulier les étudiants universitaires, l'élite et la classe moyenne, mieux sur le plan économique. Il semble, à savoir que la situation économique qui offre un degré de calme, il peut aussi vous permettre d'aspirer à une plus grande ouverture culturelle nécessaire de se sentir un plus grand besoin d'un assouplissement dans les costumes. Il est clair qu'il est l'exact opposé de ceux qui préconisaient une nouvelle rigueur dans la société iranienne, également identifié comme un moyen d'une plus grande diffusion de la richesse. Cette approche semble en contradiction avec la nécessité d'une plus grande liberté de mouvement des investisseurs étrangers, qui sont maintenant intéressés par les perspectives que l'économie iranienne peut offrir, grâce à la richesse de ses matières premières. Mais travailler dans le secteur privé est encore trop difficile pour la bureaucratie excessive, toujours dans les mains des secteurs de bureau du pays et donc moins éclairés. Pour se développer, l'économie a besoin des procédures simplifiées et l'accès aux financements étrangers, qui doivent être en mesure d'arriver en toute sécurité et rapide. Pour toutes ces raisons, il est difficile de croire qu'une victoire conservatrice, vous pouvez créer ces conditions nécessaires à la croissance. Avec l'interdiction des sondages semble difficile de faire des prédictions sur l'issue du vote et, bien que plusieurs parties Rohani est donnée en tant que favori, en raison du pays doivent avoir des garanties sur leur croissance économique. Le président sortant est pas progressive que nous en Occident, mais à ce moment, est la meilleure option qui permet au pays de lui-même pour une ouverture supplémentaire sur la question des droits et donc une facilité pour les relations extérieures. Non que l'on peut attendre des bouleversements: la politique étrangère de Rohani, tout en se vantant le succès des négociations sur le nucléaire, il est toujours caractérisée par le dualisme avec l'Arabie saoudite dans le domaine de la religion, par le soutien inconditionnel au régime Assad, en ce qui concerne question syrienne et excessive, car les activités cachées contre l'Etat d'Israël. Avec Trump en sa qualité de président américain, les relations entre les deux pays sont de nouveau à être tendus, mais avec un président conservateur clair de la tension pourrait arriver à des niveaux très dangereux. Si l'aspect économique doit être mis à profit pour permettre une plus grande ouverture du pays iranien vers l'extérieur, ce qui est également nécessaire pour l'Europe d'augmenter, aussi, son économie et trouver les canaux clés dans le traitement des Téhéran, la récupération fonctionnelle du prestige de Bruxelles sur la scène internationale, le meilleur candidat peut certainement apparaît Rohani; nous ne devons pas oublier la contribution que les combattants ont donné les Iraniens sur le terrain, contre les forces de l'Etat islamique, un facteur qui, bien à encadrer dans le dualisme entre Chiites et Sunnites, est à ne pas négliger et qui est venu à l'instigation du président le sortant de l'Iran. L'importance du vote iranien apparaît donc essentiel, aussi bien pour les acrobaties régionales, pour les prix mondiaux, parce qu'une régression du plus grand pays chiite conduirait à de nouveaux scénarios d'instabilité, dont la scène internationale, déjà troublée, certainement n'a pas besoin.

Eleições Irã

As próximas eleições iranianas podem levar o país a continuar em seu caminho para a normalização ou, inversamente, trazer de volta o país para um novo período obscurantista. O Presidente cessante, Rohani, pode gabar-se o acordo nuclear e crescimento econômico para o Irã, que, no entanto, não parece ainda completa. Enquanto podemos abrir o mercado no exterior, isso não aconteceu de uma forma completa, para a manutenção de certos sanções, que têm impedido o crescimento financeiro do país. Não é coincidência que os detratores do presidente cessante, a culpa Rohani ter assinado o Tratado sobre o Nuclear muito cedo, sem ter tido a total confiança de todos os colegas. A parte contrária ao Presidente cessante é descendente de esta falta de implementação dos tratados internacionais do ainda elevado desemprego e corrupção que assolam o país. Mas não são apenas estes os motivos de oposição entre as duas principais listas concorrentes se Rohani, embora a partir de uma posição central na política iraniana, pretende percorrer um caminho de modernização, os conservadores querem tomar de volta as poucas concessões feitas pelo governo sobre liberalização sociais, para trazer o país de volta a ser uma república islâmica no sentido pleno do termo. Apesar de ter sido favorecido Rohani tem de lidar com esta linha, que tende a identificar-se com as questões que mais importam para a parte mais pobre da população, que ainda se sente como sua a necessidade de uma maior liberdade social. Eles não em todos os setores da tecido social do Irã, onde o presidente cessante parece recolher mais apoio, são aqueles dos jovens, especialmente estudantes universitários, a elite e da classe média, melhor situação econômica. Ao que parece, isto é, que a situação económica que proporciona um grau de calma, ele também pode permitir que você aspirar a uma maior abertura cultural necessário para se sentir uma maior necessidade de uma flexibilização nos trajes. É claro que é exatamente o oposto de quem defendia um novo rigor na sociedade iraniana, também identificado como um meio para uma maior distribuição da riqueza. Esta abordagem parece contradizer a necessidade de uma maior liberdade de movimento de investidores estrangeiros, que agora estão interessados ​​nas perspectivas de que a economia iraniana pode oferecer, graças à riqueza de suas matérias-primas. Mas trabalhar no setor privado ainda é muito difícil para a burocracia excessiva, ainda nas mãos dos setores clericais do país e, portanto, menos iluminado. Para crescer, a economia precisa de procedimentos mais simplificados e acesso a financiamento externo, que deve ser capaz de chegar com segurança e rápido. Por todas estas razões, é difícil acreditar que uma vitória conservadora você pode criar essas condições necessárias para o crescimento. Com a proibição das urnas parece difícil fazer previsões sobre o resultado da votação e, embora mais partes Rohani é dada como favorita, por causa do país precisam ter garantias sobre o seu crescimento econômico. O presidente cessante não é um progressista como nós, no Ocidente, mas, neste momento, é a melhor opção que permite que o país se para uma maior abertura sobre a questão dos direitos e, portanto, uma facilidade para as relações exteriores. Não que se pode esperar revoltas: a política externa de Rohani, enquanto ostentando o sucesso das negociações nucleares, é sempre caracterizada pelo dualismo com a Arábia Saudita no campo da religião, pelo apoio incondicional ao regime de Assad, no que respeita questão síria e excessiva, como atividades ocultas contra o estado israelense. Com Trump na sua qualidade de presidente dos Estados Unidos, as relações entre os dois países estão de volta a ser tenso, mas com um presidente conservador clara da tensão pode chegar a níveis muito perigosos. Se o aspecto econômico deve ser aproveitado para permitir uma maior abertura do país iraniano para o exterior, o que também é necessário para a Europa a aumentar, também, a sua economia e encontrar os canais-chave para lidar com Teerã, a recuperação funcional do prestígio Bruxelas na arena internacional, o melhor candidato pode certamente parece Rohani; nós também não devemos esquecer a contribuição que os lutadores deram iranianos no chão, contra as forças do Estado islâmico, um fator que, apesar de ser enquadrado no dualismo entre xiitas e sunitas, não deve ser negligenciada e que veio por instigação do presidente saída do Irã. A importância do voto iraniana parece, portanto, essencial, tanto para acrobacias regionais, o que para os preços mundiais, porque uma regressão do maior país xiita levaria a novos cenários de instabilidade, de que o cenário internacional, já incomodado, certamente não precisa.

Выборы Иран

Предстоящие выборы в Иране могут привести страну, чтобы продолжить на своем пути к нормализации или, наоборот, вернуть страну на новый обскурантистский период. Уходящий президент Rohani, может похвастаться ядерной сделки и экономический рост Ирана, который, однако, не появляется еще не завершена. В то время как мы можем открыть рынок за рубеж, это не произошло в полном виде, для поддержания определенных санкций, которые помешали финансовому росту страны. Не случайно, что хулители уходящего президента, обвинить роухани не подписав Договор о запрещении ядерных слишком рано, не имея полной уверенности всех коллег. Противоположная сторона уходящего президента происходит от этого недостатка реализации международных договоров по-прежнему высокий уровень безработицы и коррупции, которые досаждать страну. Но не только эти оппозиционные площадки между двумя основными конкурирующими списками, если Rohani, хотя из центральной позиции в иранской политике, намерено путешествовать по модернизации дороги, консерваторы хотят забрать некоторые уступки, сделанные правительством в отношении социальная либерализация, чтобы вернуть страну к тому, исламская республика в полном смысле этого слова. Несмотря на благоприятствования Rohani приходится иметь дело с этой линией, которая стремится идентифицировать себя с вопросами, которые наиболее важны для беднейшей части населения, тот, который все еще чувствует себя, как и его потребность в большую социальную свободу. Они не во всех отраслях социальной структуры Ирана, где уходящий президент, кажется, собрать больше поддержки, те молодые люди, особенно студенты, элита и средний класс, зажиточные экономически. Кажется, что есть, что экономическое положение, что обеспечивает определенную степень спокойствия, он также может позволить вам стремиться к большей культурной открытости, необходимой, чтобы чувствовать большую потребность в облегчаться в костюмах. Понятно, что это полная противоположность тем, кто выступает за новую строгость в иранском обществе, также определен как средство для большего распространения богатства. Такой подход, как представляется, противоречит необходимости большей свободы передвижения иностранных инвесторов, которые сейчас заинтересованы в перспективах, которые могут предложить иранской экономике, благодаря богатству своего сырья. Но работа в частном секторе все еще слишком сложно для чрезмерной бюрократии, по-прежнему в руках клерикальных секторов страны и, следовательно, менее просветленным. Для того, чтобы расти, экономика нуждается в более упрощенных процедур и доступ к иностранному финансированию, которые должны быть в состоянии прибыть безопасно и быстро. По всем этим причинам, трудно поверить, что консервативная победу вы можете создать эти необходимые условия для роста. С запретом на выборах оказывается трудно делать прогнозы относительно исхода голосования и, хотя больше роуханите части даются как любимец, так как в стране необходимо иметь гарантии от их экономического роста. Уходящий президент не является прогрессивным, как мы на Западе, но в это время, это лучший вариант, который позволяет страну сам по себе для дальнейшего открытия по вопросу о правах и, следовательно, объекта по внешним связям. Не то, что можно ожидать переворотов: внешняя политика роухани, в то время как хвастовство успех переговоров по ядерной проблеме, она всегда характеризуется дуализмом с Саудовской Аравией в области религии, при поддержке безоговорочно режима Асада, в отношении Сирин и чрезмерный вопрос, как скрытые действия против израильского государства. С Трампом в качестве президента США, отношения между двумя странами вернулись к тому времени, но с четким консервативным президентом напряженности могут добраться до очень опасного уровня. Если экономический аспект должен быть использованы для обеспечения большей открытости иранской страны наружу, что также необходимо для Европы расти, также, свою экономику и найти ключевые каналы в решении Тегеран, функциональное восстановление Брюссельского престижа на международной арене, лучший кандидат может, безусловно, представляется роухани; мы не должны также забывать о вкладе, который бойцы дали иранец на земле, против сил исламского государства, фактор, который, несмотря на то, чтобы быть обрамленным дуализм между шиитами и суннитами, не следует пренебрегать и что пришло в подстрекательстве президента исходящий Иран. Важность иранского голосования представляется поэтому важна, как для региональной акробатики, по мировым ценам, так как регрессия крупнейшей шиитской страны привела бы к новым сценариям нестабильности, из которых на международную сцене, уже встревожились, конечно, не нужна.

伊朗大選

即將舉行的伊朗選舉可能使該國繼續朝著正常化道路上,或者反過來,帶回國內新蒙昧主義的時期。即將卸任的主席,魯哈尼,可以誇耀伊朗,其中,但是,不會出現沒有完成核協議和經濟增長。雖然我們可以在國外開拓市場,這已經不是一個完整的方式發生,以維護一定的制裁,阻礙了國家的經濟增長。無巧合的是,卸任總統的批評者,指責魯哈尼已經在核簽署了該條約還為時過早,而不必把所有的同行的充分信任。反對方卸任主席從這種缺乏履行國際條約仍然高失業率和腐敗了困擾國家的後裔。但是,不僅是兩個主要的競爭列表之間的這些異議理由是否魯哈尼,雖然在伊朗政治的中心位置,打算去旅遊的現代化道路,保守黨想拿回關於政府作出的一些讓步社會開放,使國家回到是在長期的完全意義上的伊斯蘭共和國。儘管被看好魯哈尼必須處理這條線,其傾向於認為最要緊的人口,一個仍然感覺像它需要更大的社交自由的最貧窮的一部分問題。他們不是在伊朗的社會結構,在即將離任的總統似乎收集更多支持的各界人士,是那些年輕人,尤其是大學生,精英和中產階級,富裕的經濟。看來,也就是說,提供一定程度的平靜的經濟狀況,還可以讓你嚮往的感覺在服裝的寬鬆政策有更大的需求需要更大的文化的開放性。很顯然,這是那些誰在伊朗社會倡導新的嚴密性,也被確定為財富的更大的傳播手段的完全相反。這種做法看似矛盾的需要對外國投資者,誰是現在感興趣的是伊朗經濟所能提供的前景,由於其原材料的財富更大的行動自由。但是,在私營部門工作仍是官僚作風太困難,仍然在該國的文職部門,因此更開明的手中。增長,經濟需要更簡化的程序,並獲得國外資金,這必須能夠安全快速到達。出於所有這些原因,這是很難相信,一個保守的勝利,您可以創建這些增長的必要條件。隨著調查的禁令雖然越來越多的魯哈尼部分是作為一個最喜歡的,因為國家的需要對它們的經濟增長保證出現難以做出的投票結果的預測和。即將離任的總統是不是一個進步,我們在西方,但在這個時候,是允許該國本身對權利的問題上進一步開放,因此對外交關係的設施是最好的選擇如何。這並不是說人們可以預期的動盪:魯哈尼的外交政策,同時擁有核談判的成功,它總是與沙特阿拉伯特點是二元論在宗教領域,通過支持無條件阿薩德政權,至於敘利亞和過度的問題,作為對以色列國家隱藏活動。特朗普在他作為美國總統的能力,這兩個國家之間的關係又回到感到緊張,但是緊張的一個明確的保守派總統可以得到非常危險的水平。如果經濟方面是被利用來使伊朗國家向外的更加開放,這也是必要的歐洲增加,此外,它的經濟性和找到關鍵渠道在處理德黑蘭,布魯塞爾聲望在國際上功能恢復的最佳人選當然可以出現魯哈尼;我們也不能忘記,戰機給地面上的伊朗人,對這個伊斯蘭國家,這雖然在什葉派和遜尼派之間的二元論被陷害的因素力量的貢獻,是不容忽視的問題,並且來了在總統的鼓動下伊朗傳出。伊朗投票的重要性似乎因此有必要,既為區域雜技,這對世界價格,因為最大的什葉派國家的回歸將導致新的不穩定的情況,其中的國際舞台上,已經陷入困境,當然不需要。

イランの選挙

今後のイランの選挙は正常化に向けてそのパスを続けるか、逆に、新しい蒙昧主義時代に国を戻すために国をもたらす可能性があります。発信社長、Rohaniは、しかし、まだ完全には表示されませんイラン、核のための取引と経済成長を自慢することができます。私たちは海外に市場を開放することができますが、これは国の財政の成長を妨げている特定の制裁の維持に、完全な形で起きていません。 Rohaniを非難するために、発信社長の中傷は、すべてのカウンターパートの完全な自信を持っていなくても、あまりにも早く原子力に条約に署名したことは偶然ません。発信社長に反対する当事者は、国際条約国を悩ませて依然として高い失業率や汚職の実施の欠如から降りています。しかしだけでなく、二つの主要な競合のリストの間でこれらの反対理由は、イランの政治の中心位置から、近代化の道を旅行する予定がRohaniは、保守党はに関する政府によって行われたいくつかの譲歩を取り戻すしたい場合です社会的な自由化は、用語の完全な意味でのイスラム共和国であることに国を戻すために。好まれているにもかかわらずRohaniは、人口の最も貧しい一部、さらに大きな社会的自由のためにその必要性のように感じているものに最も重要な問題で識別する傾向がある、この行に対処しなければなりません。彼らは、発信社長は、多くの支持を集めているようだイランの社会構造、のすべての部門では、若い人たちのものであり、特に大学生、エリートと中産階級、裕福な経済わけではありません。穏やか度を提供し、経済状態が、それはまた、あなたが衣装での緩和のための大きい必要性を感じるために必要な大きな文化的開放性を志すできるようにすることができ、つまり、そうです。また、富の大きい普及のための手段として識別イラン社会の中で、新たな厳密さを提唱する人、とは正反対であることは明らかです。このアプローチは、現在、原材料の富のおかげで、イラン経済が提供できる見通しに興味がある外国人投資家の動きの自由度の必要性と矛盾するように見えます。しかし、民間企業で働くことは、まだ国の事務部門の手の中にあり、低啓発、過度の官僚のために、まだ非常に困難です。成長するためには、経済が安全かつ迅速に到着できるようにする必要があり、より合理化された手順と外国資金へのアクセスを、必要とします。すべてのこれらの理由から、保守的な勝利はあなたが成長のためにこれらの必要な条件を作り出すことができると信じてすることは困難です。国の彼らの経済成長に保証を持っている必要がありますので、よりRohaniの部分は、お気に入りとして与えられているが、世論調査の禁止と、投票の結果に関する予測を行うことは困難と思わ。発信社長はどのように我々西洋の漸進的ではありませんが、この時点では、権利の問題、したがって、対外関係のための施設で、さらに開口部のために自分自身に国を可能にする最適なオプションです。動乱を期待することができないように1:Rohaniの外交政策、核交渉の成功を誇る一方で、それは常にに関しては、無条件にアサド政権への支援により、宗教の分野でサウジアラビアとの二元論ことを特徴としていますイスラエル国家に対する隠された活動として、シリアや過度の質問、。米大統領として彼の能力のトランプでは、両国関係が緊張バックであることにしているが、緊張の明確な保守的な社長と非常に危険なレベルに得ることができます。経済面ではヨーロッパは、また、その経済を高め、に対処する上で重要なチャンネルを探しても必要である外側にイランの国の大きな開放性を、有効に活用される場合テヘラン、国際舞台でブリュッセル威信の機能回復は、最良の候補者は、確かにRohani表示されますすることができます。我々はまた、戦闘機が地上でイラン与えられ、イスラム国家の力に対して、シーア派とスンニ派の間に二元論に囲まれるが、要因は、無視されるようにされていないしており、それは社長の扇動に来たという貢献を忘れてはなりませんイランの出。最大のシーア派の国の回帰は確かに必要としない、すでに問題を抱え、国際シーン新しい不安定シナリオ、につながるため、イランの投票の重要性は、両方の世界価格の地域アクロバット、のために、不可欠表示されます。

انتخابات إيران

الانتخابات الإيرانية القادمة قد تجلب للبلد أن يستمر في طريقها نحو التطبيع أو، على العكس، يعيد البلاد لفترة الظلامية الجديدة. الرئيس المنتهية ولايته، روحاني، يمكن أن يفخر الاتفاق النووي والنمو الاقتصادي لإيران، التي، مع ذلك، لا يبدو تكتمل بعد. على الرغم من أننا يمكن أن تفتح السوق في الخارج، وهذا لم يحدث بطريقة كاملة، للحفاظ على بعض العقوبات التي حالت دون نمو المالي للبلاد. ليس من قبيل المصادفة أن المنتقدين للرئيس المنتهية ولايته، لإلقاء اللوم روحاني بعد أن وقعت على معاهدة النووية في وقت مبكر جدا، دون أن يحظى بثقة كاملة من جميع نظيراتها. هو سليل حزب معارضة للرئيس المنتهية ولايته من هذا النقص في تنفيذ المعاهدات الدولية التي لا تزال ارتفاع معدلات البطالة والفساد التي تعاني منها البلاد. ولكن هل هذه أسباب المعارضة بين القوائم المتنافسة كبيرة ليس فقط إذا كان روحاني، على الرغم من مكانة مركزية في السياسة الإيرانية، تعتزم السفر على طريق التحديث والمحافظين يريدون استعادة بعض التنازلات التي قدمتها الحكومة بشأن تحرير الاجتماعي، لتحقيق البلاد يعود إلى كونها دولة اسلامية بالمعنى الكامل للكلمة. وعلى الرغم من يفضل روحاني لديها للتعامل مع هذا الخط، والتي تميل إلى التماهي مع القضايا التي تهم الجزء الأكثر فقرا من السكان، واحد الذي لا يزال يشعر وكأنه في الحاجة إلى مزيد من الحرية الاجتماعية. انهم لا في جميع قطاعات النسيج الاجتماعي في إيران، حيث يبدو الرئيس المنتهية ولايته لجمع المزيد من الدعم، هي تلك من الشباب، وخاصة طلبة الجامعات، والنخبة والطبقة الوسطى، أفضل حالا من الناحية الاقتصادية. على ما يبدو، وهذا هو، أن الدولة الاقتصادية التي توفر درجة من الهدوء، كما يمكن أن تسمح لك أن تطمح إلى مزيد من الانفتاح الثقافي اللازمة ليشعر حاجة أكبر للتخفيف في الأزياء. فمن الواضح أنه على العكس تماما من أولئك الذين دافع عن الصرامة جديدة في المجتمع الإيراني، حدد أيضا كوسيلة لانتشار أكبر للثروة. يبدو أن هذا النهج يتعارض مع الحاجة إلى قدر أكبر من حرية الحركة من المستثمرين الأجانب، الذين هم الآن مهتمة في احتمالات أن الاقتصاد الإيراني يمكن أن تقدم، وذلك بفضل وفرة المواد الخام. ولكن العمل في القطاع الخاص لا يزال من الصعب للغاية بالنسبة البيروقراطية المفرطة، لا تزال في أيدي القطاعات الدينية في البلاد، وبالتالي أقل المستنير. لتنمو، والاقتصاد يحتاج إجراءات أكثر تبسيطا والحصول على التمويل الأجنبي، والتي يجب أن تكون قادرة للوصول بشكل آمن وسريع. لكل هذه الأسباب، فمن الصعب أن نصدق أن فوز المحافظين يمكنك إنشاء هذه الظروف اللازمة للنمو. مع حظر الانتخابات يبدو من الصعب تقديم تنبؤات حول نتائج التصويت، وعلى الرغم تعطى أكثر أجزاء روحاني في المفضلة، لأن البلاد بحاجة إلى ضمانات على النمو الاقتصادي. الرئيس المنتهية ولايته ليست تقدمية كيف يمكننا في الغرب، ولكن في هذا الوقت، هو الخيار الأفضل الذي يسمح للدولة لنفسها لافتتاح المزيد حول قضية الحقوق وبالتالي منشأة للعلاقات الخارجية. لا يمكن للمرء أن يتوقع الاضطرابات: السياسة الخارجية لروحاني، في حين يضم نجاح المحادثات النووية، ويتميز هذا دائما ثنائية مع المملكة العربية السعودية في مجال الدين، من خلال الدعم غير المشروط لنظام الأسد، فيما يتعلق السؤال السوري والمفرط، والأنشطة الخفية ضد الدولة الإسرائيلية. مع ترامب بصفته رئيس الولايات المتحدة، والعلاقات بين البلدين تعود إلى كونها متوترة، ولكن مع الرئيس المحافظ واضح للتوتر يمكن أن نصل إلى مستويات خطيرة جدا. وإذا كان الجانب الاقتصادي هو أن الاستدانة لتمكين انفتاح أكبر للبلد الإيراني إلى الخارج، والتي هي ضرورية أيضا لأوروبا لزيادة، أيضا، والاقتصاد، وإيجاد القنوات الرئيسية في التعامل مع طهران، الانتعاش وظيفية من بروكسل هيبة في الساحة الدولية، يمكن بالتأكيد يبدو المرشح الأفضل روحاني. يجب علينا أن لا ننسى أيضا المساهمة التي المقاتلين قدموا الإيرانيين على أرض الواقع، ضد قوات الدولة الإسلامية، وهو عامل، على الرغم من أن تصاغ في ثنائية بين الشيعة والسنة، لا ينبغي المهملة والتي جاءت بتحريض من الرئيس المنتهية ولايته في إيران. تظهر أهمية التصويت الايراني وبالتالي الأساسية، سواء بالنسبة للالبهلوانية الإقليمية، والتي لالأسعار العالمية، لأن من شأنه أن تراجع أكبر دولة شيعية تؤدي إلى سيناريوهات عدم الاستقرار جديدة، منها على الساحة الدولية، المضطربة بالفعل، وبالتأكيد لا تحتاج.

martedì 16 maggio 2017

Francia e Germania per una nuova Europa

Che l’elezione del nuovo presidente francese abbia interrotto quella striscia negativa per l’Europa, iniziata con l’uscita del Regno Unito da Bruxelles e continuata con la proclamazione di Trump alla presidenza degli Stati Uniti, appare un fatto assodato.  Il nuovo presidente francese si è subito mosso per rinforzare questa tendenza, compiendo come primo atto del suo mandato, una visita a Berlino, per ricreare l’alleanza più stretta in ambito europeo con la Germania di Angela Merkel. La cancelliera tedesca, peraltro, è stata confortata dal gradimento del popolo tedesco, grazie ai risultati delle elezioni amministrative, che hanno visto una chiara affermazione della sua formazione politica nei confronti dei socialisti, che parevano in ripresa. Questo risultato elettorale pone la Merkel in netto vantaggio nelle prossime elezioni tedesche, aprendo al strada al suo quarto mandato di governo. L’incontro, quindi, è stato tra due leader vincenti, nei loro rispettivi paesi e forti di un consenso che li può autorizzare a progettare un nuovo disegno per l’Unione Europea. Siamo di fronte, infatti, ad una nuova leadership, che la Germania vuole condividere con la Francia, sopratutto, per non essere individuata come sola responsabile della politica europea e quindi accusata del troppo rigore che è stato imposto ai paesi aderenti. Questo non vuole dire che la Germania intenda spostarsi dal suo percorso, soltanto che intende condividerne le responsabilità con un partner ritenuto affidabile e capace di rendere efficaci le proposte di Berlino. Vista in quest’ottica la percezione è di una Germania che ha ancora saldamente in  mano il controllo della politica europea, ed in un certo senso è vero, perchè il nuovo inquilino dell'Eliseo sembra essere cooptato in questa visione politica, tuttavia al nuovo presidente francese si dovrà, per forza di cose concedere qualcosa, almeno in termini di cambiamenti istituzionali, per rendergli il merito di sviluppare l’attuale assetto dell’area euro. Il presidente della Repubblica francese parte dall’assunto che così com’è l’architettura della moneta unica è incompleta, perchè manca di un regia comune condivisa dagli stati membri. Questo indirizzo presuppone necessariamente una cessione di sovranità da parte degli stati nazionali verso una autorità centrale europea, in grado di governare l’economia dell’unione, attraverso un bilancio europeo capace di indirizzare la crescita dei paesi meno sviluppati, con l’adozione di investimenti appositi. Si comprende come questa direzione vada in senso opposto di quella  propria di quei movimenti che sono contrari alla cessione di sovranità dei propri paesi, della quale, la rappresentante principale è Marine Le Pen. Tuttavia senza una diffusione della ricchezza ed una redistribuzione effettiva, il presidente francese rischia di attirare, in campo europeo, su di se le critiche che gli sono state fatte durante la campagna elettorale francese e cioè di essere l’espressione delle banche e della finanza. Finita l’euforia per il mancato pericolo di una ascesa del movimento di estrema destra ed antieuropeista della Le Pen, il nuovo presidente francese potrebbe trovarsi nella sgradita posizione di fare gli interessi dei poteri finanziari ed esaurire rapidamente il credito concesso dalla pubblica opinione e finire così come un Hollande qualsiasi. D’altra parte la Merkel non è ancora sicura della vittoria elettorale, per quanto favorita, e non può avvallare il trasferimento di fondi ai paesi del sud europa per favorirne la crescita. La cancelliera tedesca deve dare la sicurezza ai suoi elettori di avere ancora il potere di condizionare l’unione, perchè per i tedeschi una cessione di sovranità in favore di Bruxelles, può significare soltanto una minore rigidità dei bilanci e quindi un minore valore del risparmio tedesco. Se ci sarà veramente questo ipotetico ministero dell’economia dell’Unione, non dovrà essere una istituzione in ostaggio della finanza, ma agire da protagonista per la crescita continentale ed essere in grado di invertire la tendenza che ha inasprito la diseguaglianza profonda presente in Europa; solo così facendo si potranno creare i reali presupposti per tentare di raggiungere traguardi ancora più ambiziosi come una forza militare unica fino ad arrivare all’unione politica. Per fare ciò il rapporto tr a Berlino e Parigi non dovrà essere esclusivo, ma ampliato il più possibile agli altri governi, che veramente condividono queste mete, lasciando ai margini chi sta nell’Unione Europea solo per mera convenienza e senza condividere gli ideali su cui Bruxelles fonda la propria esistenza. 

France and Germany for a new Europe

That the election of the new French president interrupted that negative strip for Europe, which began with the UK exit from Brussels and continued with Trump's proclamation at the US presidency, appears to be a definite fact. The new French president immediately moved to reinforce this trend, as a first act of his mandate, a visit to Berlin, to recreate the closest alliance in Europe with Angela Merkel's Germany. The German Chancellor was, moreover, reassured by the popularity of the German people, thanks to the results of the administrative elections, which saw a clear statement of his political training against the Socialists, which seemed to be on the rise. This election result puts Merkel in the net in the upcoming German elections, opening the way for its fourth government mandate. The meeting, therefore, was among two leading leaders in their respective countries and strong in consensus that could authorize them to design a new design for the European Union. We are in the face of a new leadership, which Germany wants to share with France, above all, not to be identified as the sole responsible for European politics and hence being accused of the excessive rigor that has been imposed on the acceding countries. This does not mean that Germany intends to move from its path, only to share its responsibilities with a partner who is believed to be reliable and able to make Berlin's proposals effective. In view of this, the perception is of a Germany that is still firmly in control of European politics, and in a sense it is true, because the new tenant of the Eliseo seems to be co-opted in this political vision, but the new president French will have to do something, at least in terms of institutional change, to give it credit for developing the current euro area structure. The President of the French Republic argues that, as is the case with the architecture of the single currency, it is incomplete, because it lacks a common direction shared by the member states. This address necessarily presupposes a transfer of sovereignty from the national states to a central European authority that can govern the union's economy through a European budget capable of directing the growth of less developed countries, with the adoption of investments special. It is understood that this direction goes in the opposite direction to that of those movements that are against the sale of sovereignty of their own countries, of which the principal representative is Marine Le Pen. However, without the spread of wealth and a real redistribution, the French president is likely to attract, in the European field, the criticisms that have been made during the French election campaign, namely to be the expression of banks and finance. After the euphoria for the failure of the rise of the far-right and anti-European Le Pen movement, the new French president might find himself in the unwelcome position of making the financial interests and quickly exhausting the credit granted by public opinion and ending thus Like a Hollande any. On the other hand, Merkel is still not sure of the electoral victory, though favored, and can not make the transfer of funds to southern European countries to boost its growth. The German Chancellor must give security to his constituents to still have the power to condition the union, because for the Germans a sale of sovereignty in favor of Brussels can only mean a less rigid balance sheet and hence a lower value of German savings . If there really is this hypothetical EU economy ministry, it will not have to be a hostage-taking institution, but act as a protagonist for continental growth and be able to reverse the trend that has heightened the deep inequality in Europe; Only in this way will it be possible to create the real assumptions to try to reach even more ambitious goals as a single military force until it reaches political union. To do this, the relationship between Berlin and Paris should not be exclusive, but widened as far as possible to other governments, who really share these goals, leaving those who are in the European Union only for convenience and without sharing the ideals Brussels establishes its own existence.